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Serra per orticoltura: come costruirla per l’orto domestico

La serra per orticoltura è una soluzione molto efficace per coltivare i propri ortaggi anche di inverno. Leggi come farne una domestica in modo semplice.

Serra per orticoltura: come costruirla per l’orto domestico

Fonte immagine: Pixabay

Realizzare una piccola serra per orticoltura può rappresentare la soluzione ideale per tutti quegli appassionati di orto domestico che, nei lunghi mesi invernali, non vogliono rinunciare a tante saporite pietanze.

Grazie a questa struttura, è infatti possibile controllare il clima di crescita degli ortaggi, stimolando il loro sviluppo anche in periodi dell’anno diversi dai loro normali cicli di attività. Ma quali sono i vantaggi di una serra, quali materiali servono per costruirla e, soprattutto, come realizzarla?

Naturalmente, il requisito principale per poter realizzare una serra domestica è quella di aver a disposizione uno spazio verde di sufficiente grandezza. E, soprattutto, verificare le caratteristiche climatiche tipiche del proprio luogo di residenza, anche con l’aiuto del proprio fornitore usuale di prodotti di botanica.

Dove gli inverni sono eccessivamente rigidi, infatti, anche una serra può far poco per combattere il freddo. Di seguito, qualche informazione utile.

Perché costruire una serra per orticoltura

Serra per l'orto

Perché costruire una serra per orticoltura? È questa la domanda che molti si faranno prima di imbarcarsi in questo progetto. Vi sono molte ragioni che possono giustificare la predisposizione di una serra, prima fra tutti la disponibilità di vari ortaggi durante il periodo invernale, quando sarebbe difficile coltivarli in esterno. Ma quali sono i vantaggi di una serra per orticoltura?

  • Offre la possibilità di coltivare diversi ortaggi anche fuori della loro tipica stagione;
  • Riduce gli attacchi da parte dei parassiti e altri agenti dannosi che potrebbero rovinare le coltivazioni;
  • Limita le necessità d’acqua delle piante, evitando così gli sprechi e risparmiando una risorsa così preziosa;
  • Garantisce una crescita più rapida e rigogliosa degli ortaggi, per una maggiore concentrazione di CO2 e di nutrienti nel terreno.

Non bisogna nemmeno dimenticare i vantaggi economici di questa soluzione: poter autoprodurre anche nei mesi freddi, infatti, permette di risparmiare sulla spesa destinata ai beni alimentari.

Come funziona la serra

Ma come funziona una serra? In che modo riesce a garantire la crescita degli ortaggi anche al di fuori della loro stagione?

In linea generale, il funzionamento di una serra è molto semplice. La copertura trasparente che avvolge il terreno permette il passaggio dei raggi solari ma il calore, anziché disperdersi nell’ambiente, rimane intrappolato nella serra stessa.

Questo permette quindi di ottenere una temperatura più elevata rispetto a quella esterna, raggiungendo facilmente i 15-20 gradi anche in pieno inverno. Ancora, poiché la copertura della struttura riduce anche il ricambio d’aria, vi sono concentrazioni maggiori di CO2 non dannose che favoriscono la crescita delle piante.

Va infatti ricordato che tutti i vegetali assorbono anidride carbonica, necessaria per il loro sviluppo, e rilasciano invece ossigeno. Nelle configurazioni più avanzate, come quelle utilizzate nell’agricoltura di mercato, le serre possono essere anche riscaldate, per aumentare ulteriormente la temperatura.

Come costruire la serra per orticoltura

Serra per fiori

Come già accennato, realizzare una piccola serra per orticoltura in giardino è una soluzione interessante per garantire un buon raccolto anche nei mesi invernali. Ma come costruirla, cosa bisogna sapere sul fronte della progettazione e quali materiali occorrono?

Progettazione, materiali, occorrente

Il primo passo da compiere è quello di decidere che tipologia di serra si vuole realizzare. A seconda delle proprie capacità produttive e dell’investimento a propria disposizione, esistono tre tipologie principali:

  • Serra a falda: si appoggia a una delle pareti della casa, utilizzando quest’ultima come struttura portante per l’intera serra;
  • Serra a due falde: è completamente autonoma, può avere il tipico aspetto “a casetta” ed essere realizzata in metallo con copertura plastica o, ancora, in legno;
  • Serra a tunnel: è la più facile e comune da realizzare, si basa su archi di metallo fissati nel terreno, poi coperti con dei teli di plastica trasparente.

