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Energie rinnovabili: quali sono, come funzionano e qual è la situazione in Italia

Quali sono le energie rinnovabili, e come funzionano: diamo un'occhiata alle fonti di energia pulite, che rappresentano il futuro del pianeta.

Energie rinnovabili: quali sono, come funzionano e qual è la situazione in Italia

Fonte immagine: Pixabay

In un mondo che si orienta sempre più verso la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente, le fonti di energia rinnovabili rappresentano il presente e, al tempo stesso, il futuro della produzione di energia a livello globale. Secondo la normativa europea, si definiscono “rinnovabili” quelle energie che provengono da fonti alternative non fossili, fonti che abbiano la capacità di rigenerarsi allo stesso ritmo (o anche più rapidamente) con cui vengono consumate, o fonti che non sono “esauribili” in tempi geologici.

Sole, acqua, vento, calore della terra, sono queste alcune delle fonti sulle quali bisogna puntare l’attenzione nell’attuale processo di transizione energetica, per garantire un pianeta vivibile ai nostri figli e, in senso più ampio, per combattere i cambiamenti climatici che stanno già affliggendo la popolazione in molti modi differenti.

Questi elementi sono infatti presenti in natura in grande abbondanza e rappresentano la risorsa più adatta per la produzione sostenibile e green di energia elettrica.

In questo articolo scopriremo quali sono le differenze tra le fonti rinnovabili e non rinnovabili, vedremo qual è la fonte rinnovabile più utilizzata ed esamineremo il tema della sostenibilità in Italia e nel mondo. Prima di tutto, però, scopriamo esattamente cosa si intende per “risorse rinnovabili“.

Energie rinnovabili: quali sono?

Le fonti di energia alternative sono – come abbiamo visto – quelle che non vanno incontro a esaurimento poiché possono essere reintegrate con relativa rapidità in modo naturale (come avviene, ad esempio, nel caso del sole o del vento) o in modo chimico (è questo il caso delle biomasse, come vedremo di seguito).

Tali energie sono sempre più impiegate nella produzione di energia elettrica. Ma esattamente di quali fonti stiamo parlando?

Alcune le abbiamo già menzionate, come ad esempio la biomassa, il sole (energia solare) e il vento (energia eolica). Ma vediamo più nel dettaglio quali elementi naturali potrebbero rappresentare delle valide fonti energetiche rinnovabili e come funzionano esattamente queste risorse di energia.

Elenco delle risorse rinnovabili

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Quando parliamo di risorse energetiche rinnovabili ci riferiamo a quelle fonti che, pur garantendo energia, non inquinano il pianeta e non danneggiano, di conseguenza, la nostra salute.

Stiamo dunque parlando di fonti come il sole, il vento, l’acqua (energia idroelettrica) e il mare. Vediamo più nel dettaglio come tutti questi elementi naturali diventano energia che possiamo sfruttare nelle nostre case.

Energia solare

Parliamo innanzitutto dell’energia alternativa più diffusa, vale a dire l’energia solare. Come avrai intuito, si tratta di una forma di energia pulita, che deriva proprio dal sole. Questa viene impiegata per fornire energia e calore a tutti gli ambienti domestici e ai luoghi di lavoro.

L’energia che proviene dal sole viene convertita in energia elettrica mediante l’installazione di appositi pannelli fotovoltaici o solari.

Energia eolica

Anche il vento rappresenta, in un certo senso, una fonte di energia pulita. Grazie all’inserimento di apposite pale eoliche sul territorio, è infatti possibile trasformare l’azione del vento in energia elettrica. Ciò accade sfruttando l’energia cinetica provocata dal movimento dell’aria. Qui un approfondimento sull’energia eolica.

Energia idroelettrica

L’acqua viene impiegata per la produzione di energia sostenibile. Quella idroelettrica è considerata un’energia rinnovabile, ma non del tutto inesauribile. Ciò significa che lo sfruttamento di tale risorsa dovrebbe essere moderato.

Energia geotermica

Il calore della terra è anch’esso considerato una fonte di energia rinnovabile. L’energia geotermica sfrutta infatti il calore della crosta terrestre e del sottosuolo, producendo una forma di energia a impatto zero. Non poche persone valutano, per questa ragione, la possibilità di installare un impianto geotermico domestico, che può comportare importanti vantaggi in termini di ritorno economico e di sostenibilità ambientale.

Energia da biomasse

Un altro esempio di energia sostenibile e ad emissioni zero è quello che deriva dalle biomasse. Essa viene prodotta mediante la lavorazione di prodotti organici di scarto rilasciati da piante e animali, che vengono appositamente lavorati per produrre il cosiddetto “biocombustibile”.

