Greenstyle Alimentazione Yerba mate: benefici, proprietà e controindicazioni

Yerba mate: benefici, proprietà e controindicazioni

La yerba mate è un'antica bevanda sudamericana nota per le sue proprietà dimagranti e stimolanti. Ecco usi, effetti sull'organismo e controindicazioni.

Yerba mate: benefici, proprietà e controindicazioni

Fonte immagine: Pixabay

La yerba mate è un infuso di origine sudamericana oggi sempre più popolare in Europa: una bevanda che viene scelta dai consumatori del Vecchio Continente per le sue supposte proprietà utili all’organismo. Noto anche come yerba matè, o più semplicemente matè, questo infuso di foglie triturate ha una storia antichissima, dove cura dell’organismo e leggende esoteriche si mescolano. Ma quali sono i benefici, le proprietà e le controindicazioni di questa bevanda?

Prima di cominciare, è sempre utile ricordare come anche i rimedi naturali possano presentare controindicazioni ed effetti collaterali. Per questa ragione, prima di assumere la yerba mate è utile chiedere un parere al proprio medico curante, che potrà verificare ipersensibilità pregresse o incompatibilità con i farmaci in corso di assunzione. Di seguito, qualche utile consiglio.

Cosa è la yerba mate

Yerba mate, bombilla
Yerba mate, bombilla

Con il termine yerba mate si identifica un infuso ricavato dalla triturazione delle foglie dell’Ilex paraguariensis, una pianta appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae originaria del Sudamerica. Questa varietà cresce pressoché spontaneamente in numerose nazioni dell’America Latina, come Paraguay, Uruguay, Brasile, Argentina e Cile.

Tale pianta si caratterizza per una buona altezza – alcuni esemplari possono raggiungere i 20 metri, se le condizioni climatiche lo consentono – e si caratterizza per un fusto eretto ma sottile, ricco di ramificazioni. Su queste crescono delle foglie allungate e ovali di intenso colore verde, dalla consistenza importante e dalla superficie lucida. Sono proprie queste ultime che vengono impiegate per la preparazione dell’omonima bevanda.

La pianta produce anche delle piccole inflorescenze tra ottobre e novembre, dei fiorellini di colore bianco, nonché delle minute bacche rosse. Va ricordato come, crescendo al di sotto della linea dell’Equatore, sfrutta stagioni alternate rispetto a quelle dell’emisfero boreale. Di conseguenza, la fioritura e la produzione di frutti tra ottobre e novembre avviene tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate australe.

Questo arbusto oggi è praticamente coltivato solo allo scopo di ricavarne il prezioso infuso, anche se nelle terre d’origine può crescere anche spontaneamente. La bevanda ricavata assume poi svariati nomi a seconda della zona di provenienza. Da Erva Mate a Cimarrón, passando per Tè del Paraguay e Chimarrao o Green Mate. Questo preparato, noto sin da tempi antichissimi, è scelto per le sue supposte proprietà rigeneranti, energizzanti e dimagranti.

Storia dell’infuso

Non è facile datare l’origine della yerba mate, anche se alcuni storici sottolineano come già antichissime civiltà – addirittura oltre 10.000 anni fa – ne facessero ampio uso. L’approdo in Europa parte però verso la fine del 1500, dopo ovviamente la scoperta dell’America, quando il colonizzatore spagnolo Hernando de Arias y Saavedra ne notò il consumo da parte di alcuni indios.

Poiché la bevanda presentava delle proprietà energizzanti e rinvigorenti e dato un consumo spesso associato dalle popolazioni locali a riti pagani o esoterici, la bevanda non colse immediatamente i favori delle popolazioni europee. Tanto che venne definito “l’infuso di Satana” nel 1600, così da spingere la messa al bando da parte delle autorità ecclesiastiche. Fu però proprio una compagine religiosa, qualche decennio più tardi, a riabilitare l’immagine. I Gesuiti la studiarono a fondo e lanciarono così un fiorente commercio.

Da allora l’infuso è diventato un vero e proprio rito quotidiano per le popolazioni locali, che lo consumano avvalendosi di un apposito strumento: la bombilla. Si tratta di una speciale ciotola con cannuccia in metallo che, grazie alla sua estremità inferiore modificata, blocca l’erba triturata permettendo così di assaporare solo la parte liquida della bevanda.

Proprietà benefiche della yerba mate

Yerba mate triturata

Alla yerba mate sono associate numerose proprietà benefiche, anche se non tutte hanno trovato una specifica conferma a livello scientifico. Benefici, veri o presunti, che sarebbero giustificati dalle singolari proprietà nutrizionali delle foglie dell’Ilex paraguariensis.

