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Terrario di piante: come gestirlo al meglio

Come realizzare in casa un terrario di piante in completa autonomia: cosa serve, quali esemplari scegliere e come garantirgli le migliori cure.

Terrario di piante: come gestirlo al meglio

Fonte immagine: Pixabay

Il terrario di piante è un ecosistema vegetale in piena regola inserito all’interno di un contenitore di vetro, perfetto per arredare e potersi dedicare alla cura delle piante in modo semplice e appagante. Si presenta come un mini giardino sotto vetro, un paesaggio da personalizzare in base al gusto personale popolandolo di piantine di piccole dimensioni. È possibile utilizzare una classica boule di vetro, un acquario che non si utilizza più ma anche un vaso di vetro dalla base sufficientemente ampia. Ecco una breve guida per allestire un terrario in casa e prendersene cura al meglio.

Occorrente

Per realizzare un terrario è necessario dotarsi di alcune “materie prime” indispensabili:

  • un contenitore in vetro perfettamente pulito, eventualmente dotato di copertura;
  • piantine a scelta;
  • ghiaia o piccoli sassi;
  • pozzolana;
  • terriccio leggero;
  • carbone attivo;
  • eventuali elementi decorativi da inserire all’interno del contenitore, da scegliere a piacere;
  • pinze di piccole dimensioni.

Quali piante scegliere

Per fare in modo di creare un terrario di piante in grado di durare a lungo, preservando la salute degli esemplari che ci sono al suo interno, è indispensabile selezionare piante di piccole dimensioni dotate di un apparato radicare ridotto. È anche fondamentale scegliere piante che prediligano un ambiente umido e che abbiamo caratteristiche comuni. Solo per fare qualche esempio, sono perfette la Fittonia, la Pellea rotundifolia, il Ficus Pumila, l’Aechemea fulgens e la Helexine.

Istruzioni

Per realizzare un terrario di piante è necessario procedere per gradi, partendo dalla sistemazione del fondo e ultimando con l’inserimento di elementi decorativi. Ecco tutti i passaggi da compiere:

  • predisporre il sistema di drenaggio, collocando sul fondo del contenitore uno stratto abbastanza sottile di pozzolana (materiale naturale di origine vulcanica) e aggiungendo la ghiaia o i sassi di piccole dimensioni;
  • aggiungere il terriccio;
  • inserire le piantine, in modo da piantumarle con delicatezza e di ricoprirle ai lati con poco terriccio;
  • aggiungere gli elementi decorativi, creando una composizione che si allinei con le preferenze personali.

Cura e mantenimento

Il terrario di piante dovrebbe essere sistemato in un luogo luminoso che tuttavia non preveda una esposizione diretta ai raggi solari, anche perché il vetro del contenitore è già in grado di amplificare la luce ricevuta. È anche indispensabile tenere il terrario lontano dalle correnti d’aria e dagli sbalzi termici allontanandolo dai caloriferi e da altre fonti di calore. Per quanto riguarda la temperatura, un range compreso tra i 15 gradi e i 25 gradi viene considerato ottimale.

Il terrario dovrebbe essere bagnato solo quando necessario, provvedendo a nebulizzare le piantine e ad accertarsi che il terreno sia sempre umido. Nel caso in cui il contenitore di vetro sia chiuso, l’umidità prodotta sarà probabilmente sufficiente per idratare le piante a lungo: in questo caso è preferibile bagnare le piante solo due o tre volte all’anno. Se non è presente un tappo o coperchio, invece, è necessario bagnare il terrario due o tre volte al mese in base alla stagione. Il terrario non richiede particolari cure o manutenzioni, ma è sempre utile tenere a portata di mano un paio di pinzette per rimuovere le foglie secche senza danneggiare l’ambiente circostante.

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