
La classifica dell'EWG (www.greenstyle.it)
In un’epoca in cui la sostenibilità e la salute sono diventate priorità per molti consumatori, c’é un frutto benefico per il nostro corpo.
Quando si parla di frutta e verdura, la questione dei pesticidi è sempre al centro del dibattito. Ogni anno, migliaia di campioni di prodotti agricoli vengono analizzati per stabilire il livello di residui chimici presenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza alimentare.
L’Environmental Working Group (EWG), un’organizzazione no-profit che si occupa di proteggere la salute pubblica e l’ambiente, pubblica regolarmente classifiche sui cibi più contaminati e quelli più “puliti”. Ebbene, l’ultima edizione della Shopper’s Guide to Pesticides in Produce™ ha rivelato che l’avocado è il frutto con il minor livello di pesticidi rilevabili, posizionandosi al vertice della lista dei cibi più ‘puliti’.
I danni dei pesticidi
I pesticidi sono sostanze chimiche utilizzate in agricoltura per combattere insetti, malattie e altre minacce alle coltivazioni. Tuttavia, il loro uso indiscriminato ha portato a conseguenze ambientali e sanitarie preoccupanti. Non solo questi prodotti chimici contaminano il suolo e le acque, ma possono anche accumularsi negli organismi viventi, compresi gli esseri umani. Le conseguenze sull’ecosistema sono gravi: gli insetticidi minacciano la vita degli insetti impollinatori, che sono fondamentali per la produzione agricola, mentre i residui di pesticidi nei cibi possono esporre i consumatori a sostanze chimiche nocive.
La contaminazione non riguarda solo la frutta e la verdura. Anche alimenti di origine animale come carne, pesce e latticini possono contenere residui di pesticidi, che provengono da mangimi contaminati, acqua potabile inquinata o dall’uso di disinfettanti nelle strutture di produzione. Questi problemi sono amplificati dalla persistenza di pesticidi vietati, che continuano a contaminare il suolo e l’aria per anni dopo il loro utilizzo.
Ogni anno, l’EWG pubblica due liste: la “Dirty Dozen”, che evidenzia i prodotti con il maggiore contenuto di pesticidi, e la “Clean Fifteen”, che include quelli con il minor numero di residui. Nella lista recente, l’avocado si distingue per la sua straordinaria resistenza ai pesticidi. Infatti, meno del 2% dei campioni analizzati mostra la presenza di residui, un dato sorprendente se paragonato al 90% di prodotti come fragole, mele, ciliegie, pesche noci e spinaci, che contengono almeno due tipi di pesticidi.
Il segreto dell’avocado
Ma come mai l’avocado è così “pulito”? La risposta risiede nella sua buccia spessa e coriacea, che funge da barriera naturale contro i parassiti. Questa caratteristica riduce notevolmente la necessità di utilizzare insetticidi, rendendo la coltivazione dell’avocado più sostenibile. Anche se molte coltivazioni di avocado non sono certificate biologiche, la loro resistenza naturale ai parassiti consente un approccio più rispettoso per l’ambiente e per la salute umana.
Inoltre, sempre più produttori di avocado stanno adottando pratiche agricole sostenibili. Tecniche come l’irrigazione a goccia, l’uso di sensori per monitorare le condizioni climatiche e l’intelligenza artificiale per ottimizzare l’uso delle risorse idriche stanno diventando comuni. Queste innovazioni non solo migliorano la qualità del prodotto finale, ma contribuiscono anche alla conservazione dell’acqua e alla riduzione dell’impatto ambientale. L’uso di fertilizzanti di alta qualità e biopesticidi, che non lasciano residui nocivi, è un altro passo verso un’agricoltura più responsabile.

La World Avocado Organization ha recentemente sottolineato l’importanza delle pratiche agricole sostenibili legate alla coltivazione dell’avocado. In occasione della Giornata Internazionale della Biodiversità, l’organizzazione ha affermato che, se coltivato in modo responsabile, l’avocado può avere un ruolo importante nella protezione della biodiversità. La coltivazione di questo frutto, infatti, può contribuire alla conservazione degli ecosistemi locali e alla promozione di pratiche agricole che rispettano l’ambiente.
Scegliere di mangiare avocado, preferibilmente prodotto in modo responsabile e, se possibile, locale, rappresenta un piccolo gesto che può avere un grande impatto. Il consumo consapevole di questo frutto contribuisce non solo alla nostra salute, riducendo l’esposizione a pesticidi dannosi, ma anche alla salute del pianeta.