Valori nutrizionali

Come già accennato, l’infuso di yerba mate presenta un profilo nutrizionale molto interessante. Innanzitutto, si tratta di una bevanda a basso contenuto calorico: 100 grammi di prodotto contengono infatti soltanto 28.80 calorie.

Per lo stesso peso si rinvengono circa 3.50 grammi di carboidrati e 3.20 di proteine, mentre sono assenti grassi e fibre. Su quest’ultimo fronte, la ragione è abbastanza semplice: del composto non si consumano le foglie direttamente, bensì solo i liquidi.

È interessante l’apporto di vitamine – in particolare con la B1, la B2 e una quantità non trascurabile di vitamina C – ma anche di minerali come potassio, rame, magnesio e manganese. Le capacità energizzanti sarebbero dovute ai polifenoli di cui la pianta è ricca, in particolare acido caffeico, caffeina, quercetina, kempferolo, rutina e teobromina.

Proprietà dimagranti

Bilancia

Questa bevanda è conosciuta in tutto il mondo per le sue possibili proprietà dimagranti, anche se l’effetto è perlopiù indiretto. La yerba mate non comporta un aumento diretto nel bruciare i grassi, bensì agisce preventivamente sull’accumulo dell’adipe. Questo perché:

  • Limita il senso di fame, portando così a consumare porzioni più ridotte di alimenti;
  • Stimola la diuresi e, di conseguenza, l’eliminazione delle tossine;
  • Incentiva l’attività intestinale, velocizzandola, e limitando così l’assorbimento dei grassi a livello della mucosa del colon.

Ovviamente, un piano di dimagrimento che si basi solo sul consumo di yerba mate non è consigliato, perché l’assunzione sregolata può avere effetti anche anoressizzanti.

Proprietà stimolanti

Dato l’elevato contenuto di caffeina, teobromina e altre sostanze eccitanti, la yerba mate è considerata uno stimolante efficace. Un vero e proprio energy drink naturale, senza però gli eccessivi zuccheri di questa tipologia di bevande.

Caffeina e teobromina agiscono sul sistema nervoso centrale, e soprattutto sul cervello, andando a ridurre il senso di stanchezza e stimolando una media eccitabilità. Nel frattempo, il buon contenuto in magnesio influisce sui muscoli, limitando dolori, crampi e stanchezza, mentre le vitamine del gruppo B influiscono proprio sul cervello, proteggendolo.

Proprietà immunitarie

Sembra che questa pianta sudamericana sia in grado anche di aiutare il sistema immunitario, innanzitutto con un’azione antiossidante. L’elevato contenuto di vitamina C, oltre a stimolare le attività dei globuli bianchi, contrasta efficacemente i radicali liberi. Questi ultimi sono i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Ancora, alcuni polifenoli e saponine contenuti nell’erba tritata pare possano combattere piccole infezioni, come quelle causate da batteri nel cavo orale oppure nelle prime vie respiratorie.

Altre proprietà

Pancia

Secondo la tradizione popolare sudamericana, il matè risulterebbe anche utile per altre funzionalità dell’organismo:

  • Stimola la digestione;
  • Favorisce l’eliminazione dell’aria accumulata in stomaco e intestino;
  • Migliora l’attività cardiaca, con un’azione sostenuta per il cuore;
  • Migliora il sistema vascolare, incentivando la circolazione e rafforzando le pareti dei capillari;
  • Incrementa le performance sessuali, soprattutto fra gli uomini che temono di soffrire di disfunzione erettile.

Come si prepara la yerba mate

Yerba mate

Preparare l’infuso di yerba mate è abbastanza semplice e non richiede particolare esperienza. Questo se si acquista l’erba già tritata, ma in commercio non mancano bustine da tisana già pronte, così da gustare la bevanda senza troppi stress.

La preparazione tradizionale è immediata. Basta riempire l’apposita bombilla di un terzo, capovolgerla e scuoterla per ravvivare l’erba triturata e infine riempire la ciotola con acqua calda, quasi a ebollizione. È importante però sottolineare che la ritualità nella preparazione può cambiare a seconda delle zone d’origine.

Controindicazioni ed effetti collaterali

La bevanda sudamericana prevede alcune specifiche controindicazioni. In particolare, non può essere abbinata a vari farmaci e ad alcune sostanze stupefacenti, poiché ne potrebbe aumentare pericolosamente gli effetti. Fra questi l’efedrina, la cocaina, le anfetamine, gli ansiolitici, i barbiturici, gli steroidi anabolizzanti, il litio e alcuni antibiotici.

Il consumo eccessivo può determinare effetti collaterali come dolore addominale, diarrea, sanguinamento delle mucose, ansia, attacchi di panico, pressione alta e svenimento.

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