Greenstyle Casa & Giardino Orto & giardino Giardinaggio Gelsomino: come coltivarlo? Caratteristiche, cura e varietà della pianta

Gelsomino: come coltivarlo? Caratteristiche, cura e varietà della pianta

Il gelsomino è una pianta ornamentale profumata e molto apprezzata: scopri come coltivarla e come sfruttarne gli effetti benefici per la salute.

Gelsomino: come coltivarlo? Caratteristiche, cura e varietà della pianta

Fonte immagine: Pixabay

Per il suo aspetto delicato ed elegante e per il dolce profumo che emana, il gelsomino è considerato una delle più belle piante ornamentali esistenti al mondo. Ciò è dovuto al fatto che si tratta di un arbusto facilmente coltivabile, capace di decorare giardini e case in modo elegante.

Probabilmente ti sorprenderà sapere che esistono circa 200 diverse varietà di gelsomino. La pianta si rivela la scelta ideale per decorare i giardini. Potrà essere posizionata in prossimità di muri o di recinti, o potresti impiegarla per realizzare una profumata siepe per il tuo giardino.

Il gelsomino rampicante, ad esempio, è molto apprezzato per l’aspetto elegante che riesce a conferire a ogni abitazione.

Ma quali saranno le varietà più apprezzate? E soprattutto, come coltivare questa pianta nel proprio giardino o in terrazzo?

In questo articolo vedremo tutto ciò che bisogna sapere in merito al gelsomino. Prima di scoprirne le caratteristiche, bisogna però sottolineare che ogni varietà ha delle specifiche esigenze. Se intendi acquistare una pianta di gelsomino, bisognerà quindi chiedere maggiori informazioni al proprio centro botanico di fiducia.

Gelsomino: caratteristiche e varietà della pianta

Gelsomino caratteristiche della pianta
Fonte: Pixabay

Quello che chiamiamo abitualmente “gelsomino”, rappresenta in realtà un nutrito gruppo di piante, il Jasminum L., che fa parte della famiglia delle Oleaceae. Come accennato, fanno parte di tale gruppo più di 200 specie diverse.

Fra i tipi gelsomini più coltivati vi sono quello comune, Jasminum officinale e il gelsomino di Spagna, Jasminum grandiflorum, considerato il più profumato di tutti. Molto apprezzate sono anche le varietà come il Jasminum sambac, il Jasminum nudiflorum, con i suoi caratteristici fiori gialli e il Jasminum primulinum, i cui fiori si sviluppano su rami pressoché spogli.

Il gelsomino è una pianta di tipo arbustivo. Essa può raggiungere delle dimensioni notevoli (può infatti arrivare anche a 4 metri di altezza) e i suoi fiori sono generalmente di colore bianco. Esistono tuttavia anche delle varietà di gelsomino giallo o con striature e sfumature rosa.

Le foglie sono caduche e di un delicato colore verde.

Falso gelsomino: di cosa si tratta?

Fonte: Pixabay

Probabilmente avrai sentito parlare di una varietà di pianta chiamata “falso gelsomino” o “finto gelsomino”. Come si può evincere dallo stesso nome, in realtà non si tratta propriamente dell’arbusto che ben conosciamo.

Questa pianta, il cui nome scientifico è Trachelospermum jasminoides, appartiene infatti alla famiglia delle Apocinacee, ed è molto apprezzata perché in grado di adattarsi ai climi più differenti, offrendo dei delicati fiorellini bianchi che sbocciano da aprile a luglio.

Qual è il vero gelsomino e come riconoscerlo

Per riconoscere il vero gelsomino da quello “falso”, bisogna affidarsi ai propri sensi. Al tatto, ad esempio, le foglie del Trachelospermum jasminoides saranno più coriacee e dure rispetto a quelle del cosiddetto Jasminum. Potrai inoltre distinguere il gelsomino falso da quello vero affidandoti al tuo olfatto. Il Jasminum officinale ha un profumo molto leggero e delicato, mentre il finto gelsomino ha un profumo più intenso e dolciastro.

Infine, osserva i petali di entrambi i fiori. Il Trachelospermum jasminoides ha 4 o 5 petali posizionati a forma di girandola, mentre il vero gelsomino è caratterizzato da petali che si sviluppano intorno agli stami, come una sorta di stella.

