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Mangiare con le mani: perché e benefici

Perché fa bene mangiare con le mani: tutti i benefici per la digestione, la linea e lo stile alimentare, nonché i consigli per cominciare sin da subito.

Mangiare con le mani: perché e benefici

Fonte immagine: Pexels

A discapito di quanto prevedono le basilari regole di bon ton, mangiare con le mani rappresenta un’attività che può celare diversi benefici soprattutto per la salute. Non si tratta di un’abitudine concessa solo ai bambini, invitati a sperimentare e assaggiare liberamente soprattutto durante lo svezzamento, ma di una pratica altamente consigliata per favorire uno stile alimentare sano e per scongiurare alcuni problemi legati al consumo eccessivo di alcune tipologie di cibi.

Sebbene in Italia la pratica di mettere da parte le posate e mangiare usando le mani sia molto poco usata, in diversi Paesi del mondo rappresenta un comportamento del tutto consueto. Fatta eccezione per le pietanze particolarmente liquide, come zuppe e minestre, l’elenco dei cibi che possono essere ingeriti senza l’ausilio di forchetta e cucchiaio è lungo.

Benefici per la digestione

Mangiare con le mani

Per quali motivi gli individui adulti dovrebbero preferire l’utilizzo delle mani al posto delle posate per alimentarsi? Il primo beneficio che si può trarre da questo comportamento riguarda la digestione, infatti usando le mani per portare il cibo alla bocca i tempi dedicati ai pasti aumentano e si è costretti a mangiare lentamente, un’abitudine sana che favorisce un iter digestivo ottimale.

A migliorare le funzioni digestive sono anche i batteri “buoni” presenti nelle mani che permangono sulla pelle, anche dopo una igiene accurata: la flora batterica attiva sulle dita è infatti in grado di migliorare l’equilibrio intestinale.

E ancora, mangiando con le mani si tende a bere di meno durante il pasto, abitudine consigliata perché rischia di rendere più lento il processo digestivo e compromettere l’azione degli acidi dello stomaco.

Benefici per la dieta

Chi mangia con le mani, oltre a digerire meglio, diventa più consapevole della qualità dei cibi ingeriti e soprattutto della quantità: alimentandosi senza posate si tende infatti a prestare maggiore attenzione al proprio senso di sazietà, ottenendo numerosi benefici per la linea e per la salute in generale.

Mangiare con le mani, inoltre, tiene lontano da spiacevoli inconvenienti dovuti all’ingestione di cibo troppo caldo o eccessivamente ghiacciato, consentendo di testare la temperatura usando il tatto ed evitando soprattutto scottature ai danni mucose orali.

Niente posate dallo svezzamento

Svezzamento

Sono numerosi gli studi che consigliano di lasciare liberi i bambini di sperimentare e assaggiare il cibo usando le mani, una pratica che potrebbe essere favorita già dal periodo dello svezzamento quando si passa gradualmente dall’alimentazione liquida o semiliquida a quella solida.

Uno studio promosso da un gruppo di ricercatori dell’Università di Nottingham, pubblicata sul British Medical Journal e condotto nel 2012 su un campione di 155 bambini di età compresa tra 20 mesi e 6 anni e mezzo, sottolinea come differenti metodi di svezzamento abbiano un impatto notevole sulle preferenze alimentari e sull’indice di massa corporea (IMC o BMI).

Gli studiosi sembrano confermare che i bambini svezzati favorendo un approccio “manuale” verso il cibo imparano precocemente a regolare autonomamente l’assunzione di alimenti, non solo evitando problemi di sovrappeso ma anche coltivando una naturale preferenza verso alimenti sani e completi.

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