
Auto, queste non potranno più circolare da ottobre -greenstyle.it
Alcune auto non potranno più circolare a partire dal mese di ottobre 2025: ecco quali sono e perché non sarà più possibile.
L’auto è certamente una delle invenzioni che più ci hanno cambiato la vita. Con tempi davvero celeri, è possibile raggiungere diversi luoghi e spostarsi comodamente, senza dipendere da nessuno. Con l’auto propria, infatti, niente più attese alle fermate dei bus o dei treni, e possibilità di muoversi liberamente, andando e tornando quando si vuole.
Si sa che quando si possiede un veicolo ci sono delle responsabilità e degli obblighi cui assolvere (come pagare revisione, assicurazione ecc.), ma bisogna anche informarsi su quali auto possono circolare e quali no.
A partire dal mese di ottobre 2025, e nello specifico dal 1° ottobre 2025, alcune auto non potranno più circolare. C’è un motivo ben preciso dietro questa decisione ed esserne al corrente significa poter prendere provvedimenti in merito, in tempi rapidi. Ecco che cosa sta succedendo e in cosa consistono le nuove disposizioni.
Auto, queste non potranno più circolare da ottobre 2025: le nuove misure parlano chiaro
A partire dal 1° ottobre 2025, ci sono delle nuove regole che coinvolgono un determinato tipo di auto, la cui circolazione sarà bloccata.

Nello specifico, si tratta di un blocco che riguarda veicoli Diesel Euro 5. La ragione di questa misura sta nei livelli alti di biossido di azoto (NO2) che interessano certe zone urbane e che sono emessi da motori Diesel. La decisione è frutto di un summit tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, di concerto col Ministero dell’Ambiente, e fa parte del Piano Aria Integrato.
Ma quali sono, nel dettaglio, i provvedimenti? Ebbene, a partire dal 1° ottobre 2025, si ferma la circolazione di auto Diesel Euro 5 dalle ore 7:30 alle 19:30 nei giorni feriali.
Questa norma sarà attuata in Zone a Traffico Limitato Ambientale e in città che superano i 30 mila abitanti. Ci saranno delle deroghe, in maniera momentanea, per mezzi di soccorso, medici, disabili. Nel nostro Paese sono 3 milioni le auto con il suddetto motore, la cui immatricolazione è occorsa tra 2009 e 2014.
Nel caso in cui queste auto vengano sorprese a circolare, si potrebbe incorrere in sanzioni che vanno da 168 a 679 euro. Se si dovesse, peraltro, essere recidivi entro due anni dalla prima multa, ci si vedrà sospendere la patente da 15 a 30 giorni. Le verifiche da parte delle forze dell’ordine saranno eseguite con telecamere OCR, varchi elettronici e pattuglie che si occupino del rispetto delle suddette norme.
Controllare online se nella propria città sarà attuato il blocco, e nel caso valutare se scegliere di acquistare un’auto GPL, ibrida o elettrica, per cui vi sono anche incentivi. Oppure scegliere mezzi pubblici o car sharing. Ci sono, tuttavia, regioni in cui si stanno esaminando eventuali deroghe localizzate, che non oltrepassino il 2026.