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Specie in via di estinzione, Trump all’attacco fino alla fine

Ultimi colpi di coda per l'amministrazione Trump intenzionata a colpire ulteriormente le specie in via di estinzione, ecco come.

Specie in via di estinzione, Trump all’attacco fino alla fine

Fonte immagine: Unsplash

Quattro anni per smantellare lentamente l’Endangered Species Act. È questo l’operato portato avanti dall’amministrazione Trump, con l’obiettivo di indebolire la legge sulla protezione della fauna selvatica.

Un lavoro costante, certosino, che non sembra cedere il passo neppure a poche settimane dalla conclusione del percorso di quella che ormai è da considerarsi l’ex era Trump. Un attacco voluto e cercato nei confronti di una legge importante che nel tempo ha permesso che alcune specie non finissero nella lista degli animali ormai estinti, ad esempio l’orso grizzly e l’aquila di mare testa bianca (anche nota come aquila calva).

Al centro della disputa vi è la ridefinizione della parola habitat, i cui confini dovrebbero risultare ampi e adeguati per salvaguardare e proteggere gli animali all’interno del loro mondo. Ma è di questi giorni l’intenzione dell’ESA di ridurre il raggio d’azione e lo spazio di questi luoghi, così da rende più complicata l’individuazione di un’area considerata protetta e fondamentale per la sopravvivenza di una specie. Così da escluderla dai progetti di protezione dedicati a questi animali dall’esistenza così incerta.

Trump attacca l’habitat delle specie in via di estinzione

Aquila
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L’obiettivo dell’amministrazione Trump è proprio quello di trasformare il concetto di habitat naturale, un luogo che perde consistenza giorno dopo giorno. Nonostante gli animali abbiano dimostrato un forte spirito di adattamento a fronte di continue invasioni da parte dell’uomo, un restringimento degli spazi vitali potrebbe incidere sulla loro sopravvivenza. Queste le parole di Rebecca Riley, direttore legale del programma Natura NRDC che si è fatta portavoce anche di un malcontento generale da parte degli stessi cittadini americani:

Dobbiamo chiamarlo con il suo nome: un palese disprezzo per la fauna selvatica e i luoghi selvaggi della nostra nazione, in favore di un maggiore sviluppo di petrolio e gas con relativa distruzione dell’habitat. Questa amministrazione continua a favorire interessi speciali rispetto agli interessi della maggior parte degli americani, che hanno a cuore la protezione delle specie

Fonte: INHABITAT

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