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Trail running: cos’è, benefici, tecniche

Il trail running è un particolare tipo di corsa a stretto contatto con la natura che apporta benefici alla salute e alla qualità della nostra vita.

Trail running: cos’è, benefici, tecniche

Fonte immagine: pixabay

Sempre più persone si stanno avvicinando al trail running, forma di sport che permette di tenersi in forma stando a contatto con la natura. Per sapere tutto sulla disciplina, partiamo da una semplice domanda: cos’è il trail running?

Partiamo col significato del termine: “trail” vuol dire sentiero e “running” correre. Secondo l’ITRA (International Trail Running Association) facciamo riferimento a una gara pedonale aperta a tutti, all’interno di paesaggi naturali (montagna, deserto, foresta, pianura, collina…) dove è presente una piccola strada asfaltata che, di norma, non deve superare il 20% del percorso totale.

Il terreno, che può essere di varia natura (strada sterrata, sentiero forestale…), deve essere opportunamente segnalato durante il percorso e la gara deve essere tenuta nel pieno rispetto dell’etica e della lealtà sportiva, impegnandosi a non arrecare danno all’ambiente circostante.

Più semplicemente, possiamo però affermare che si tratta di uno sport che ci consente di praticare attività di corsa o trekking lungo sentieri immersi nella natura.

Trail running: più di una semplice corsa

Il trail running è un’esperienza da vivere. I “trail runners“, si definiscono così gli sportivi che praticano spesso questa attività, vanno alla ricerca di una simbiosi con la flora e la fauna del luogo. Non si tratta solo di tenersi in forma, è proprio un modo di vivere appieno i benefici offerti dalla natura, capaci di avere un impatto positivo sulla vita di tutti i giorni.

Un modo per riscoprire quelle emozioni che la realtà urbana tiene alla larga: assaporare il posto dove ci si trova, respirare finalmente aria pulita e libera da polveri sottili, valutare lo stato di salute del proprio corpo e riscoprire il rumore del fruscio degli alberi e i magici suoni di un bosco. Tutti fattori difficili da apprezzare in una “normale” corsa effettuata all’interno di un contesto cittadino.

Molti corridori praticano questo sport come terapia contro lo stress quotidiano. Grazie alla simbiosi creata con il paesaggio, ci si riesce a rilassare e a riscoprire se stessi, mentre si gode appieno di luoghi pacifici e meravigliosi.

Kílian Jornet, considerato il miglior trail runner al mondo, ha affermato:

“Mi piace molto la competizione, è un modo per sfidare gli amici e migliorare se stessi. Ma, soprattutto, per me questo sport è un modo per scoprire nuovi paesaggi sia fuori che dentro te stesso”.

Trail running: consigli per iniziare

Per prima cosa, è consigliato, quando si parte da zero, trovare un gruppo a cui unirsi. Dirigersi su un percorso che non si conosce, potrebbe infatti risultare una scelta sbagliata. Inoltre, la presenza di un gruppo esperto, oltre a renderci maggiormente motivati, sarà utile anche per carpire quei segreti che ruotano intorno a questo speciale sport. Un’importante fonte di informazione che difficilmente si può apprendere se non “sul campo”.

Il trail running, pur essendo una sfida ai propri limiti, è visto come uno sport sociale, dove le persone condividono le sensazioni sulle bellezze naturali regalate dal percorso.

Per scovare questi appassionati, sarà utile una ricerca sul Web. Blog e forum sono infatti una risorsa da sfruttare per scoprire team e percorsi vicini alla propria abitazione.

Per intraprendere il primo “viaggio” nella natura, di fondamentale importanza sarà poi il kit running. Scarpe da corsa apposite, riserve di acqua per una buona idratazione e “abbigliamento base layer”: vestiario intimo traspirante, che a contatto con la pelle permette di allontanare dal corpo il sudore generato dall’attività fisica.

Mentre con la corsa su strada ci si “accontenta” di correre per strada o in un parco, il trail running affronta tracciati di tutti i tipi, anche fangosi o innevati, e per questo diventa importante indossare la scarpa giusta. La differenza maggiore tra una scarpa da corsa e quella da trail risiede nella suola: a seconda dei tracciati scelti, bisognerà utilizzare quella con la tipologia di tasselli più adatta.

Correndo su terreni sconnessi si sentirà il bisogno di una suola capace di creare un attrito maggiore. Sul bagnato, importante sarà la capacità di aumentare il più possibile l’area di contatto col suolo, per non scivolare. In generale, le scarpe devono cercare di assorbire il più possibile gli urti delle diverse tipologie di percorso, anche durante la stessa sessione di corsa.

Infine, bisogna tenere bene a mente che il trail running è molto diverso dalla normale attività di corsa, tutto si basa sull’agilità in modo da affrontare gli ostacoli con il più basso costo energetico.

È utile tenere a mente che se ci si trova su un sentiero sconnesso, e magari in salita, non è necessario impiegare meno tempo possibile. L’obiettivo è concentrarsi sul paesaggio e trovare il giusto ritmo, ideale per godersi il momento e non pensare ad altro.

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