
Esistono territori dove le emergenze umane e quelle degli animali sono all’ordine del giorno, solitamente gli aiuti e le strutture sono insufficienti per far fronte a tutti casi. Spesso mancano medicinali oppure intere zone non prevedono nessun tipo di supporto veterinario. Per questo motivo non è raro imbattersi in casi di emergenza e sofferenza per le strade delle zone più disagiate. In Gambia, ad esempio, i cani randagi popolano le strade polverose delle città senza nessun supporto, controllo quindi vaccinazione. Le pochissime realtà di soccorso devono affrontare situazioni di forte emergenza.
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Come il caso del piccolo cucciolo di soli sei mesi infestato da centinaia di larve sottopelle, una situazione terribile che aveva portato il piccolo a una forte sofferenza. Scoperto in preda al dolore per le strade della città di Sakuta, è stato recuperato dal Dr. Michael Meyer, in visita come turista, quindi condotto presso l’organizzazione Animal Care Gambia. Il passaggio del medico di origini tedesche è stato provvidenziale per il piccolo cagnolino, così tempestivamente soccorso. Ma l’infestazione da vermi è una problema piuttosto frequente nelle zone dell’Africa Centrale e dell’Est, non solo per i cani ma anche per altri animali e, più raramente, anche per nell’uomo.
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Le larve della Cordylobia anthropophaga, o Mango Fly, si sviluppano e crescono sottocute all’interno dell’organismo creando cunicoli e varchi. Una condizione silente concomitante con la crescita delle larve che, racchiuse in una sorta di nodulo, aumentano di formato fino a raggiungere i 4 millimetri di diametro. A questo punto, spremendo letteralmente la pelle e il corpo dell’animale, si ha una fuoriuscita purulenta delle stesse, come è accaduto al cucciolo completamente infestato da 125 larve. Indispensabile che esse vengano spremute ed estratte, così da liberare l’animale ospitante. La situazione veterinaria in Gambia deve far fronte a questo genere di emergenze che colpiscono i cani in gran numero, la produzione di video illustrativi immessi sul canale di YouTube sta sensibilizzando l’opinione pubblica in merito. Lo stesso video del piccolo, con 4 milioni di visualizzazioni, è un esempio di come il problema sia complesso e doloroso.
Attenzione: le immagini proposte potrebbero urtare la sensibilità dei lettori più sensibili.
https://www.youtube.com/watch?v=S1nAZ7-wrIM