Greenstyle Sostenibilità Certificazione BREEAM: cos’è e criteri di valutazione

Certificazione BREEAM: cos’è e criteri di valutazione

La Certificazione BREEAM è un sistema che valuta gli standard di sostenibilità di un qualsiasi tipo di edificio, sia in fase di progettazione che in fase di costruzione. Si tratta di una delle più famose e diffuse certificazioni di sostenibilità ambientale, ma come funziona esattamente?

Certificazione BREEAM: cos’è e criteri di valutazione

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La Certificazione BREEAM è uno degli standard di sostenibilità edilizia più famosi al mondo, uno dei più diffusi a livello internazionale, utile per valutare l’impatto sull’ambiente di case e edifici in generale. L’acronimo BREEAM sta per “Building Research Establishment Environmental Assessment Method”. Questo sistema di certificazione è nato in Inghilterra nel 1990, e consente di valutare il livello di sostenibilità di un edificio in tutte le sue fasi vitali, dalla progettazione alla realizzazione, fino alla gestione dello stesso durante tutto il suo ciclo di vita utile.

Ma quali sono i requisiti previsti dal protocollo BREEAM? E come si ottiene la certificazione? Vediamo cosa c’è da sapere in merito a questo sistema di valutazione.

Cosa è la certificazione BREEAM?

La BREEAM è un tipo di certificazione nata nel Regno Unito poco più di 30 anni fa. Il sistema fu creato dal Building Research Establishment (BRE), ed è volto a valutare il grado di sostenibilità degli edifici, sia quelli ancora in fase di progettazione che quelli in costruzione o già realizzati.

Per far ciò, si ricorre a un sistema di punteggi che tiene in considerazione diversi aspetti della sostenibilità, come i materiali impiegati per la realizzazione dell’edificio, l’impatto ambientale e l’utilizzo di energie rinnovabili.

Livelli Certificazione BREEAM

In base ai punteggi ottenuti durante le verifiche, un esperto BREEAM può rilasciare diversi tipi di certificazioni in grado di quantificare le performance degli edifici in termini di sostenibilità ambientale.

I punteggi vanno da “Pass” (che vuol dire “prestazioni che soddisfano i livelli minimi di BREEAM”), a “Buono”, “Molto buono”, “Eccellente” e “Eccezionale” (con ottimizzazioni che superano le migliori pratiche).

Certificazione BREEAM: quali sono le componenti di sostenibilità?

sostenibilita edilizia
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Ma in che modo vengono valutati gli edifici in termini di sostenibilità BREEAM? A entrare in gioco, come nel caso della certificazione LEED, sono una serie di fattori, come:

  • Modalità di gestione e utilizzo dell’energia
  • Utilizzo responsabile dell’acqua
  • Impatto ambientale dell’edificio
  • Salubrità degli ambienti interni (qualità dell’aria e comfort dal punto di vista termico)
  • Prevenzione dell’emissione di sostanze inquinanti
  • Adozione e promozione di trasporti sostenibili
  • Scelta dei materiali eco-sostenibili e dal basso impatto ambientale
  • Gestione sostenibile dei rifiuti (inclusi quelli prodotti durante la fase di costruzione della struttura)
  • Adozione di tecniche di costruzione sostenibili
  • Ricorso a processi di gestione innovativi e con un basso impatto sull’ambiente.

Gli edifici che aderiscono agli standard di sostenibilità BREEAM concorrono a soddisfare anche i requisiti ESG (Environmental, Social and Governance), che coprono uno scenario più ampio e si applicano alle pratiche aziendali.

Questi includono per l’appunto una riduzione delle emissioni di gas serra, la salvaguardia delle risorse naturali, la neutralità carbonica, una maggiore resilienza ai cambiamenti climatici e un migliore benessere delle persone.

BREEAM: perché è importante?

Ma perché costruttori, architetti e altri attori del settore edilizio dovrebbero richiedere la valutazione per ottenere il riconoscimento BREEAM? Le ragioni dietro una simile decisione sono tante.

In primis, gli edifici che rispondono ad elevati standard di sostenibilità ambientale garantiscono dei costi più bassi a lungo termine. In più, in un mondo che punta dritto alla sostenibilità in ogni settore (da quello energetico al settore urbano, alimentare e così via), dotare un edificio di certificazione BREEAM vuol dire garantire un’efficienza e un’alta sostenibilità dello stesso. Il che si traduce in guadagni sulla lunga distanza.

Il valore degli immobili certificati BREEAM è infatti mediamente maggiore rispetto a quello di edifici non certificati. L’acquisto di un immobile di questo tipo garantisce la sicurezza di usufruire delle migliori tecnologie e dei migliori materiali del settore della bioedilizia, nel rispetto dei principi ESG.

Come si ottiene la certificazione BREEAM?

Chi desidera richiedere questo tipo di certificazione dovrebbe attenersi ai principi di sostenibilità durante l’intera fase di realizzazione di un immobile (progettazione, creazione e gestione dell’edificio).

È possibile richiedere volontariamente una valutazione che attesti l’eco-sostenibilità di una determinata struttura.

Chi fa la certificazione ambientale BREEAM?

Per intraprendere il percorso di certificazione bisognerà rivolgersi a degli esperti BREEAM AP (Accredited Professional), che dovranno essere specificatamente autorizzati dal Building Research Establishment.

Durante la fase di valutazione, gli esperti esamineranno il progetto in modo da valutarne le caratteristiche e l’aderenza ai requisiti BREEAM e agli obiettivi ESG.

Ma a questo proposito, quali sono gli standard e gli obiettivi ESG?

Quali sono le certificazioni ESG?

certificazione ESG
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L’acronimo “ESG” (Environmental, social, and corporate governance) indica delle certificazioni che vertono su tre elementi fondamentali: ambientale, sociale e governance aziendale.

Si tratta di uno standard per le aziende che vogliono certificare i propri livelli di sostenibilità sia in termini ambientali (emissioni di gas serra, efficienza energetica, gestione delle risorse idriche), che sociali (condizioni di lavoro, sicurezza e salute dei dipendenti) e gestionali (etica nella gestione, trasparenza in azienda).

Grazie alla certificazione ESG l’azienda può attestare il proprio impegno, basandosi su standard riconosciuti a livello internazionale. Di conseguenza, l’ottenimento della certificazione BREEAM può contribuire al raggiungimento degli obiettivi ESG di un’azienda.

Quanto costa la certificazione ESG?

Il costo della certificazione ESG dipende da molti fattori, a cominciare dalle tariffe stabilite dall’ente che rilascerà il certificato. I costi finali includono le spese di avviamento dell’iter di certificazione, l’analisi delle performance di sostenibilità aziendale e le eventuali spese per il monitoraggio delle performance ESG dell’azienda a lungo termine.

Per conoscere i costi nel dettaglio, è quindi consigliabile rivolgersi direttamente a un’organizzazione specializzata.

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