Origine della pianta

Origini del gelsomino
Fonte: Pixabay

La pianta è originaria dell’Asia, ed è giunta nel nostro Paese grazie a Cosimo I de Medici, nel 1500. In altri Paesi europei questa specie si è diffusa solo più tardi. Ad esempio, pare che in Gran Bretagna non ve ne fosse traccia se non dopo il 1730.

Gelsomino: proprietà e utilizzi

Sebbene oggi sia usata prevalentemente a scopo ornamentale, in passato la pianta di gelsomino era impiegato come rimedio naturale.

L’olio prodotto attraverso la lavorazione dei fiori era indicato, ad esempio, per il trattamento dei problemi legati alla sessualità. Tale utilizzo è oggi decaduto, ma nonostante ciò il gelsomino continua a essere apprezzato per via dei suoi possibili effetti benefici per la salute e la cura del corpo e dello spirito.

Vediamo dunque quali sono i diversi impieghi della pianta.

Gelsomino in aromaterapia

Il profumo di questa pianta è considerato, nell’ambito dell’aromaterapia, capace di stimolare sensazioni di benessere e gioia. Sempre secondo l’aromaterapia, tale delicato profumo sarebbe in grado di ridurre il dolore e alleviare tensioni e paure, specialmente se connesse alla sessualità.

I benefici per la pelle

L’olio essenziale di gelsomino, ricavato dalla lavorazione dei fiori, è impiegato anche per la cura della pelle. Esso eserciterebbe infatti un effetto cicatrizzante e aiuterebbe a ridurre i segni dell’acne e le piccole cicatrici. Inoltre, creme al gelsomino sarebbero in grado di rendere la pelle più tonica e giovane.

Se impiegato per eseguire dei rilassanti massaggi, l’olio essenziale sarà in grado di rilassare e alleviare ogni tensione.

Un aiuto contro ansia e insonnia

Una tisana ai fiori di gelsomino sembra rappresentare il rimedio ideale per combattere ansia, agitazione e la conseguente insonnia. Potresti preparare la tisana con dei fiori essiccati, disponibili nelle erboristerie e nei negozi on line.

Come preparare la tisana con fiori di gelsomino

Versa 2 cucchiai di fiori essiccati di gelsomino in una tazza di acqua calda. Lascia in infusione per circa 10 minuti, quindi filtra la tisana e sorseggiala per calmare la mente e ritrovare la serenità.

Gelsomino per profumare i capelli

Per avere pelle e capelli profumati, potresti aggiungere qualche goccia di olio di gelsomino allo shampoo o alle creme. Questo semplice espediente ti permetterà di avere capelli più forti e profumati in un batter d’occhio.

Gelsomino: gli utilizzi in cucina

Gelsomino in cucina
Fonte: Pixabay

Forse ti sorprenderà saperlo, ma il gelsomino è impiegato anche nella preparazione di diverse e profumatissime ricette. Ad esempio, nella zona del trapanese è impiegato per preparare la scursunera, una granita a base di cannella e gelsomino. Inoltre, un altro dolce tipico è senz’altro il gelo di gelsomino, un piatto tipicamente siciliano e delizioso.

Coltivazione della pianta

Oltre che per i suoi molteplici impieghi e utilizzi, questa pianta è particolarmente apprezzata per il suo aspetto elegante e per il delizioso profumo con il quale inebria l’aria. La coltivazione rampicante è senz’altro la più apprezzata, ma non possiamo non ammirare anche le versioni a cascata della pianta.

Se hai deciso di coltivare il gelsomino, sarà importante conoscere le caratteristiche e le necessità specifiche di questa pianta.

Sempre tenendo in considerazione la grande variabilità fra le diverse specie, il terreno più adatto dovrebbe essere morbido, fresco e drenante. Il terriccio dovrà inoltre essere ricco di sostanze nutritive.

Clima ideale ed esposizione

Sebbene la scelta del terreno ideale sia abbastanza simile fra le diverse specie della pianta gelsomino, lo stesso non possiamo affermare per quanto riguarda il clima. Esso sarà infatti differente fra una specie e l’altra. Per questo motivo, sarà necessario chiedere consiglio al vivaio di fiducia, per non rischiare di commettere errori nella manutenzione della pianta.