Ipotizzando di voler realizzare quest’ultima soluzione, poiché la più economica e semplice da realizzare, servirà dotarsi di:

  • Archi in metallo o plastica, due per i lati estremi della serra e uno all’incirca ogni metro di lunghezza dell’area da coltivare;
  • Telo di plastica trasparente di lunghezza sufficiente per ricoprire tutta la serra;
  • Filo di ferro o di acciaio, fascette, martello, chiodi e tutto l’occorrente per fissare il telone alla sua struttura portante.

Realizzazione della serra

Serra in legno

Per realizzare la propria serra, è innanzitutto necessario lavorare sul terreno che verrà coltivato. L’area andrà prima sottoposta a una profonda zappatura, per rimuovere tutti gli ostacoli – come sassi oppure pezzi di legno – che potrebbero impedire il fissaggio degli archi della struttura.

Effettuata questa prima operazione, si procede livellando il terreno affinché sia uniforme, soprattutto sui lati. A questo punto, in corrispondenza di ogni palo d’appoggio degli archi, si scavano delle buche di profondità non inferiore ai 30 o 40 centimetri.

Si posizionano i pali nelle buche realizzate e, per fissarli al terreno, si riempie tutto con del terriccio compatto o, ancora, con del cemento a presa rapida. L’operazione andrà quindi ripetuta per ogni arco che comporrà la propria serra da orticoltura.

Una volta che la struttura risulterà sufficientemente stabile, si passa al fissaggio del telone trasparente. Questo dovrà coprire tutta la lunghezza della serra e raggiungere il terreno sui lati.

Per fissarlo ai pali si può usare del filo di ferro o di acciaio, nonché delle fascette normalmente impiegate per fissare i cavi elettrici. Se la struttura è in legno, si può invece ricorrere ai classici chiodi. In ogni caso, in corrispondenza dei fori effettuati sul telone può essere utile applicare uno strato di vernice impermeabilizzante, per evitare le infiltrazioni di acqua.

Infine, si coprono le due estremità della serra: quella posteriore con un telo fisso, quella anteriore con due lembi fra di loro separati, per consentire un’agevole entrata e uscita dalla struttura.

Funzionalità aggiuntive

Naturalmente, nulla vieta di introdurre delle funzionalità aggiuntive alla propria serra, così da rendere la coltivazione ancora più facile ed efficiente.

Un’idea utile potrebbe essere quella di prevedere un sistema di irrigazione automatico o semi-automatico, con tubi fissati direttamente nel terreno. Meglio ancora se questa soluzione viene abbinata al recupero dell’acqua piovana, predisponendo dei barili di raccolta lungo il perimetro della stessa serra.

Dopodiché, si possono installare lampade riscaldanti per aumentare la temperatura della serra o, ancora, delle strutture appese per sfruttare la coltivazione anche in verticale. Allo stesso modo, si può anche prevedere una copertura anti-grandine per evitare che la struttura sia danneggiata dagli eventi atmosferici più intensi.

Le possibilità sono davvero infinite e, come facile comprendere, dipendono molto dallo spazio a propria disposizione.

Manutenzione della serra da orticoltura nel tempo

Orto in serra

Per quanto si tratti di una struttura abbastanza resistente, una serra per orticoltura è tutto fuorché eterna. Per questa ragione, è necessario effettuare regolarmente opere di manutenzione. Così facendo, si estenderà la sua durata e, soprattutto, si proteggerà la sua efficienza per garantire sempre un raccolto abbondante.

Il primo passo è quello di controllare, ogni due o tre mesi, la tenuta del telo trasparente. Le intemperie, la grandine, la neve e il sole possono infatti danneggiare il telo stesso o, ancora, renderlo troppo opaco affinché i raggi solari possano attraversarlo. In presenza di fori, opacizzazione e altri danni, bisognerà procedere alla sua sostituzione.

Ancora, sempre ogni due o tre mesi bisognerà verificare la tenuta degli archi, soprattutto se sono stati fissati al terreno senza il ricorso al cemento. Questo controllo impedirà che la struttura crolli sugli ortaggi, rovinando il raccolto, magari nelle giornate di intenso vento oppure sotto il peso della neve.

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