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Tarme del cibo: cause e rimedi naturali per allontanarle

Le tarme del cibo sono insetti spesso frequenti nelle dispense, capaci di proliferare in pochi giorni e di distruggere le proprie scorte alimentari. Dall'aspetto di piccole farfalline, si caratterizzano per le loro ali scure e il corpo minuto: prediligono ingredienti come grano, pasta, frutta secca, cereali e legumi. Ma come controllarne o eliminarne la presenza, facendo ricorso a rimedi naturali? E, soprattutto, cosa le attira e come prevenirne la comparsa?

Tarme del cibo: cause e rimedi naturali per allontanarle

Fonte immagine: Donald Hobern via Wikimedia

Le tarme del cibo rappresentano da sempre un ospite molto sgradito nelle nostre dispense, una presenza spesso difficile da eliminare. E così ci si trova costretti a gettare grandi quantità di alimenti, contaminati da questi prolifici insetti, tanto da riuscire a moltiplicarsi in pochissimi giorni.

Ma quali sono le cause che possono favorire un’infestazione da tarme del cibo. Ma soprattutto, quali sono i rimedi naturali più efficaci per allontanarle?

Purtroppo, quella delle tarme del cibo è una delle infestazioni più frequenti, nonché una delle più complesse da gestire. I rimedi naturali sono certamente utili per limitarne la proliferazione, ma devono essere applicati sin dalla prima apparizione di alcuni sparuti esemplari.

Quando la diffusione è ormai molto elevata, si dovrà ricorrere a soluzioni professionali, anche per eliminare eventuali uova o larve. Di seguito, tutti i consigli utili.

Tarme del cibo: cosa sono

Tarma del cibo
Fonte: Pudding4brains via Wikimedia

La Plodia interpunctella – chiamata comunemente tarma del cibo – è un insetto infestante appartenente alla famiglia delle Phycitinae. Nota anche come tignola fasciata del grano, si tratta di una piccola farfalla, un lepidottero, che si nutre di alcuni ingredienti alimentari a uso umano, quali appunto il grano, le farine cereali, tutti i tipi di paste alimentari, alcuni legumi, la frutta secca e molto altro ancora.

Proprio per questa ragione, dal punto di vista evolutivo questo insetto si è abituato a vivere in luoghi dall’elevata frequentazione umana, dove può approfittare di provviste a volontà. L’insetto adulto si presenta come una farfallina, con ali lunghe poco meno di due centimetri e corpo minuto, dai colori molto scuri. Tanto che, a uno sguardo poco attento, potrebbe essere confusa con una comune mosca.

Tuttavia le ali sono scure, di color crema o marrone, mentre il corpo è bruno con delle sfumature sull’arancione. Come già accennato, la tarma del cibo ama insediarsi nelle dispense domestiche, dove può approfittare di grandi quantità di cibo. Ed è anche molto prolifica: una singola femmina può produrre più di 300 minuscole uova che, in pochi giorni, danno luogo a centinaia di larve.

Queste ultime si nascondono nelle crepe dei muri, nelle intercapedini o nelle giunture di mobili e ante, dove vi rimangono fino al raggiungimento dell’età adulta.

Tarme del cibo e sicurezza degli alimenti

Tarma del cibo, ali

Di certo è capitato a tutti di aprire la dispensa e notare, spesso anche all’improvviso, la presenza di fastidiose tarme del cibo, pronte a fare razzia di numerosi ingredienti. Ma cosa succede agli alimenti con cui questi insetti sono entrati in contatto?

È sufficiente rimuovere le farfalline o, ancora, è possibile una contaminazione più estesa?

Effetti delle tarme sul cibo

Quando si nota un’infestazione da parte di questi lepidotteri nella propria dispensa, è più che lecito chiedersi quali siano gli effetti sul cibo. Cosa succede, ad esempio, se si decide di consumare gli alimenti contaminati da questi insetti?

In linea teorica, le tarme del cibo non sono nocive o velenose per l’uomo. Tuttavia, è emerso che l’eventuale ingestione umana può provocare delle reazioni allergiche, seppur rare, in persone predisposte.

In ogni caso, le contaminazioni di insetti sugli alimenti non sono mai particolarmente igieniche: oltre a residui e frammenti di esemplari deceduti, infatti, si rilevano i loro escrementi, uova, larve e tracce di batteri e altri microorganismi che gli insetti possono aver inavvertitamente trasportato all’interno della dispensa.

Allo stesso modo, è sempre necessario tentate di evitare lo spreco alimentare: gli ingredienti che possono essere lavati, come la frutta, possono di certo essere recuperati. Per quelli invece che rischiano di alterarsi al contatto con l’acqua, come ad esempio la farina, la situazione si complica notevolmente.

