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Carragenina: a cosa serve l’additivo alimentare

La carragenina è un additivo alimentare impiegato come addensante: viene ricavato naturalmente da alcune alghe rosse dell'Irlanda.

Carragenina: a cosa serve l’additivo alimentare

Fonte immagine: Imladris01 via iStock

La carragenina è uno dei più diffusi additivi alimentari, impiegato soprattutto per le sue qualità addensanti. Nota anche con il nome di carraghenina, questa sostanza è identificata sulle etichette con la sigla E 407. Il ritrovato è stato approvato sia in Europa che negli Stati Uniti anche per la produzione di medicinali, oltre che in cucina, e la sua origine è naturale. Viene infatti ricavata da alcune alghe rosse.

Ma quali sono le proprietà di questo additivo, come si usa in campo alimentare e quali sono i suoi profili di sicurezza? Di seguito, qualche informazione utile.

Carragenina: proprietà e usi alimentari

Gelatina

La carragenina è una sostanza ricavata dal carragheen, un rimedio che viene prodotto nell’omonima città irlandese. Si ottiene dalla bollitura di due alghe rosse ampiamente disponibili nelle aree più a nord dell’Atlantico, ovvero la Chondrus crispus e la Gigartina mamitiosa. Tali alghe vengono appunto chiamate comunemente carragheen o, ancora, muschio d’Irlanda o lichene marino.

Dalla sopracitata bollitura si ricava una polvere, solitamente lievemente giallastra e pressoché inodore. Quest’ultima è ricca di sali di calcio, di potassio e di sodio, nonché di esteri solforici dal grande potere addensante. Per questa ragione, la carragenina ha trovato ampia diffusione nell’industria alimentare, poiché ideale nelle ricette gelatinose, come ad esempio i budini.

Inclusa in moltissimi alimenti di origine industriale, e identificata in etichetta con la sigla E 407, la carragenina può essere venduta anche singolarmente in apposite bustine. Oltre che per i budini, è impiegata anche nella preparazione di gelatina per crostate, come chiarificante per la birra, per accrescere la consistenza e rallentare lo scioglimento del gelato, nonché per diversi preparati gelatinosi a base di carne.

Carragenina: usi non alimentari e sicurezza

Gelatina

Proprio per le sue proprietà addensanti, la carraghenina viene scelta ben oltre all’ambito alimentare. La sostanza è infatti impiegata come stabilizzante in numerosi farmaci in pillola, rappresentandone uno dei più frequenti eccipienti. Non mancano quindi applicazioni nella cosmetica, per aumentare la consistenti di shampoo e balsamo, nonché nei prodotti per l’igiene quotidiana come i dentifrici. Seguono le creme idratanti, alcuni trattamenti antirughe, la produzione di lubrificanti per la coppia e molto altro ancora.

Di recente si è scoperta una certa attività nel ridurre il gonfiore addominale, nella regolazione delle secrezioni gastriche e intestinali, nonché come riequilibrante del colon. Tra gli effetti collaterali noti, seppur non frequenti, un’azione blandamente lassativa, l’interazione con alcuni farmaci per la pressione e il diabete, nonché un contrasto dei trattamenti anticoagulanti.

Sul fronte del profilo di sicurezza, la FDA ha approvato negli Stati Uniti l’uso della carragenina sia a scopo alimentare che industriale, senza rilevare effetti avversi per l’organismo, nelle dosi normalmente contenute nei cibi. Parere simile per l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare: diversi studi non hanno evidenziato effetti nocivi sull’uomo. Qualche anno fa si è anche ipotizzato che la sostanza fosse cancerogena, ipotesi poi rigettata con la verifica sul campo. Tuttavia, per alcune forme rare di tumore un’assunzione elevata di carragenina potrebbe contribuire alla crescita della neoplasia.

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