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Serpenti velenosi: quali sono e dove vivono

I serpenti velenosi possono rappresentare un pericolo per l'uomo, tuttavia attaccano per difesa: ecco quelli diffusi in Italia e nel mondo.

Serpenti velenosi: quali sono e dove vivono

Fonte immagine: Orchi via Wikimedia

La figura del serpente suscita nell’immaginario comune sentimenti di angoscia e di paura, poiché considerato estremamente pericoloso per l’uomo. Eppure non tutte le specie rappresentano un’effettiva minaccia per gli umani, considerando il gran numero di varietà totalmente prive di qualsiasi tipo di veleno. Ma quali sono i serpenti velenosi oggi più conosciuti e, ancora, in quali parti del mondo vivono?

Prima di cominciare, è doveroso specificare come un morso di serpente non debba mai essere sottovalutato. In caso di aggressione da parte dell’animale, è necessario raggiungere il pronto soccorso o il centro antiveleni più vicino, per l’inoculazione dell’apposito siero, un vero e proprio antidoto per limitare gli effetti nefasti del morso. Ancora, qualora l’attacco avvenga da esemplari privi di veleno, è utile recarsi dal medico o al pronto soccorso per disinfettare la ferita, evitando infezioni dai batteri presenti in abbondanza sui denti di questi rettili. Di seguito, qualche informazione utile.

Serpenti velenosi in Italia: quali sono

Vipera aspis
Orchi via Wikimedia

Così come molti altri Paesi affacciati sul Mediterraneo e avvolti in un clima mite, anche l’Italia offre un habitat ideale per la proliferazione di alcuni serpenti. Lungo tutto lo Stivale, infatti, ci si può imbattere nella temutissima vipera: un esemplare di lunghezza variabile e dal corpo bruno solcato da macchie più scure, dal veleno potenzialmente letale. Diverse le specie autoctone sul nostro territorio:

  • Vipera aspis: nota anche come vipera comune, è quella più diffusa in Italia;
  • Vipera berus: conosciuta anche come marasso, è presente soprattutto nelle regioni del Nord;
  • Vipera ammodytes: sempre presente al Nord, definita dalla tradizione popolare come vipera del corno;
  • Vipera ursinii: è tipica del centro Italia, in particolare su tutto l’arco appenninico;
  • Vipera di Walser: presente in una piccola aree naturale nelle vicinanze di Biella.

L’unica regione esente dalla presenza di vipere è la Sardegna: le ipotesi su questo fenomeno sono le più svariate, ma sembra che i rettili non siano riusciti a raggiungere la regione dalla vicina Corsica, poiché isolata dall’acqua.

Serpenti velenosi nel mondo: i più rischiosi

Taipan dell'interno

Esistono nel mondo parecchie specie di serpenti velenosi, spesso più pericolosi e aggressivi della vipera diffusa sul territorio italiano. Per alcune specie, il veleno è talmente potente da poter uccidere una persona in pochi istanti, non lasciando scampo o la possibilità di chiedere aiuto. Per altri, invece, non esiste a oggi un siero efficace. Di seguito, i tre più velenosi a oggi conosciuti nel mondo:

  • Oxyuranus microlepidotus: conosciuto anche come taipan dell’interno, è il serpente più velenoso al mondo. Un solo morso inietta neurotossine in grado di risultare letali per un centinaio di uomini e causa paralisi, crisi respiratoria e coagulazione del sangue. Vive in Australia centro-orientale;
  • Hydrophis belcheri: noto come serpente del Mare di Belcher, è diffuso nel Sudest Asiatico e nelle acque australiane. Il morso può portare in poco tempo a una crisi respiratoria e alla morte, ma non si tratta di un esemplare aggressivo: i casi d’attacco a oggi noti sono davvero ridotti;
  • Pseudonaja textilis: altro esemplare australiano, chiamato anche serpente bruno comune, causa la morte in breve tempo data la presenza di sostanze neurotossiche nel suo veleno. Può essere rinvenuto anche all’interno delle case, ma non sempre il suo morso è letale: spesso, infatti, l’animale morde senza inoculare veleno.

Precauzioni e sintomi

Considerando come, fatta eccezione per la già citata Sardegna, esistano dei serpenti velenosi su tutto il territorio italiano, è necessario prendere delle precauzioni per evitare conseguenze che potrebbero rivelarsi nefaste. In particolare se si trascorre del tempo all’aria aperta e immersi nella natura, affinché si possa minimizzare il rischio di morso e provvedere a un adeguato trattamento.

Innanzitutto, è utile sapere come la maggior parte delle vipere morda per difesa: se non aggredito o disturbato, è molto probabile che l’esemplare fugga alla presenza dell’uomo. Ancora, è bene vestirsi adeguatamente prima di affrontare una passeggiata tra boschi e prati, preferendo stivali alti in gomma o pelle, pantaloni dalla stoffa spessa come i jeans e calze adeguate. Una porzione rilevante dei morsi, infatti, avviene accidentalmente per aver calpestato l’animale senza accorgersene. Non ultimo, quando si avvista un serpente è necessario evitare non solo di avvicinarsi troppo, ma anche rumori e vibrazione moleste, che potrebbero spingere il serpente alla fase d’attacco per difesa.

I sintomi del morso comprendono dolore, gonfiore locale, nausea, vomito, problemi addominali, svenimenti, confusione, crisi respiratoria e cardiaca. Non tutti i morsi di vipera sono letali, ma è necessario provvedere tempestivamente alla somministrazione del siero – in Pronto Soccorso o al Centro Antiveleni – per evitare danni anche irreversibili all’organismo.

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