
Richiamo alimentare su un formaggio - www.greenstyle.it
Se hai questo formaggio in casa, non consumarlo. Si tratta di un lotto che sta per essere ritirato da diverse catene di supermercati e negozi.
Si tratta di un formaggio, l’Agrel, che potrebbe contenere una sostanza nociva. Ecco quali sono i motivi del richiamo e del ritiro dei lotti presi in considerazione e cosa fare se li si ha in casa o li si è consumati per sbaglio.
Una situazione che sta mettendo in agitazione molte famiglie, ma non si deve creare panico o allarmismi. Basta seguire i consigli e le direttive del Ministero per capire cosa fare.
Richiamo alimentare: cosa è successo
Quante volte abbiamo sentito parlare di lotti di pasta o di altri prodotti che vengono ritirati dal commercio o dagli scaffali dei supermercati, per ordine del Ministero della Salute, per una serie di motivazioni, che vengono spesso anche precisate nell’ordinanza stessa, in modo da fare chiarezza anche con i cittadini.
Un richiamo alimentare è stato emanato del Ministero della salute e, questa volta, riguarda un prodotto caseario: il formaggio Agrel, nello specifico un lotto di formaggio stagionato a marchio Arnoldi. Le motivazioni di questo richiamo alimentare sono state portate avanti dal riscontro della presenza di Listeria monocytogenes, un batterio pericolosa.
Il prodotto coinvolto è distribuito sotto forma di formaggini sfusi confezionati in vasche da 850 grammi, con il numero di lotto 520020 e la data di scadenza 12/06/2025. Un annuncio che è stato pubblicato solamente ieri sul sito del Ministero della Salute, con più di 10 giorni di ritardo e molto vicino alla scadenza dei formaggi richiamati.
Ecco qual è
L’azienda Casearia Arnoldi Valtaleggio Srl è quella che ha prodotto il formaggio Agrél che è stato richiamato. Il suo stabilimento di produzione si trova a Taleggio, in provincia di Bergamo. In via cautelativa, si raccomanda di non consumare il formaggio con la data di scadenza e il numero di lotto sopra indicati.

Se lo si ha in casa ma non lo si è ancora consumato, ci si può recare al punto vendita più vicino e, presentando lo scontrino d’acquisto, chiedere il rimborso. Un’attenzione particolare deve essere posta da tutti i cittadini a questi particolari quanto specifici richiami alimentari perché riguardano anche la salute di chi li consuma ma è anche un avvertimento per chi li produce, affinchè possa porvi immediatamente rimedio.
La situazione non è allarmante, ma basta solamente fare attenzione a ciò che il Ministero ci segnala in modo opportuno.