Benzina, è questo il distributore più costoso di tutti: stanne alla larga o ti svuota i portafogli greenstyle.it
Con l’aumento costante dei prezzi del carburante gli automobilisti italiani si trovano spesso a dover affrontare spese impreviste al momento del rifornimento.
Recenti analisi aggiornate confermano come il distributore di benzina più caro del Paese si trovi nell’area di servizio Rho Sud, nei pressi di Milano, dove il prezzo al litro ha raggiunto livelli record, mettendo a dura prova i portafogli degli automobilisti in viaggio.
Un’indagine approfondita condotta da Altroconsumo, aggiornata al 2025, ha evidenziato come il prezzo medio della benzina a Rho Sud si attesti a 1,844 euro al litro, con un aumento dell’11% rispetto ai distributori situati nella rete urbana adiacente, dove si paga in media 1,64 euro al litro. Questo significa che per un pieno da 50 litri si arriva a spendere circa 10 euro in più solo per il rifornimento.
Benzina, è questo il distributore più costoso di tutti: stanne alla larga o ti svuota i portafogli, apri gli occhi
Non solo Rho Sud, anche altre aree di servizio autostradali registrano rincari significativi:
- Irpinia Nord, dove il prezzo supera del 8,1% quello dei distributori cittadini;
- Adda Nord, con una differenza del 9,5% in più rispetto alla rete urbana.

Questi dati dimostrano come il fenomeno del rincaro sia diffuso lungo tutta la rete autostradale italiana, confermando che i viaggi estivi si traducono spesso in un peso maggiore per il bilancio familiare.
L’aumento dei prezzi non riguarda solo la benzina, ma anche il diesel. Le differenze tra i prezzi praticati lungo le autostrade e quelli dei distributori urbani spesso superano l’11%. Questo significa che anche chi guida veicoli alimentati a gasolio deve fare i conti con un aumento consistente delle spese per il carburante.
I motivi alla base di questo aumento sono molteplici, ma uno dei fattori principali è la scarsa concorrenza presente nelle aree di servizio autostradali. Generalmente, infatti, in questi punti vendita non si trovano distributori rivali, e gli automobilisti si trovano con poche alternative per il rifornimento. A peggiorare la situazione contribuiscono le royalty che i gestori delle aree di servizio devono versare alle società autostradali per l’utilizzo delle concessioni, incrementando i costi finali a carico dell’utente.
Un elemento da tenere in considerazione per contenere le spese è la modalità di rifornimento. La scelta tra self-service e servizio assistito può influire significativamente sul prezzo pagato. Secondo le ultime rilevazioni, optare per il self-service può far risparmiare fino al 17% sul costo al litro, con differenze che possono variare tra i 20 e i 30 centesimi.
