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Psillio: cos’è e come assumerlo

Lo psillio è un rimedio naturale noto a coloro che soffrono spesso di stitichezza e difficoltà digestive, in quanto favorisce l’espulsione delle feci. Tuttavia, questo rimedio naturale può supportare la salute anche in molti altri modi. I semi di psillio aiutano a combattere la diarrea e possono supportare e rinforzare i batteri buoni dell’intestino.

Psillio: cos’è e come assumerlo

Fonte immagine: Pixabay

Chi soffre spesso di stitichezza, probabilmente ha già sentito parlare dello Psillio, un rimedio naturale molto popolare per via della sua capacità di regolarizzare la funzione intestinale e favorire una corretta peristalsi. Lo psillio è una pianta officinale che risponde al nome scientifico di Plantago psyllium o Plantago afra, noto per i suoi effetti benefici per l’intestino.

La pianta è infatti considerata come una sorta di lassativo naturale, ideale per sbloccare una stitichezza persistente, cronica o prolungata. Questa pianta esercita anche molti altri effetti benefici per la salute. Si ritiene che possa aiutare a trattare le emorroidi, che possa rinforzare il microbioma intestinale e persino favorire la perdita di peso.

Ma quali sono le reali indicazioni di questo rimedio? In questo articolo impareremo a conoscere tutti gli usi dello psillio, vedremo quali sono le reali funzioni e come assumerlo per migliorare la nostra salute.

Per prima cosa, però, conosciamo da vicino questa pianta medicinale.

Plantago psyllium: le caratteristiche della pianta

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Il Plantago psyllium è una pianta erbacea che fa parte della famiglia delle Plantaginaceae, una varietà prevalentemente diffusa e coltivata in India e nel Mediterraneo, caratterizzata da infiorescenze a forma di spiga e da semi di colore scuro, bruno o nero.

La pianta produce fiori di medie dimensioni, i suoi semi piccolissimi rappresentano una sorta di panacea per la salute intestinale.

Grazie alla grande presenza di mucillagini, i semi hanno infatti la capacità di assorbire l’acqua e trattenerla, aumentando notevolmente, di circa 10 o 20 volte, il proprio volume. Una volta ingerito, lo psillio è dunque in grado di aumentare il volume della massa fecale e di ammorbidire le feci, fungendo da efficace rimedio contro la stitichezza.

Ma anche come valido aiuto contro la diarrea.

Psillio: a cosa serve?

Uno degli impieghi più famosi dello psillio si basa sulla capacità dei semi della pianta di combattere la stitichezza e la diarrea, favorendo la peristalsi intestinale e migliorando la salute dello stomaco. Ma in realtà questo non è il solo effetto benefico di questa pianta.

Vediamo quindi da vicino a cosa serve lo psillio.

Fa bene all’intestino

Il primo effetto di cui parlare è di certo quello che riguarda la salute intestinale. Grazie alla loro capacità di richiamare acqua nell’intestino e di gonfiarsi, i semi di psillio sono infatti utili sia in caso di diarrea che in caso di stitichezza.

I semi sono in grado di aumentare il volume delle feci e la consistenza, rendendole più morbide e facili da espellere. Un simile effetto si rivela molto utile per coloro che soffrono di sindrome del colon irritabile, di frequenti episodi di stipsi e colite.

Un rimedio naturale per le emorroidi

Quando si hanno le emorroidi, riuscire a evacuare in modo indolore può risultare piuttosto difficile. Grazie al suo effetto benefico, lo psyllium è in grado di ammorbidire le feci e di ridurre il fastidio andando in bagno.

Rinforza la flora intestinale

Come molti altri rimedi naturali, anche lo psillio si rivela un ottimo integratore per rinforzare il microbiota intestinale e favorire lo sviluppo dei batteri benefici che popolano il nostro intestino. Si ritiene infatti che i semi della pianta esercitino effetti prebiotici.

Avere un microbioma in salute permette di migliorare il benessere dello stomaco, di ridurre le infiammazioni, combattere eventuali malattie e difendere il corpo a 360 gradi da eventuali agenti patogeni.

Riduce colesterolo e trigliceridi

Un altro effetto benefico dello psillio che non molti conoscono: i semi di questa pianta sono in grado di ridurre i livelli del colesterolo cattivo e quelli dei trigliceridi. Questo effetto è dovuto alla capacità di legarsi ai grassi, favorendone l’eliminazione.

Inoltre, i semi esercitano anche un effetto ipoglicemizzante. Ciò significa che lo psillio è in grado di ridurre i livelli di zuccheri nel sangue, risultando quindi benefico nella prevenzione del diabete, oltre che nella prevenzione di ictus e malattie cardiache.

Aiuta anche a perdere peso?

