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Il parto del cane

Il parto del cane è un momento delicato che può durare 24 ore, la madre è concentrata sulla nascita dei piccoli e sulla pulizia delle vie respiratorie.

Il parto del cane

Della gravidanza del cane abbiamo ampiamente parlato, come di quel momento specifico durante il quale l’animale si predispone fisicamente e mentalmente al lieto evento. Superati i giorni di gestazione, la femmina si rintana nella cuccia e si prepara a partorire. Durante la prima fase, giunta la calma dopo un lungo periodo di ansia, la cagnolina si sdraia sul fianco e inizia a leccarsi. Gli spasmi muscolari degli arti posteriori confermano la presenza delle contrazioni addominali e del travaglio, che può durare anche 6-12 ore.

È bene farsi trovare pronti, con tutto il necessario a portata di mano: giornali e asciugamani puliti per pulire i cuccioli, il numero di telefono del veterinario per qualsiasi emergenza, un termometro per verificare la temperatura, forbici e filo di cotone sterile per tagliare e legare il cordone ombelicale, del disinfettante come la tintura di iodio e un orologio o un timer per controllare i tempi del travaglio. Non solo: è importante avere una bilancia per la pesata dei cagnolini, quindi un quaderno se si vuole annotare ogni dettaglio.

La nascita dei piccoli potrà avvenire con un intervallo regolare di 30 minuti l’uno dall’altro, senza grandi complicazioni. Molto frequente il parto podalico dei cuccioli, che si presenteranno tutti ricoperti da una membrana che la madre spaccherà con la bocca. Quindi taglierà il cordone ombelicale con i denti, che subito dopo verrà ingerito. Importante non disturbarla durante questo processo, perché se si sentisse minacciata potrebbe interrompere il parto o ritardarlo, ma aiutarla con un gelato alla vaniglia per darle un po’ di energia. Il proprietario dovrà intervenire in caso di difficoltà senza risultare invasivo, magari tagliando il cordone se la cagnolina è impossibilitata oppure troppo giovane e inesperta. Infine legando la parte rimanente con un filo cerato come ad esempio un filo interdentale.

L’intervento del proprietario risulterà fondamentale nel caso di cuccioli più deboli e delicati, magari intrappolati ancora nella placenta e quindi erroneamente trascurati. In questo caso è importante passare un dito sulle narici del cucciolo, per ripulirle e permettergli di respirare. Passaggio che solitamente affronta la madre leccando vigorosamente i figli, e liberandoli dagli avanzi di placenta. La cagnolina è concentrata sullo sforzo fisico del parto e per questo, per una comprensibile distrazione, si dimentica di effettuare tutti i passaggi. A volte capita che calpesti lei stessa i piccoli.

Con un asciugamano si può facilitare il procedimento di ripulitura, quindi è importante riconsegnare la prole alla madre che potrebbe risultare molto protettiva e quindi giustamente un po’ aggressiva. Nelle prime ore, dedicate alle prime pulizie, la cagnolina si occuperà di scaldare i piccoli che si orienteranno verso le mammelle. I figli succhieranno il colostro, utile per combattere le infezioni dei primi giorni. In questo caso il proprietario potrà intervenire per assicurare a tutti la prima poppata. Durante i primi giorni i cuccioli dovranno stare al caldo, non sotto i 27 gradi, verranno pesati per monitorare la crescita e interagiranno con madre e fratelli per riconoscere gli odori. Ma anche con il proprietario stesso per abituarsi al tocco umano.

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