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Cani: consigli per interagire correttamente

Interagire con un cane estraneo richiede un approccio graduale e corretto, nel giusto rispetto del volere dell'animale e dopo il permesso al proprietario.

Cani: consigli per interagire correttamente

Chi adora i cani spesso li considera parte attiva della propria vita, membri ufficiali della famiglia e del quotidiano. Un tipo di affetto e interesse che spesso estende anche ai quadrupedi del vicinato o estranei, con cui ama rapportarsi con simpatia e divertimento. Ovviamente per interagire con un quadrupede estraneo è importante rispettare regole e accorgimenti, una sorta di netiquette del comportamento a partire dal saluto iniziale. In molti si sentono agitati, spaventati oppure emozionati davanti a un cane, altri interagiscono con troppa emotività.

Ma il primo approccio con un cane deve passare attraverso il proprietario che potrà dare il via libera per eventuali coccole, carezze e saluti. Ogni animale possiede una propria indole, un proprio carattere, magari timori, angosce e ansie che arrivano dal passato. Quindi un animale pauroso nutrirà angoscia e ansia nei confronti di un contatto fin troppo energico. Al contempo, un cane ombroso e riservato non amerà l’interazione diretta, ma la vivrà come una sorta d’invasione. Indispensabile quindi domandare sempre il permesso al proprietario del quadrupede.

Regole e approccio

Cani e comportamento
Fonte: Dog giving paw via ShutterstockDog giving paw via Shutterstock

La via migliore per conoscere un animale sconosciuto è quella di interpellare prima il suo amico umano, informandosi sul tipo di carattere dell’animale. Ma anche assumere un atteggiamento rilassato, tranquillo e sereno così da agevolare il cane mettendolo subito in una condizione di agio. Al contempo gridolini, urletti di gioia e frasi concitate potrebbero fare leva sulla sua agitazione e stressarlo ulteriormente. È comunque una nuova conoscenza, un nuovo incontro, è importante interagire in modo educato e corretto. Solo dopo aver ricevuto l’ok del proprietario è possibile comunicare con Fido, attendendo però che sia lui a venire da noi. In questo caso risulterà utile accucciarsi ponendosi sul fianco dell’animale per creare un livello paritario, oppure in piedi sempre di fianco. Non assumete una posa semi piegata in avanti, che possa sovrastare l’animale, quindi neppure il contatto diretto occhi negli occhi vissuto come una sfida. Bene guardare il proprietario oppure un’altra parte del corpo del cane.

L’animale avvicinandosi potrà: annusare il vostro odore, così da interpretare lo stato d’animo sarà utile agevolare leggermente la mano per un’odorata specifica ma senza imporla. Se il cane vorrà si strofinerà sotto di essa o la leccherà, al contrario ne prenderà le distanze dimostrando disinteresse. Sempre con la mano non dovrete carezzare l’animale sulla testa, ma concentrarvi sulla zona del mento, del muso e del collo. L’approccio graduale potrà consentire all’animale di rilassarsi, ma dovrete sempre conservare una distanza di sicurezza. Il quadrupede dovrà avere il tempo di conoscervi senza irrigidirsi e diventare aggressivo. Importante tenere a mente che l’animale non vi conosce, non rientrate nel gruppo del suo branco o dei gregari. Per questo necessiterà di una tempistica lenta e graduale che lo possa condurre verso la fiducia e la serenità nei vostro confronti. Se questo non dovesse realizzarsi è bene non insistere ne forzare la mano, piuttosto indietreggiare mantenendo le giuste distanze. Fido è un essere senziente, con gusti e preferenze e come tale va rispettato. Con il tempo e un po’ di lavoro potrete stabilire un nuovo dialogo, una nuova interazione magari positiva.

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