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Il nuovo sistema di detrazione fiscale ti fa recuperare quasi €2000: ecco come fare domanda e a chi spettano i bonus e gli sconti
Un bonus davvero allettante perché sta cercando di risparmiare qualche soldo in più. Con questo aiuto da parte del governo si può avere fino a 1800 euro di detrazione per qualcosa di molto specifico che riguarda la casa di ognuno di noi.
Questo perché l’attenzione verso un patrimonio immobiliare di maggior valore negli ultimi anni è sempre più alta ed ecco perché questo bonus è una misura interessante sia per chi vuole una miglioria della propria casa, sia perché sta pensando di vendere proprio immobile e vuole migliorare le sue condizioni e quindi di conseguenza alzare il suo valore di mercato. Questa agevolazione vale per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 e dunque consente a chi ne beneficia una detrazione IRPEF specifica per lavori legati al miglioramento degli esterni della propria casa. Ma vediamo di che cosa si tratta in dettaglio.
Il bonus che ti fa recuperare 1800 euro di detrazione IRPEF
Si tratta del bonus verde, introdotto per la prima volta dalla legge di bilancio nel 2018 e che prevede una detrazione fiscale pari al 36% su una spesa massima di €5000 per ogni casa.

Il bonus riguarda la spesa per interventi alla sistemazione a verde, da qui il nome bonus Green. Comprende dunque tanti lavori legati agli spazi esterni privati come la realizzazione di aree verdi e giardini, la posa di recinzioni, l’installazione di impianti di irrigazione, la costruzione di pozzi o l’installazione di coperture verdi o giardini pensili. Si tratta di un sostegno particolarmente importante proprio perché cerca anche di migliorare il valore immobiliare della propria casa.
Se dunque hai fatto uno di questi interventi nei degli spazi esterni della tua casa fino a dicembre 2024, puoi ora richiedere una detrazione fino al 36% sull’importo sostenuto. Il limite è di €5000 e vi sono naturalmente alcune caratteristiche da rispettare. I proprietari devono essere titolari del diritto reale sull’immobile. Questo vale anche per gli inquilini o comodatari se sono in possesso di regolare contratto registrato, oppure familiari conviventi del proprietario si hanno sostenuto effettivamente le spese per gli interventi in prima persona. Il requisito più importante è che l’immobile sia ad uso abitativo e non commerciale è che l’intervento sia stato effettuato su aree scoperte private esistenti già in precedenza. La documentazione necessaria è la ricevuta fiscale o la fattura relativa agli interventi eseguiti.