Si ritiene che i semi di Plantago psyllium siano in grado di favorire anche la perdita di peso. Poiché aumentano il senso di sazietà, infatti, questi semi potrebbero placare lo stimolo della fame, portando quindi a mangiare meno e, di conseguenza, favorendo un processo di dimagrimento e una corretta gestione del peso.

Ciò si rivela assai utile nella prevenzione di condizioni come sovrappeso e obesità.

Come e quando assumere lo psillio?

Psillio
Fonte: Pixabay

Questo rimedio naturale va assunto al bisogno per trattare problemi intestinali come diarrea e stipsi. Non bisogna eccedere nell’assunzione di rimedi a base di psyllium, in quanto potrebbero causare spiacevoli effetti indesiderati.

Il prodotto è solitamente disponibile in diverse formulazioni. In farmacia o in erboristeria potresti acquistare le bustine di psillio in polvere in formato monodose, da assumere all’occorrenza. In alternativa, puoi scegliere di assumere il rimedio sotto forma di capsule, compresse o semi interi.

Come assumere lo psillio in modo corretto?

Solitamente si consiglia di far sciogliere la polvere in una tazza di acqua calda o con del latte o una tisana. Mescola il tutto e consuma preferibilmente lontano dai pasti.

Se è la prima volta che assumi questo rimedio, sarà meglio iniziare con la dose più bassa possibile, per aumentare il dosaggio man mano, se necessario.

Come usare lo psillio in cucina

Puoi anche scegliere di usare lo psillio in cucina, nella preparazione di svariate ricette o anche aggiungendolo al tuo yogurt o al tuo smoothie a colazione o a merenda. I semi, messi in ammollo, formeranno una sorta di gel, utile soprattutto da usare al posto delle uova nelle ricette vegane.

Le bucce di psillio, invece, sono spesso impiegate per la preparazione di lievitati, come il pane fatto in casa, focacce e pizze.

Psillio: per quanto tempo assumerlo?

Il rimedio va assunto solo al bisogno e per brevi periodi di tempo. Un’assunzione eccessiva può infatti causare flatulenza, gonfiore e, in alcuni casi, anche diarrea.

Si suggerisce quindi di non consumarne più di 5-10 grammi al giorno, nonché di affidarsi sempre alle indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto o ai consigli del proprio medico.

Lo psillio deve essere assunto con molta acqua o altri liquidi, in modo che le mucillagini presenti nei semi possano gonfiarsi e svolgere il loro importante lavoro.

Quando fa effetto lo psillio?

Diversamente dai rimedi farmacologici, lo psillio tende a fare effetto più lentamente. I benefici dovrebbero però manifestarsi da 1 a 3 giorni dopo l’assunzione.

Psillio: controindicazioni

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Come spesso accade quando parliamo di rimedi naturali, il fatto che non si tratti di veri e propri farmaci non deve far pensare che siano del tutto privi di rischi e di possibili effetti collaterali.

Lo psyllium è certamente ben tollerato dall’organismo, ma prima di utilizzarlo è importante chiedere un consulto al proprio medico o, ancor meglio, a un gastroenterologo, specialmente se il problema della stitichezza dovesse presentarsi con una certa frequenza.

Talvolta, diarrea e stipsi possono infatti essere la spia di un problema sottostante che non bisogna ignorare. Inoltre, tieni a mente che in alcuni casi assumere un lassativo non è la via migliore.

Il disturbo potrebbe infatti essere causato da fattori meccanici, come la presenza di un tumore o un restringimento dell’intestino che causa un blocco, per cui le feci potrebbero non essere espulse normalmente, ciò causerebbe un aggravamento dei sintomi.

L’integratore dovrà essere evitato anche in caso di morbo di Crohn e difficoltà di deglutizione. In generale, prima di ricorrere a questo rimedio sarà saggio consultare il proprio medico curante, specialmente se soffri di una particolare patologia o se stai seguendo una terapia farmacologica.

Interazioni farmacologiche

Prima di assumere lo psillio, bisognerà conoscerne anche le possibili interazioni farmacologiche. Abbiamo anticipato che chi assume farmaci o soffre di patologie dovrebbe chiedere consiglio al medico prima di ricorrere a questo rimedio contro la stitichezza.

In particolar modo, sarà bene evitarne l’assunzione – o vagliare prima il parere del medico – in caso di terapia con farmaci per ridurre la pressione e il colesterolo. Lo psillio può interferire anche con i farmaci ipoglicemizzanti, impiegati per ridurre la glicemia e trattare il diabete.

In generale, dal momento che potrebbe alterare il funzionamento dei medicinali e inibirne l’assorbimento, sarà bene assumere il rimedio almeno un’ora prima o due ore dopo l’assunzione di farmaci o altri integratori.

 

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