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Sale celtico: proprietà e usi

Il sale celtico, conosciuto anche come bretone o grigio, viene prodotto in Francia ed è ricco di magnesio: ecco tutte le proprietà e gli usi.

Sale celtico: proprietà e usi

Fonte immagine: Karisssa via iStock

Il sale non è solo un elemento prezioso per insaporire ricette e gustosi manicaretti, ma anche un alleato importante per la salute e per il benessere. Assunto in giuste dosi, senza mai esagerare, concorre infatti ad alcune funzioni dell’organismo, rispondendo in parte alle necessità minerali dello stesso. Oltre alle tipologie più comuni di sale marino in commercio, in particolare quelle iodate per il benessere delle tiroide, esistono anche delle varianti meno conosciute, dalle proprietà interessanti. Una di queste è certamente il sale celtico, conosciuto anche con il nome di sale grigio bretone. Quali sono le sue caratteristiche?

Così come già accennato, un normale consumo di sale all’interno della dieta è certamente utile all’organismo. Non bisogna però esagerare, poiché potrebbe incrementare alcuni disturbi quali l’ipertensione, inoltre è bene vagliare l’esistenza di condizioni pregresse che ne potrebbero rendere sconsigliato il ricorso. Per questo motivo, è sempre indicato seguire con attenzione le indicazioni del proprio medico o del nutrizionista.

Sale celtico: cosa è?

Saline in Bretagna
Wikimedia

Per sale celtico – conosciuto anche come sale bretone o sale grigio – si intende una varietà di questo minerale solitamente di origine francese. Così come suggerisce una delle denominazioni, rispetto al classico sale marino da cucina presenta una colorazione tendente al grigio, nonché dei granelli più grossolani e ben percepibili al palato. Ovviamente, è facile intuire come questo sale venga prodotto sulle coste bretoni, in particolare dalle note saline di Guérande, dove da tempo immemore l’estrazione dalle acque del mare di questo minerale ha reso fiorente l’economia locale.

Il tipico colore di questo sale deriva dall’elevata presenza di argilla grigia nelle aree di produzione. Questa singolarità non conferisce unicamente la caratteristica sfumatura ai granelli, ma comporta anche un aumento della quantità di magnesio disponibile del minerale, nonché una maggiore umidità residua rispetto ad altre varietà.


 

Ancora oggi, per la raccolta del sale celtico vengono impiegate tecniche antiche, soprattutto preferendo metodi manuali rispetto all’impiego di macchinari e altri ritrovati tecnologici. La tradizione, di cui le prime testimonianze affondano le loro radici addirittura a 2.000 anni fa, vede infatti le saline ricoperte di uno strato di argilla e sabbia, necessarie per il processo di cristalizzazione. Proprio perché un sale dall’elevato residuo umido, la raccolta a mano diventa essenziale per preservarne tutti le proprietà nutritive, senza alcuna perdita di oligo-elementi.

Data questa procedura, il sale bretone è solitamente più caro rispetto a quello classico, almeno sul mercato della grande distribuzione italiana. Un chilo può arrivare infatti a costare 10 o 15 euro, ma va comunque considerato come, dato l’intenso sapore e una capacità aromatizzante più elevata, di solito se ne usa molto meno rispetto al più classico bianco.

Proprietà e usi del Sale Celtico

Saline in Francia
Wikimedia

Sono molte le proprietà che, grazie al particolare processo di cristalizzazione e raccolta, il sale grigio può presentare rispetto agli altri. Così come già accennato, ad esempio, si tratta di una varietà ricca di magnesio, nonché dall’elevata umidità residua. Come ampiamente noto, il magnesio è un minerale essenziale per il benessere sia della muscolatura che della mente, principale alleato nel contrasto alla stanchezza e all’irritabilità.


 

Oltre al magnesio, il sale celtico garantisce un buon apporto di altri minerali essenziali, tra cui calcio, potassio, magnesio, ferro, manganese e zinco. Contiene ovviamente iodio, così come tutti i prodotti di origine marina, ma rispetto alla classica versione iodata da cucina potrebbe garantirne un apporto giornaliero minore.

L’uso è del tutto analogo alla varietà comune: può essere impiegato per insaporire le ricette, tenendo però presente come il gusto sia più intenso, conseguentemente le dosi dovranno essere lievemente ridotte. Di norma, nelle zone di origine è soprattutto abbinato alla carne, agli arrosti e agli ortaggi lessati, ma le applicazioni sono davvero le più variegate.

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