Effetti delle tarme del cibo sulla salute

Così come già anticipato nel precedente paragrafo, le farfalline del cibo non presentano né producono sostanze tossiche per l’uomo: come la gran parte dei lepidotteri, infatti, si tratta di esemplari non velenosi.

Possono però provocare delle reazioni allergiche in soggetti predisposti, in caso di ingestione, di variabile intensità: la letteratura riporta sia episodi di rarissimi shock anafilattici che di dermatiti o altri effetti sulla pelle prolungati nel tempo.

Non è tuttavia necessario preoccuparsi più del dovuto poiché, come già ripetuto, si tratta di conseguenze molto rare.

In ogni caso, consumare cibo contaminato non è sempre un’idea fattibile: meglio investire, quindi, sulla prevenzione delle infestazioni.

Cause delle tarme del cibo

Farina

Ma quali sono le cause delle tarme del cibo, quali fattori ne possono favorire la loro proliferazione? Queste fastidiose farfalline possono apparire nelle nostre dispense per una lunga serie di ragioni:

  • Acquisto di alimenti già contaminati: in particolare farine e cereali. Può succedere che le tarme del cibo entrino in contatto con gli alimenti durante la fase di trasporto e di vendita, senza che siano immediatamente riconoscibili. Quando accade, l’alimento contaminato può a sua volta alterare gli altri cibi presenti in dispensa;
  • Profumo dei cibi: molti alimenti, in particolare quelli dolci come la frutta secca o essiccata, possono attirare questi lepidotteri con il loro profumo. Per questo è sempre utile conservarli in confezioni che possono essere chiuse ermeticamente, come barattoli in vetro, affinché gli insetti non possano attaccarli;
  • Pulizie non efficaci: bisogna sempre ricordarsi che gli armadietti di dispensa e cucina devono essere puliti a fondo ciclicamente, così come tutte le altre superfici della casa. L’accumulo di sporco e polvere può infatti costituire un ambiente ideale per questi insetti.

Rimedi naturali contro le tarme del cibo

Quali rimedi naturali scegliere per eliminare la presenza delle tarme del cibo nella propria casa? Innanzitutto è utile sapere che alcuni insetti, come la Venturia Canescens, si nutrono proprio di larve di Plodia interpunctella. Naturalmente, questa non è una soluzione perseguibile all’interno della casa.

Olio di neem

Olio di neem

Il primo e più noto rimedio naturale utile per combattere le tarme del cibo è l’olio di neem: un suo principio attivo, la azadiractina, previene infatti la muta e lo sviluppo di questi insetti, che non riusciranno quindi a riprodursi.

Purtroppo, l’olio di neem presenta un profumo molto acre e non sempre piacevole, simile al caffè bruciato: per questa ragione, non è semplice usarlo per disinfettare le superfici domestiche. Tuttavia, se ne può versare qualche goccia su un batuffolo di cotone, da riporre all’interno della dispensa chiusa per qualche giorno.

Olio essenziale di lavanda

Lavanda

L’olio essenziale di lavanda – ma anche i fiori secchi, magari in pot-pourri – è molto efficace nel tenere alla larga questi lepidotteri. Il suo intenso profumo non sembra infatti essere molto gradito dalle tarme del cibo, tanto da spingerle a volare altrove.

Si può quindi pensare di riporre un batuffolo di cotone imbevuto di olio di lavanda su ogni anta della dispensa o, ancora, di disporre dei sacchettini di lavanda secca. È tuttavia utile sottolineare come quello della lavanda sia un ritrovato soprattutto efficace come prevenzione, meno potente una volta che l’infestazione è molto estesa.

Limone, aceto e bicarbonato

Limone

Sia per prevenire la presenza di questi insetti, che per igienizzare dopo la loro infestazione, è utile ricorrere a rimedi naturali dall’alto potenziale igienizzante. Fra questi limone, aceto e bicarbonato.

Limone e aceto, grazie alla loro acidità e alle loro proprietà antisettiche, sono ottimi da diluire in acqua per pulire tutte le superfici della dispensa, eliminando ogni traccia residua degli insetti e, ancora, distruggendo eventuali uova.

Il bicarbonato ha invece un effetto fortemente assorbente e, in abbinato con il sale, può essere utilizzato nella dispensa per per ridurre l’umidità: quest’ultima può favorire la proliferazione di questi insetti.

Foglie di alloro

Alloro

Infine, anche le foglie di alloro si rivelano molto utili per allontanare le tarme del cibo, sempre per il loro profumo, poco gradito a questi lepidotteri. Si tratta però di un rimedio naturale perlopiù preventivo.

Per adoperare l’alloro in dispensa, è sufficiente adagiare sulle mensole qualche foglia oppure un mix tritato di alloro e lavanda secca: l’effetto deterrente sarà praticamente assicurato.

 

Fonti

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