Attenzione a questo alimento comunissimo, gettalo subito se l’hai acquistato: la tua salute è a rischio

Allerta alimentare su questo alimento comunissimo - greenstyle.it
Il Ministero della Salute ha richiamato questi alimenti per la presenza di cadmio e Listeria: ecco i dettagli sui lotti da evitare e i rischi per la salute.
Il Ministero della Salute ha diffuso due richiami alimentari che riguardano prodotti distribuiti su larga scala, segnalando potenziali rischi tossici e microbiologici per i consumatori. I prodotti coinvolti sono un lotto di calamari indopacifici a marchio La Ciurma e un formaggio nostrano montanaro dell’azienda Bertolino. Entrambi, secondo le autorità, non devono essere consumati e vanno restituiti immediatamente ai punti vendita. Gli avvisi sono stati pubblicati sul portale ufficiale del Ministero, con indicazioni precise su lotti, scadenze e rischi associati.
Calamari contaminati da cadmio: lotto 4H26 ritirato dagli scaffali
Il primo richiamo riguarda un prodotto ittico surgelato, venduto con il marchio La Ciurma, in confezioni da 800 grammi. Si tratta di calamari provenienti dall’India, lavorati da Ittitalia Srl, con identificativo 854. Il lotto interessato è 4H26, con scadenza agosto 2026. Il motivo del ritiro è la presenza accertata di cadmio, un metallo pesante tossico per l’organismo.

Il cadmio è una sostanza pericolosa che può accumularsi nel corpo umano nel tempo, danneggiando reni, ossa e fegato, ed è classificato tra le sostanze cancerogene. La contaminazione dei prodotti ittici è spesso legata alla qualità delle acque marine in cui vengono pescati i molluschi. In questo caso, i supermercati Decò, distributori del prodotto in Italia, hanno già avviato le procedure di ritiro, collaborando con le autorità sanitarie.
Il Ministero invita a non consumare il prodotto in alcun modo. Le confezioni possono essere restituite nei punti vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione. I rischi sono legati a un’esposizione prolungata, anche con quantità minime ma assunte regolarmente. Per chi ha già consumato il prodotto, non sono indicati protocolli di emergenza, ma è consigliabile segnalarlo al proprio medico in caso di sintomi sospetti.
Listeria nel formaggio montanaro: rischio microbiologico per il lotto 653
Il secondo richiamo riguarda un formaggio nostrano montanaro, prodotto da Bertolino Srl nello stabilimento di Villadossola, in provincia di Verbania. Il lotto coinvolto è il 653, con data di scadenza fissata al 22 giugno 2025. Il richiamo è stato attivato per rischio microbiologico, in particolare per la presenza di Listeria monocytogenes, un batterio patogeno responsabile della listeriosi.
Il prodotto si presenta in forme sfuse, con peso variabile tra i 2 e i 2,5 kg, ed è identificato dal marchio IT G1D9Q. La Listeria è un batterio in grado di sopravvivere anche in condizioni di refrigerazione. Può risultare letale per soggetti immunocompromessi, anziani o donne in gravidanza, provocando infezioni gravi, aborti spontanei o complicazioni neurologiche.
Il Ministero chiede di non consumare assolutamente il formaggio con quel numero di lotto. È fondamentale riconsegnarlo ai rivenditori, che provvederanno alla rimozione e al corretto smaltimento. In caso di dubbi o sintomi (febbre, nausea, dolori muscolari), è raccomandato contattare subito il medico.
La prontezza nel comunicare i richiami e il coinvolgimento diretto dei distributori indicano l’efficacia del sistema di sorveglianza, anche se episodi simili evidenziano la necessità di monitoraggi costanti sulla filiera alimentare.
Nel solo 2025, secondo i dati pubblicati da Il Fatto Alimentare, sono già stati segnalati 100 richiami ufficiali, per un totale di oltre 300 prodotti ritirati dal mercato. Una tendenza che mostra quanto sia centrale, oggi più che mai, la trasparenza nella gestione delle emergenze alimentari.