Allarme sicurezza, ecco le 6 truffe online più pericolose del momento: una svista e ti rubano soldi e dati -greenstyle.it
L’allarme sulle truffe on line continua a crescere, con una diffusione sempre più capillare e sofisticata dei raggiri digitali.
Secondo le recenti analisi pubblicate sul blog ufficiale di Google e il report 2025 “State of Scams” della Global Anti-Scam Alliance, che ha coinvolto oltre 46 mila utenti a livello globale, il 57% degli adulti ha subito almeno un tentativo di truffa nell’ultimo anno, e il 23% di questi ha subito perdite economiche significative. A fronte di questa emergenza, Google ha aggiornato il proprio bollettino sulle truffe online più pericolose del momento, delineando le principali minacce e fornendo indicazioni utili per proteggersi efficacemente.
Le truffe sul lavoro online si confermano la prima grande insidia. I truffatori pubblicano annunci falsi, spesso spacciandosi per aziende rinomate o enti pubblici, per attirare candidati disperati. La strategia è semplice ma efficace: chiedere denaro per partecipare a selezioni o corsi di formazione inesistenti. Google ribadisce che nessuna azienda seria richiede pagamenti anticipati e invita a verificare sempre l’autenticità degli annunci, evitando di fornire dati sensibili o scaricare software da fonti non ufficiali.
Le truffe online più diffuse: dal lavoro alle offerte stagionali
Un’altra pratica criminale in forte crescita è rappresentata dagli schemi estorsivi basati su recensioni negative. I malintenzionati pubblicano masse di recensioni false e negative per danneggiare la reputazione di un’attività commerciale, per poi chiedere un riscatto in cambio della loro rimozione. Google sconsiglia di pagare, poiché ciò alimenterebbe solo ulteriori estorsioni. La procedura corretta è segnalare tempestivamente l’attività illecita tramite il modulo ufficiale e conservare tutte le prove delle richieste estorsive per le autorità competenti.

Con il crescente interesse verso l’intelligenza artificiale generativa, sono aumentate le truffe legate a finti servizi e app AI. Questi software promettono funzionalità gratuite paragonabili a quelle a pagamento, ma in realtà possono infettare i dispositivi con malware o iscrivere gli utenti a costosi abbonamenti nascosti. Google consiglia di scaricare applicazioni solo da store ufficiali, di controllare attentamente gli URL per individuare errori o imitazioni e di mantenere attivo un antivirus aggiornato.
Parallelamente, la crescente domanda di privacy ha fatto impennare l’uso di servizi VPN, ma anche in questo ambito si sono moltiplicate le app e le estensioni VPN pericolose. Spacciate per strumenti legittimi, queste app malevole hanno lo scopo di sottrarre dati sensibili e credenziali bancarie. Il colosso tecnologico ribadisce l’importanza di utilizzare solo app con badge ufficiale nei principali store, di diffidare delle proposte gratuite e di valutare con attenzione le autorizzazioni richieste, poiché una VPN non dovrebbe per esempio accedere a contatti o messaggi privati.
