
Pensioni: sorvegliate speciali del Governo - www.greenstyle.it
Il nodo pensioni è sempre stato un argomento cruciale per chiunque abbia governato o governi il nostro Paese, senza distinzione di colore politico o che altro.
Tagliarle, abbassarle, alzarle…si tratta di un qualcosa che, in un modo o in un altro, va sempre a danneggiare una o più categorie di cittadini. Ora, il Governo si trova davanti ad una scelta cruciale proprio per il bene di coloro che sono in congedo dal lavoro.
Un ritorno a quello che era il sistema “Fornero”? potrebbe essere una delle ipotesi anche se, dall’altro lato, la situazione potrebbe non reggere. Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta.
Pensioni: cosa potrebbe accadere?
Un futuro incerto quello che riguarda le pensioni e anche per quello che sta affrontando il Governo in questi ultimi giorni proprio in materia pensioni ed economia. Cosa sarebbe utile fare per cercare di aiutare coloro che sono in difficoltà dal punto di vista economico e pensionistico? Cercare di attuare tagli o di portare avanti un tipo di ragionamento diverso?
Sta di fatto che, per il prossimo anno, il governo dovrà decidere cosa fare delle pensioni, o meglio quanto investire in questo ambito. La Legge di bilancio, come ben sappiamo, pone anche dei vincoli di spesa e, proprio per questo, il Governo dovrà fare delle scelte oculate e ponderate in merito. A complicare ulteriormente il quadro si aggiunge il conto da 6,6 miliardi di euro che l’Inps dovrà saldare nei prossimi anni, a causa dello stralcio dei crediti contributivi non riscossi.
Un ritorno alla legge Fornero?
Questo ci fa capire che gran parte delle risorse stanziate con la prossima manovra sembrano già prenotate: ciò vuol dire che, per le pensioni non dovrebbero esserci novità rilevanti, almeno in positivo. In peggio, c’è chi pensa che possa esserci un addio alla flessibilità e a tutte le misure che consentano di andare in pensione in anticipo e un ritorno alla vecchia legge Fornero.

Senza dimenticare che, proprio con la legge di Bilancio, il governo sarà chiamato anche a decidere se intervenire per bloccare l’adeguamento automatico dei requisiti anagrafici e contributivi all’aumento della speranza di vita, previsto per il 2027. Una situazione che non sembra essere facile come sembra, senza pensare che ci sono molti che sperano di andare in pensione con la cosiddetta quota 102 o, come anche quella introdotta dall’attuale governo, quota 103.
Ciò vuol dire che, in ogni caso, le pensioni restano sempre degli osservati speciali, non solo dal punto di vista “umano”, ma anche e soprattutto dal punto di vista economico.