Greenstyle Casa & Giardino Orto & giardino Giardinaggio Anemone: coltivazione e cura della pianta

Anemone: coltivazione e cura della pianta

Anemone, il fiore del vento, dal significato profondo e interessante. Ma come coltivarla in vaso o in giardino e cosa dobbiamo sapere su questo arbusto?

Anemone: coltivazione e cura della pianta

Fonte immagine: Foto di Mariya da Pixabay

Noto anche come il “fiore del vento”, l’Anemone è un genere che comprende in realtà circa 150 varietà, molte con caratteristiche straordinariamente differenti fra loro. L’anemone è un fiore tipicamente primaverile, una pianta che ben si adatta alle mezze stagioni e che è facile trovare in natura in molte zone dell’Europa, in Africa, in Asia e nel Nord America.

Con i loro variegati colori e le tante varietà, gli anemoni sono spesso scelti per abbellire balconi, aiuole e per colorare i giardini durante la bella stagione.

Come abbiamo anticipato, i diversi tipi di anemone possono vantare caratteristiche molto differenti fra loro. Si possono avere fiori con una disposizione dei petali a margherita, ma anche esemplari ben più complessi, come le varietà giapponesi o quelle boschive (anemone nemorosa).

A quale famiglia di piante appartiene l’anemone?

L’anemone è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae (una delle più abbondanti dal punto di vista botanico). Come abbiamo accennato, esistono circa 150 diverse specie di anemoni, molte delle quali crescono in modo spontaneo.

Si tratta di piante erbacee perenni con un’altezza che può andare dai 15 centimetri fino anche al metro. Le piante sono caratterizzate da un fusto cespuglioso e da fiori di vario colore (bianco, viola-blu, rosa, azzurro, giallo e rosso).

Fra le varietà più diffuse per la coltivazione in vaso e in giardino spiccano l’anemone coronaria e l’anemone blanda, caratterizzate da foglie delicate ed eleganti, da fusti eretti e da petali leggeri e dalla consistenza di tessuto.

Quando fiorisce l’anemone?

anemone
Fonte: Foto di Pezibear da Pixabay

Sebbene la fioritura dell’anemone sia prevalentemente primaverile, non mancano le specie che preferiscono l’autunno e l’inverno.

Se hai intenzione di coltivare degli anemoni, prima di metterti all’opera ti consigliamo di chiedere consiglio al tuo vivaio di fiducia, in modo da scegliere la tipologia più adatta alla zona di residenza.

Anemone: il fiore del vento

La pianta è nota anche come fiore del vento. Il nome, attribuito dal filosofo e botanico greco Teofrasto, sembra porre l’accento proprio su una caratteristica affascinante dell’anemone. Le sue colorate corolle infatti si agitano come variopinte farfalle anche con la brezza più leggera.

Dove coltivare la pianta?

Questa pianta tanto incantevole necessita di alcuni accorgimenti per poter crescere bene e offrire i suoi più bei fiori. Il clima preferito per gran parte delle varietà di anemoni è quello primaverile, senza eccessi di temperatura.

La pianta fiorisce generalmente tra i 14 e i 20 gradi. L’esposizione più adatta è quella a mezz’ombra. Non a caso, le varietà spontanee crescono normalmente nei sottoboschi, dove possono godere sia dei raggi del sole che di ripari per proteggersi durante le ore più calde della giornata.

Inoltre, a dispetto del nome, l’anemone dovrebbe essere coltivato in zone ben riparate dal vento, come ad esempio vicino a muri e siepi.

Caratteristiche del terreno

Come deve essere il terreno ideale per una pianta di anemone? A qualsiasi specie appartenga, l’anemone avrà bisogno di un terreno ben drenato, ricco di sostanze nutritive, sempre ben umido e tendenzialmente acido.

Per questo motivo, è importante fertilizzare ciclicamente il terreno, sia con concimi azotati che organici.

Coltivazione in giardino e in vaso

anemone
Fonte: Foto di Zsuzsa Bóka da Pixabay

È meglio coltivare l’anemone in vaso o in giardino? Gran parte delle varietà di questa pianta crescono egregiamente sia in giardino che in vaso. Nel secondo caso, sarà però opportuno predisporre il contenitore in modo adeguato.

Come coltivare l’anemone in vaso?

Il vaso prescelto dovrà essere ampio, in modo da permettere alla pianta di svilupparsi sia in altezza che in larghezza, con profondità non troppo ridotte per non limitare lo sviluppo dell’apparato radicale.

Per quanto riguarda il vaso, sul fondo andrà predisposto un letto di ghiaia e cocci o di palline d’argilla, in modo da favorire il deflusso dell’acqua ed evitare ristagni.

A questo punto, riempi il recipiente con un terreno drenante, tendenzialmente acido, arricchito con concimi azotati, organici e compost.

Per quanto riguarda la coltivazione in giardino, sarà utile zappare leggermente il terreno prima di procedere con la coltivazione, in modo da favorire una distribuzione uniforme delle sostanze nutritive.

