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Stretching pettorale: allungare i muscoli del petto

Stretching per la muscolatura dei pettorali, quali esercizi svolgere e alcuni consigli utili per eseguirli.

Stretching pettorale: allungare i muscoli del petto

Lo stretching è un’attività importante sia prima che dopo l’attività fisica. Allungamento in maniera opportuna la muscolatura si favorisce un suo migliore impiego durante lo sforzo e un suo più rapido recupero una volta terminato l’allenamento. Il discorso è valido anche per i muscoli pettorali, spesso sollecitati in palestra, ma anche durante attività sportive come tennis e arrampicata.

Alcuni semplici esercizi di stretching possono aiutare i pettorali a lavorare meglio durante uno sforzo, come ad esempio quello operato in sala pesi. Si eviteranno così spiacevoli infortuni come lo stiramento muscolare o il ben più grave strappo muscolare.

Stretching pettorali, uomo
Fonte: Back view of shirtless man keeping his hands behind back | Shutterstock Back view of shirtless man keeping his hands behind back | Shutterstock

Esercizi

Uno degli esercizi più comuni e consigliati per l’allungamento muscolare dei pettorali è quello che prevede una posizione di partenza eretta, nei pressi di un muro o dello stipite di una porta. Posizionare il palmo della mano sulla superficie, tenendo il braccio disteso sul lato. Ruotare il tronco nella direzione opposta creando tensione sui muscoli pettorali, avendo cura di rilassare quanto possibile la muscolatura della mano.

Una volta raggiunta la posizione si potrà operare una spinta in avanti con il busto per aumentare, sempre con moderazione e senza strafare, la tensione operata sui muscoli pettorali. Mantenere la posizione per alcuni secondi e poi ripetere l’esercizio anche per quanto riguarda il lato opposto.

Coinvolti nell’esercizio non sono però soltanto questi ultimi, ma anche deltoide, coracobrachiale, bicipite brachiale, trapezio, sottospinato e grand dorsale.

Stretching uomo
Fonte: Rear view of a young man waking up in bed and stretching | Shutterstock

Un secondo possibile esercizio prevede il portare le braccia all’indietro, fino a che le dita possano incrociarsi tra loro. A quel punto sollevare quanto possibile le mani verso l’alto, senza però curvare il tronco. Spalle e scapole si muoveranno verso la zona posteriore per rendere più agevole l’allungamento dei muscoli pettorali.

Una terza soluzione risulta simile a quella appena descritta, salvo prevedere non il contatto tra le due mani, ma il poggiare di quest’ultime sui glutei. Mentre questo avviene i gomiti verranno protesi quanto possibile all’indietro per favorire un maggiore allungamento muscolare.

Consigli utili

In caso di stretching la regola d’oro resta sempre quella di non strafare. Tenendo bene a mente che l’allungamento muscolare non deve sostituire l’allenamento, pena la sua inefficacia, la tensione prodotta dovrà sempre corrispondere alle proprie reali possibilità.

Evitare quindi di generare dolore durante lo stretching, magari perché si è forzato in maniera eccessiva durante lo svolgimento dell’esercizio. Non avere fretta, ma praticarlo con la giusta tempistica. Scegliere inoltre un abbigliamento comodo, che non limiti i movimenti.

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