
Cos’è il mesotelioma e chi può accedere all’indennizzo INAIL(www.greenstyle.it)
L’INAIL riconosce un’indennità una tantum di 15.000 euro per i soggetti affetti da da una patologia particolare.
Il mesotelioma è un tumore maligno che origina dal mesotelio, il sottile strato di cellule che riveste alcune cavità sierose del corpo come la pleura (polmoni), il peritoneo (addome), il pericardio (cuore) e la tunica vaginale dei testicoli. La forma più diffusa è il mesotelioma pleurico. La sua insorgenza è quasi sempre legata all’inalazione di fibre di amianto, un materiale fibroso e resistente ampiamente utilizzato fino alla fine degli anni ’80, ma riconosciuto come altamente cancerogeno.
Il tumore si manifesta dopo un lungo periodo di latenza, che può variare dai 15 ai 45 anni dall’esposizione alle fibre di amianto. I sintomi iniziali sono spesso aspecifici, come difficoltà respiratorie, tosse persistente, dolore toracico e perdita di peso, il che ne complica una diagnosi tempestiva.
L’INAIL eroga un indennizzo di 15.000 euro a favore delle persone che hanno contratto mesotelioma a seguito dell’esposizione all’amianto, sia essa professionale o ambientale. L’indennità può essere richiesta direttamente dal malato o, in caso di decesso, dai suoi eredi.
Le origini e l’evoluzione della prestazione economica
La misura risale alla legge n. 190 del 2014, con entrata in vigore nel 2015, inizialmente prevista come sperimentale per un triennio. La normativa è stata prorogata e resa strutturale con successive leggi, tra cui la n. 205 del 2017 e la manovra finanziaria del 2021. Nel 2023 l’importo originario di 10.000 euro è stato aggiornato a 15.000 euro.
La domanda per ottenere l’una tantum deve essere presentata entro tre anni dalla prima diagnosi accertata da parte di medici esperti. L’iter richiede che venga dimostrato con documentazione sanitaria che la malattia sia stata causata dall’esposizione all’amianto, tenendo conto del periodo massimo di latenza di dieci anni.
È fondamentale sottolineare che questo indennizzo non deve essere confuso con il Fondo per i lavoratori vittime dell’amianto, che si rivolge esclusivamente a coloro che hanno contratto malattie professionali legate all’amianto durante l’attività lavorativa.

Per richiedere l’indennizzo bisogna compilare il modello 190 INAIL, un modulo autocertificativo disponibile presso le sedi territoriali dell’Istituto o sul portale online. La domanda deve essere inviata alla sede territorialmente competente tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnata a mano.
Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti:
- Documento di identità valido dell’interessato o degli eredi;
- Certificato medico contenente la data di diagnosi e la conferma che la malattia è riconducibile all’esposizione all’amianto;
- Ulteriori evidenze sanitarie che attestino l’insorgenza del mesotelioma.
La valutazione della richiesta da parte dell’INAIL prevede un accurato esame della documentazione clinica e delle condizioni di esposizione al materiale pericoloso.
Il mesotelioma, pur essendo una malattia rara, presenta un forte impatto sociale e sanitario, soprattutto in Italia, dove l’amianto è stato utilizzato massicciamente fino al divieto del 1992. L’istituzione di registri nazionali e programmi di sorveglianza ha permesso di monitorare l’andamento epidemiologico e di tutelare i soggetti colpiti attraverso misure come l’indennizzo INAIL.
Numerosi studi indicano che, nonostante il divieto, i casi di mesotelioma continueranno ad emergere per diversi anni a causa della lunga latenza della malattia. Per questo motivo, è importante che chi ha avuto contatti con l’amianto conosca i propri diritti e le possibilità di accesso alle prestazioni previste dalla legge.
L’INAIL, oltre a questo indennizzo, offre molte altre forme di assistenza e tutela per i lavoratori esposti a rischi professionali, ma è fondamentale prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali per evitare truffe, come segnalato recentemente riguardo a falsi SMS con mittente INAIL.
Chiunque sospetti di essere affetto da mesotelioma o abbia avuto esposizione all’amianto è invitato a rivolgersi tempestivamente a centri specializzati e a informarsi sulle prestazioni previdenziali e assistenziali disponibili.