
Il mese di giugno promette aumenti e bonus per tutti - greenstyle.it
Questo giugno 2025 promette grandi aumenti e bonus in busta paga, ecco la lista completa per non rimanere indietro.
Giugno sarà un mese di buone notizie per molti lavoratori italiani, che potrebbero trovare delle gradite sorprese in busta paga. Si parla di aumenti fissi sullo stipendio e anche di qualche succoso bonus per dare una spinta all’economia delle famiglie.
Specialmente con la stagione estiva alle porte, che porta con sé molte spese extra, trovare una busta paga più voluminosa no può far altro che piacere. Per non perdersi nulla, meglio avere una lista per tenere d’occhio tutte le novità che si potrebbero presentare a fine mese.
Tutti i bonus e gli aumenti di giugno 2025
Sono diversi gli aumenti previsti mese prossimo, per una vasta platea di lavoratori, anche se non tutti ne beneficeranno allo stesso modo. Diverse categorie di lavorati e diverse classe di ISEE, ognuno avrà un aumento o un bonus specifico, dedicato.

Il primo incremento riguarda il taglio del cuneo fiscale, valido sia per i dipendenti pubblici che per quelli del settore privato. Questa misura, in base al reddito annuo, riduce l’Irpef e fa crescere l’importo netto in busta paga, pur mantenendo invariato l’importo lordo.
Nel privato, in realtà, l’agevolazione è già operativa da mesi, mentre per i dipendenti pubblici partirà proprio dal mese di giugno. NoiPA aggiornerà il sistema di calcolo e applicherà ufficialmente le nuove regole a tutte le buste paga emesse alla fine del mese.
Ci sono però delle differenze legate all’ISEE, chi guadagna fino a 20.000 euro riceverà un trattamento integrativo, in base proprio all’importo totale. Si avrà così un integrazione dell’Irpef del 7,1%, 5,3% o del 4,8% dello stipendio lordo, a seconda della fascia in cui si rientra.
Tra i 20.000 e i 32.000 euro, invece, l’aumento si traduce in una detrazione fiscale pari a circa 83 euro al mese. Superata questa soglia il vantaggio si riduce progressivamente con ogni aumento di fascia, fino ad azzerarsi una volta raggiunta la quota di 40.000 euro.
Ma non è tutto, giugno porta con sé anche l’effetto dei rinnovi contrattuali, che potranno beneficare di sostanziosi aumenti al netto dello stipendio. Il comparto Difesa e Sicurezza, per esempio, riceverà un incremento legato agli importi tabellari aggiornati per il triennio 2019-2022, con una media di circa 100 euro netti al mese.
Questo importo, però, sarà ridotto degli anticipi già erogati nei mesi precedenti, si tratta dell’anticipo del 3,35% sul lordo, calcolato come indennità di vacanza contrattuale. Quest’ultima verrà ora riassorbita nel nuovo stipendio offerto dal contratto base.