Come piantare l’anemone

Ma come e quando piantare i bulbi degli anemoni? La messa a dimora avviene perlopiù attraverso l’inserimento del bulbo. Questa operazione va eseguita di norma nel tardo inverno. Il bulbo andrà sotterrato a circa 7-10 centimetri di profondità, ovviamente con le radici rivolte verso il basso.

In attesa dello sviluppo della pianta, quando le temperature sono ancora molto basse, sarà necessario coprire il terreno con una leggera pacciamatura composta da foglie o paglia.

Durante la fase di fioritura la moltiplicazione avverrà invece attraverso i rizomi laterali della pianta.

Come curare il fiore anemone?

L’anemone non è una pianta che richiede eccessive cure. Fra gli accorgimenti necessari per favorire un corretto sviluppo della pianta, consigliamo un’eventuale potatura (qualora i cespugli dovessero essere troppo sviluppati), l’estrazione di erbacce dal terreno, la predisposizione di appositi ripari dal sole e dal vento e il controllo e l’eliminazione di parassiti e altri infestanti.

Quando annaffiare gli anemoni?

Fonte: Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Sebbene preferisca un terriccio normalmente umido (ma sempre privo di ristagni), non bisogna mai dare troppa acqua alla pianta. Durante la fase di crescita sarà sufficiente annaffiare l’anemone un paio di volte a settimana, tenendo in considerazione anche il clima e i fenomeni atmosferici. Ad esempio, durante la primavera le precipitazioni potrebbero essere sufficienti per soddisfare le necessità del fiore.

Durante la fioritura, che avviene generalmente in concomitanza con l’aumento delle temperature, bisognerà aumentare leggermente l’apporto di acqua. Prima di annaffiare la pianta, verifica però che il terreno sia completamente asciutto.

Tossicità e utilizzi della pianta

L’anemone è considerata una pianta tossica. La presenza di alcaloidi, del glicoside tossico ranuncolina e di altre sostanze conferiscono a tutte le specie appartenenti a questo genere un’elevata tossicità, che interessa peraltro l’intera pianta.

Ciò significa che l’accidentale ingestione di ogni parte dell’anemone potrebbe provocare sintomi ed effetti indesiderati come:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Crisi convulsive
  • Vertigini
  • Confusione mentale
  • Problemi cardiocircolatori
  • Problemi respiratori gravi.

I rischi maggiori riguardano la pianta fresca, mentre il processo di essiccazione sarebbe in grado di ridurre l’effetto dei principali elementi tossici.

Per questo motivo, la pianta dovrebbe essere maneggiata con cura e posizionata fuori dalla portata di bambini e animali domestici.

Uso in erboristeria

Nonostante la sua tossicità, gli estratti di alcune specie di anemoni venivano impiegati in passato per il trattamento delle malattie reumatiche e dei dolori articolari. Tale pratica è stata però perlopiù abbandonata, proprio a causa dei rischi connessi all’utilizzo di questa pianta.

Alcune specie di anemoni sono però ancora usate in erboristeria e in omeopatia per il trattamento di stati depressivi, della cistite, insonnia, dei disturbi gastrici e di altre condizioni.

Mitologia e leggende

Fonte: Foto di GLady da Pixabay

L’anemone non suscita il nostro interesse solamente per la sua bellezza dei suoi petali che volano nel vento. La pianta desta curiosità anche per via delle leggende che la accompagnano.

Nella mitologia greca, ad esempio, Anemone era un’affascinante ninfa desiderata da due venti, Zefiro, il vento che soffia in primavera e Borea, il freddo vento di tramontana.

Nel tentativo di conquistare il cuore della ninfa, Zefiro e Borea scatenavano bufere e tempeste, suscitando l’ira e la gelosia di Flora, la Dea della vegetazione. Quest’ultima lanciò quindi un incantesimo su Anemone, trasformandola in un fiore e legandola per sempre ai due pretendenti.

Il vento delicato di Zefiro l’avrebbe fatta schiudere in Primavera, mentre quello freddo di Borea le avrebbe fatto perdere rapidamente i suoi petali.

Anemone: il significato nel linguaggio dei fiori

Per finire, scopriamo cosa simboleggia l’anemone nel linguaggio dei fiori.

Secondo un’altra leggenda, questo fiore nasce dalle lacrime versate da Venere per la morte del suo amato Adone.

Per questa ragione, l’anemone simboleggia sentimenti come la l’infelicità, l’attesa e l’abbandono, ma anche virtù come la speranza, la lealtà e il candore.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Pungitopo: la coltivazione della pianta invernale
Giardinaggio

Il pungitopo è una delle piante ornamentali e invernali più diffuse, poiché viene scelto per creare splendide decorazioni natalizie. Tuttavia spesso viene confuso con l’agrifoglio e, fatto non meno importante, non sempre è possibile raccoglierlo in natura: in diverse Regioni questa pratica è infatti vietata. Tuttavia, il pungitopo può essere anche facilmente coltivato: si tratta infatti di una pianta adattabile e resistente al freddo.