Energia marina

Energie rinnovabili
Fonte: Pixabay

Infine, tra le fonti di energia rinnovabili rientra anche il mare e più esattamente le correnti oceaniche e marine. L’energia marina è anche nota come energia oceanica o energia pelagica e viene prodotta mediante l’installazione di alternatori e turbine.

Qual è l’energia rinnovabile più facile da produrre?

Si ritiene che la fonte di energia rinnovabile più semplice da produrre, e anche una delle più diffuse, sia l’energia solare. Essa è infatti “semplice” da produrre e può soddisfare il fabbisogno di energia sia in termini di risparmio che in termini di impatto sull’ambiente.

Quali sono le fonti non rinnovabili?

Dopo aver dato uno sguardo alle risorse rinnovabili, ricordiamo quali sono le fonti non rinnovabili, ossia quelle che hanno un impatto ambientale più importante e che, quindi, dovrebbero essere via via sostituite con alternative più sostenibili e salutari per l’ambiente.

Le cosiddette fonti energetiche non rinnovabili sono raggruppate essenzialmente in due categorie, quella dei combustibili fossili e quella dei combustibili nucleari. I combustibili fossili comprendono carbone, petrolio e gas naturale, e derivano dalla materia organica che si è sedimentata nel corso dei secoli negli strati terrestri. I combustibili nucleari derivano invece dall’uranio e dal plutonio.

Le risorse non rinnovabili sono, essenzialmente, delle fonti di energia che si sono generate nell’arco di milioni di anni o persino prima della formazione del pianeta. Tali fonti sono definite “non rinnovabili” proprio perché, una volta esaurite, non saranno più disponibili in tempistiche “umane”.

Qual è la fonte di energia più usata attualmente?

Allo stato attuale, sebbene la produzione di energie rinnovabili sia indubbiamente in largo aumento su scala globale, la fonte di energia più usata è quella proveniente dai combustibili fossili. Fra questi spiccano principalmente petrolio e carbone.

Si ritiene che, ad oggi, i combustibili fossili coprano più dell’85% del fabbisogno mondiale di energia.

Energie rinnovabili: la situazione nel mondo e in Italia

Fonte: Pixabay

La scelta di produrre sempre più energia pulita, abbandonando fonti inquinanti e non sostenibili, è adottata in sempre più Paesi nel mondo. Peraltro, i sistemi di energia rinnovabile stanno diventando progressivamente più efficienti e persino convenienti (anche da un punto di vista economico, oltre che ambientale), sia per i singoli cittadini che per la popolazione generale.

Due Paesi in particolar modo, ossia Islanda e Norvegia, hanno fatto dei veri passi da gigante nel campo dell’energia rinnovabile, arrivando a produrre tutta l’energia elettrica sfruttando solamente fonti pulite. Ma com’è la situazione in Italia in tema di energia a impatto zero?

Quali sono le fonti di energie rinnovabili in Italia?

Anche il nostro Paese si è rimboccato le maniche per aprire la strada alle energie green e sostenibili. L’Italia risulta essere, infatti, fra i paesi che utilizzano maggiormente le energie rinnovabili, con più di un terzo della produzione energetica elettrica che deriva da fonti pulite. La strada da percorrere verso una piena sostenibilità, però, è ancora molto lunga.

Qual è la fonte rinnovabile più utilizzata in Italia?

Energie rinnovabili
Fonte: Pixabay

Anche questa volta, si ritiene che sia l’energia solare la più nota e diffusa in Italia. Sono però in largo aumento, sin dallo scorso anno, anche il settore eolico e quello idroelettrico.

La produzione di energia rinnovabile, in senso più ampio, presenta delle differenze in base alle diverse aree del Paese. Ad esempio, il Sud produce maggiori quantità di energia solare e di energia eolica, con maggiore attenzione per regioni come la Sicilia e la Sardegna, la Puglia, Campania e la Basilicata.

L’energia geotermica viene prodotta in maggior misura in Toscana, mentre l’idroelettrico domina soprattutto nell’arco alpino e sulla dorsale appenninica, dove sono presenti pendenze adatte per garantire un’alta produzione di energia.

Dal 2010 a oggi, lo sviluppo delle energie rinnovabili è stato importante nel nostro Paese, ma ancora abbiamo molti passi in avanti da compiere in questa direzione. Rispetto alle normative e agli obiettivi europei 2030, il nostro Paese è infatti ancora molto indietro, complici una burocrazia dai tempi biblici e una scarsa chiarezza dal punto di vista legislativo.

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