L’impatto dell’invecchiamento globale sugli investimenti - greenstyle.it
L’economia della terza età si configura oggi come un ambito in rapida evoluzione, con sfide legate alla gestione del patrimonio personale.
L’allungamento dell’aspettativa di vita e il miglioramento delle condizioni cognitive e fisiche delle persone over 70 stanno trasformando il modo in cui pensionati e anziani affrontano investimenti e pianificazioni finanziarie.
Secondo un report di Goldman Sachs intitolato La strada verso il 2075 — La storia positiva dell’invecchiamento globale, il fenomeno dell’invecchiamento demografico, lungi dall’essere un problema esclusivamente negativo, apre nuovi scenari economici e sociali. La crescita della popolazione anziana non solo modifica la domanda di beni e servizi, ma incide profondamente sulle strategie di investimento e sulla gestione del patrimonio, che si tratti di risparmi o di immobili.
In particolare, la trasformazione dell’età anagrafica in un’età funzionale più giovane significa che oggi i 70 anni corrispondono alle capacità di una persona di 53 anni ai tempi di inizio millennio. Questo dato, evidenziato da un’analisi del Fondo Monetario Internazionale (FMI), suggerisce che gli anziani di oggi sono più attivi, cognitivamente e fisicamente, rispetto al passato e quindi più propensi a gestire in modo dinamico e consapevole i propri investimenti.
Nuove dinamiche cognitive e fisiche della popolazione over 70
Lo studio del FMI, realizzato su un campione di individui sopra i 50 anni provenienti da 41 paesi sviluppati ed emergenti, ha utilizzato test fisici e cognitivi per mappare con precisione lo stato di salute e la capacità di gestione delle risorse da parte degli anziani. Roberta Rossi, responsabile della consulenza di SoldiExpert SCF, sottolinea come oggi una persona settantenne mostri capacità cognitive equivalenti a quelle di un cinquantenne e mezzo di due decenni fa, mentre la fragilità fisica si è ridotta in modo significativo.
Questo cambiamento demografico implica che la terza età non è più sinonimo di passività economica o di diminuzione dell’autonomia finanziaria. Al contrario, molti anziani sono sempre più coinvolti nella gestione attiva del proprio patrimonio, dalla pianificazione degli investimenti alla scelta di strumenti assicurativi e successori.

In questo contesto, la domanda di prodotti finanziari adeguati alle esigenze di una popolazione longeva e attiva è in crescita. Polizze vita, fondi pensione integrativi, investimenti diversificati e consulenze personalizzate rappresentano oggi leve fondamentali per chi vuole assicurarsi una stabilità economica e un’eredità senza complicazioni fiscali.
Ad esempio, è sempre più diffusa la sottoscrizione di polizze vita a basso costo, come quelle proposte da realtà specializzate che offrono contratti con premi mensili contenuti (anche intorno a 4,30 euro al mese) e vantaggi come l’esenzione dalle tasse di successione. Questi prodotti diventano strumenti preziosi per proteggere il patrimonio e pianificare il passaggio generazionale, riducendo gli oneri fiscali per gli eredi.
Parallelamente, la consulenza finanziaria personalizzata si rivela cruciale per orientarsi tra le varie opportunità di investimento, soprattutto in un momento in cui l’allungamento della vita implica una gestione del capitale più complessa e su orizzonti temporali più lunghi rispetto al passato.
Le società di consulenza come SoldiExpert SCF evidenziano come il ruolo del consulente sia sempre più centrale nel guidare i risparmiatori senior verso scelte consapevoli e sostenibili, capaci di adattarsi alle mutate condizioni di salute e alle aspirazioni personali di una popolazione che mantiene vitalità e capacità cognitive elevate.
