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Struvite gatti: cos’è e come si cura

Il veterinario vi ha diagnosticato la struvite nei vostri gatti? Ecco che cos'è (è la classica "il gatto ha la sabbietta in vescica", cristalli che possono poi conglomerarsi e formare calcoli grossi), quali sono i sintomi e che terapia e prevenzione adottare per evitare questa frequente patologia dei gatti

Struvite gatti: cos’è e come si cura

Una delle patologie più comuni per cui i nostri amici felini sono portati a visita è la struvite dei gatti. Riassumendo molto, a causa di diversi fattori predisponenti, alcuni gatti sviluppano alterazioni del pH delle urine che portano alla formazione prima di cristalli di struvite e poi di veri e propri calcoli. Ma da quali sintomi possiamo accorgerci che il gatto soffre di struvite?

Struvite gatti: cos’è e cause

struvite gatti calcoli

Fra i cristalli e i calcoli più comuni nella vescica dei nostri gatti figurano di sicuro quelli di struvite. La struvite di per sè è formata da un mix di ammonio, fosfato e magnesio. Infatti per la struvite si parla di triplo fosfato-ammonio-magnesiaco (questo per tacere dei calcoli misti, formati esternamente da un tipo di cristallo e internamente da un altro, spesso l’ossalato di calcio, ma non complichiamoci ulteriormente la vita).

In minime quantità, è possibile trovare ogni tanto qualche cristallo sporadico nelle urine. Il problema, però, nasce quando questi cristalli aumentano o formano calcoli veri e propri.

In alcuni casi, la formazione di struvite nelle urine dei gatti è collegata alla presenza di batteri che producono l’ureasi, molecola capace di cambiare il pH delle urine. E infatti la struvite si forma in caso di pH alcalino, da 7 in su. In molti altri casi, però, non si sa quale sia la causa esatta della formazione.

Di sicuro ci sono alcuni fattori predisponenti che fanno sì che alcuni gatti sviluppino struvite e altri:

  • predisposizione genetica (senza questa alla base difficilmente il gatto li sviluppa)
  • infezioni da batteri produttori di ureasi
  • urine molto concentrate (i gatti tipicamente bevono poco)
  • alimenti troppo ricchi di magnesio

Calcoli di struvite nel gatto: sintomi e quanto dura

Lettiera gatto
Fonte: Lightspruch via iStock

 Soprattutto nei gatti maschi è importante accorgersi dei primi segnali di struvite. Non che non sia altrettanto importante nelle femmine, ma il problema è che, nei maschi, i cristalli, eventuali coaguli di sangue formatisi per l’infiammazione e lo sfregamento di cristalli e calcoli sulle pareti vescicali, la presenza di fibrina possono causare anche un’ostruzione vescicale, oltre alla classica cistite.

Questo perché l’uretra dei maschi è più lunga rispetto a quella delle femmine, quindi è più facile che vada incontro a ostruzione per deposito di questi materiali. E un blocco vescicale provoca sintomi decisamente più gravi, con anche danno renale potenzialmente irreversibile se persiste per troppo tempo.

Questi alcuni dei sintomi che indicano una cistite da possibili calcoli di struvite nel gatto:

  • il gatto urina in giro per casa (mettetevi in testa che non è mai un dispetto: nella maggior parte dei casi è il primo sintomo di cistite o calcoli, sintomo che viene spesso ignorato fino a quando non è troppo tardi e il gatto non arriva in blocco vescicale con già insufficienza renale e sintomi neurologici)
  • va tante volte nella lettiera facendo poche gocce per volta (pollachiuria)
  • si sforza di urinare
  • dolore durante l’urinazione (stranguria e disuria)
  • presenza di sangue nelle urine (ematuria)
  • riduzione dell’appetito
  • abbattimento, gioca di meno
  • a volte gatti asintomatici

Se però questi segnali sono stati ignorati, ecco che il gatto maschio può andare incontro a una forma di ostruzione urinaria con sintomi ben più gravi:

  • grave apatia, abbattimento, il gatto sta accovacciato e non si muove
  • dolore quando viene toccato o preso in braccio, non vuole che gli si tocchi l’addome o il treno posteriore
  • non mangia e non beve
  • si lamenta
  • compaiono sintomi neurologici (tremori o tic collegati alla grave intossicazione da urea)
  • presenza di vomito
  • sviluppo di insufficienza renale acuta

Va da sé che il gatto con ostruzione vescicale è un’urgenza veterinaria. Il gatto che non fa pipì non deve essere visto dopo due giorni, deve essere portato subito dal veterinario. Anche se forse era meglio se lo portavate una settimana fa quando ha iniziato a fare pipì sul pavimento o quando avete visto quella pipì rossastra sul divano.

Struvite gatti: alimenti e cura

Gatto grigio bellissimo

Una volta diagnosticata la presenza di calcoli o cristalli di struvite tramite visita, esame delle urine ed ecografia addominale, il veterinario potrà prescrivervi la cura più adatta per la cura della struvite nel gatto. Ovviamente se in blocco vescicale il gatto andrà disostruito subito tramite cateterizzazione in sedazione, con annessi esami del sangue per valutare il danno renale.

La terapia della struvite nel gatto dipende dalle condizioni del singolo gatto:

  • terapia antibiotica è data solo in presenza di batteri (in teoria meglio se con antibiogramma e urocoltura)
  • utilizzo di rimedi naturali per aiutare a sciogliere i calcoli come l’erba spaccapietre
  • utilizzo di integratori e farmaci per proteggere le vie urinarie
  • in caso di alimentazione casalinga, acidificanti delle vie urinarie per far diventare più acido il pH, ridurre la formazione di cristalli e sciogliere i calcoli di struvite (i calcoli di struvite puri si sciolgono con la dieta, quelli di ossalato di calcio no)
  • cambio di alimentazione nel gatto in caso di dieta con croccantini troppo ricchi di magnesio (di solito l’umido non crea grossi problemi)

Non è possibile quantificare la durata della struvite di un gatto: dipende dal singolo micio e dalla sua risposta a integratori, farmaci e dieta.

E ricordatevi che un’ostruzione vescicale del gatto può portarlo a morte se non trattata in tempo o quando ormai il danno renale è irreversibile.

Fonti:

  1. VCA Hospitals
  2. PubMed

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