Greenstyle Ambiente Animali Cani e paura: segnali e cause più evidenti

Cani e paura: segnali e cause più evidenti

Il cane può mostrarsi timoroso nei confronti di suoni, oggetti e situazioni che, in passato, possono averlo traumatizzato fino a produrre fobie e ansie.

Cani e paura: segnali e cause più evidenti

Fonte immagine: Unsplash

La paura è un’emozione comune sia all’uomo che al quadrupede di affezione, può rivelarsi dalla più tenera età in concomitanza di situazioni nuove e per questo preoccupanti. Ma quando questa reazione diventa eccessiva si può parlare di fobia, una condizione che è importante affrontare in modo adeguato. Captare i sintomi è il modo migliore per individuare la problematica e quindi procedere verso una fase risolutiva. Quando lo stato emotivo si palesa in tenera età si parla di istinto, quindi la soluzione è rapida, mentre se la condizione perdura o peggiora è importante coinvolgere un esperto di fiducia, magari un comportamentista che possa aiutare il cane a superare i suoi timori più profondi.

Sintomi

I sintomi più comuni di un cane intimorito possono essere vari, come ad esempio la necessità di nascondersi, magari cercando rifugio sotto un mobile, un angolo nascosto o appiattendosi per terra. Il cane potrebbe cercare la fuga, così da allontanarsi dalla problematica, rischiando di finire per strada, di ferirsi o di perdersi. Fisicamente l’animale trema, le pupille appaiono dilatate, le orecchie sono rivolte indietro e la coda è nascosta tra le zampe posteriori. Potrebbe lasciarsi andare fisicamente, rilasciando urina e feci anche inconsciamente, e in alcuni casi mostrare ansia eccessiva abbaiando, ringhiando e anche attaccando chi gli impedisce la fuga. La paura è un’emozione forte, spesso ingestibile che l’animale affronta in modo scoordinato ansimando e respirando affannosamente.

Cause

Cane

Le motivazioni scatenanti posso essere tante, da un rumore forte a un tuono oppure un petardo esploso all’improvviso, ma anche odori e luoghi che riportano alla memoria ricordi spiacevoli. Fido potrebbe aver trascorso un periodo difficile, magari in canile e in isolamento, con poche possibilità di relazionarsi con i suoi simili e principalmente con l’uomo. Il cane potrebbe risultare poco socializzato e quindi incapace di riconoscere gesti e tonalità, ma anche aver subito violenze e angherie che hanno aumentato le sue paure. Al contrario il cane potrebbe aver condotto un’intera esistenza accanto al proprietario che, per incapacità, ne ha limitato la sfera d’azione iper-proteggendolo e riversando su di lui ansie e paure.

Cosa fare

Non è bene aumentare la sua angoscia ricoprendolo di attenzioni e carezze, piuttosto è giusto apparire indifferenti alle sue paure mantenendo un comportamento tranquillo ed equilibrato. Vietato gridare, sgridare e punire, si otterrebbe il risultato opposto, meglio esporlo gradualmente all’oggetto della sua ansia. La via migliore è quella di affrontare in prima persona ciò che lo angoscia, ad esempio se l’oggetto del contendere è una scopa la si può toccare mostrando quanto possa risultare innocua. Si può distrarre il cane con giochi e cibo, ingaggiando una caccia al tesoro con crocchette e premi. Nei casi più gravi è importante chiedere supporto all’esperto, che sia il veterinario o un comportamentista, in grado di suggerire la metodologia più utile per il benessere del cane.

Desensibilizzare

Cane addome

È la via più logica per stabilire un contatto con ciò che crea paura, ovvero mostrare al cane l’elemento di disturbo ma in modo soft. Se è un suono il volume sarà bassissimo, se è un oggetto la distanza sarà ampia, avvicinando il tutto passo dopo passo ma gradualmente e nel tempo. Meglio associare elementi positivi come ad esempio crocchette o biscottini, così da permettere una visualizzazione positiva della situazione. Come anticipato, questo vale per le situazioni più blande, per il resto è meglio coinvolgere un esperto.

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