Possiamo però anticiparti che le specie più diffuse, come ad esempio il gelsomino comune, prediligono maggiormente climi freschi piuttosto che caldi, e si adattano molto bene a quelli più miti. Specie tipicamente invernali, come ad esempio il Jasminum humile, prediligono invece temperature più fredde e ben si adattano ai climi più rigidi. Nonostante ciò, la pianta predilige l’esposizione al sole, tuttalpiù con ombreggiature parziali.

Nei luoghi in cui il clima è sfavorevole, è consigliabile una coltivazione in vaso, in modo da poter posizionare la pianta nel luogo più adeguato in base alle diverse necessità.

Ricordiamo infine che, vista la natura rampicante della pianta, sarà importante stabilire degli appositi sostegni, in modo che possa svilupparsi adeguatamente.

Come coltivare il gelsomino in giardino e in vaso

Se intendi coltivare questa particolare pianta, la soluzione più adatta sarà quella di piantarla in giardino e sul terreno. Essa ha infatti bisogno di molto spazio, specialmente in altezza. La coltivazione in vaso è comunque possibile, ma in tal caso dovrai dedicare un po’ di cure extra alla pianta.

Come curare il gelsomino in vaso?

Prima di procedere, sarà necessario predisporre adeguatamente il vaso. Quest’ultimo, dovrà innanzitutto essere molto capiente, e dovrà essere posizionato in terrazzo, e non dentro casa. Ma vediamo come preparare il vaso.

Versa dei cocci o della ghiaia sul fondo, in modo da evitare eventuali ristagni di acqua, e aggiungi del terriccio organico. Inumidisci leggermente il terriccio, in modo da facilitare l’impianto del gelsomino.

Per quanto riguarda la posizione del vaso, ricorda che il gelsomino necessita di sole e non tollera il vento, per cui sarà meglio posizionarlo in un punto adeguatamente riparato.

Coltivazione in giardino

Fonte: Pixabay

Come abbiamo accennato, la scelta d’elezione, quando si coltiva il gelsomino, dovrebbe essere il giardino. Su terreno la coltivazione della pianta sarà infatti relativamente semplice. Più che sulla qualità e tipologia del terreno, l’attenzione dovrà infatti essere dedicata alla predisposizione di sostegni ai quali la pianta potrà appoggiarsi durante lo sviluppo.

Come e quando annaffiare il gelsomino?

Ma quanta acqua dare al gelsomino? Come sempre, la predisposizione di un adeguato drenaggio è fondamentale per la sopravvivenza e la salute della pianta. Quest’ultima non ama i ristagni d’acqua, né un terriccio eccessivamente arido.

Se ti stai domandando quanta acqua bisogna mettere nel gelsomino in vaso, devi sapere che bisognerà innaffiare la pianta facendo riferimento alle condizioni atmosferiche e alla stagione. Durante l’inverno, le irrigazioni potrebbero addirittura essere sospese, per via delle normali piogge, mentre in primavera bisognerà innaffiare la pianta circa 3 volte a settimana.

Il numero di irrigazioni aumenterà naturalmente durante l’estate, quando potrai innaffiare il gelsomino anche tutte le sere, preferibilmente dopo il tramonto.

Cura della pianta

In assenza di adeguate cure e manutenzione, la pianta potrebbe essere attaccata da funghi, cocciniglia, parassiti e afidi. Per prevenire e trattare il problema, puoi fare ricorso a un apposito prodotto insetticida o funghicida naturale. Chiedi consiglio al tuo fornitore di fiducia per scegliere quello più adeguato.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Bouganville: caratteristiche, cura e coltivazione della pianta rampicante
Piante

La bouganville è una pianta di origine brasiliana che, negli ultimi anni, ha conquistato sempre più gli appassionati italiani di giardinaggio. Oltre ai suoi splendidi colori, la bouganville stupisce per la sua estesa fioritura, che può protrarsi da maggio a ottobre inoltrato. Ancora, si tratta di una varietà perfetta sia per ricreare degli angoli floreali che per abbellire un percolato, poiché quasi tutte le specie sono anche arrampicanti.