Prezzi in forte crescita per i voli verso il Sud Italia(www.greenstyle.it)
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, studenti e lavoratori fuori sede si trovano nuovamente a fare i conti con il caro voli.
Le tariffe aeree per le tratte nazionali sono salite sensibilmente rispetto all’anno precedente, mettendo a dura prova il budget di chi desidera tornare a casa per le festività. Tuttavia, esistono alcune strategie per contenere la spesa e bonus dedicati ai residenti delle isole.
Secondo le ultime rilevazioni di Assoutenti, i prezzi dei voli per il periodo natalizio sono aumentati fino al 50% rispetto al 2024, con punte che raggiungono i 500 euro per alcune destinazioni insulari. Per esempio, un volo andata e ritorno da Torino a Palermo previsto per il 24 dicembre e il 6 gennaio può costare ben 505 euro, con un incremento del 49% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Situazione simile si registra per la tratta Pisa-Catania, con tariffe vicine ai 492 euro.
Anche altre rotte subiscono rincari considerevoli: Bologna-Cagliari è passata da 213 a 295 euro (+40%), Milano-Cagliari da 147 a 193 euro (+31,3%), Venezia-Palermo da 310 a 382 euro, e Verona-Catania da 335 a 400 euro. Incrementi più contenuti ma comunque rilevanti si registrano per Milano-Palermo (346 a 393 euro) e Torino-Cagliari (177 a 199 euro).
Questi aumenti si sommano al generale caro vita che caratterizza il periodo natalizio, aggravando le difficoltà economiche di studenti e lavoratori fuori sede che desiderano tornare a casa.
Strategie di risparmio: scali all’estero e tratte alternative
Un fenomeno paradossale segnalato da diverse associazioni di consumatori è che in alcuni casi risulta più economico raggiungere una città italiana del Sud facendo uno scalo all’estero. Un esempio eclatante è la tratta Milano-Catania con scalo a Varsavia, che può costare 83 euro, contro i 300 euro di un volo diretto di ritorno in periodo natalizio.
Questa soluzione, seppur poco pratica e più lunga, rappresenta un’opportunità concreta per risparmiare cifre importanti sulle spese di viaggio. Inoltre, alcune rotte hanno registrato un calo dei prezzi rispetto allo scorso anno: Trieste-Catania (-28,5%), Genova-Catania (-37%), Bologna-Palermo (-16,4%) e Roma-Cagliari (-15,4%).
Per chi ha flessibilità di date, prenotare con largo anticipo e monitorare le offerte con i portali di confronto come Skyscanner o eDreams può rappresentare un ulteriore modo per contenere i costi.

Le regioni insulari hanno previsto misure specifiche per mitigare il caro voli. La Regione Sicilia ha prorogato fino al 28 febbraio 2026 il cosiddetto bonus caro voli, che concede uno sconto del 25% sul prezzo del biglietto andata e ritorno per le tratte da e verso i principali aeroporti siciliani (Palermo, Catania, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa) e i principali aeroporti nazionali (Milano Malpensa, Milano Linate, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Bergamo).
Per studenti, persone con reddito annuo inferiore a 15.000 euro e invalidi con almeno il 67% di invalidità, lo sconto può arrivare fino al 50%, una misura importante per agevolare chi ha maggiori difficoltà economiche.
Anche la Regione Sardegna ha introdotto un bonus strutturale, che copre il 25% del costo del biglietto, fino a un massimo di 125 euro per tratta e per utente, a condizione che il costo complessivo del volo sia almeno di 500 euro. La richiesta di rimborso deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo al volo effettuato.
Questi incentivi rappresentano un significativo supporto per i residenti delle isole, che altrimenti si troverebbero a sostenere spese di viaggio proibitive durante il periodo natalizio.
