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Come riutilizzare le bucce dei lupini

Con le bucce dei lupini si possono realizzare ricette alternative, ma anche adoperarle per il giardinaggio. Se di solito tendiamo a gettare quello che è considerato uno scarto, prepariamoci a cambiare idea e tentare la strada del recupero. Ci sono modi utili per ridurre questo spreco, a partire da una sana cucina degli avanzi, in grado di insaporire i nostri piatti più classici.

Come riutilizzare le bucce dei lupini

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Se abbiamo deciso di riutilizzare le bucce dei lupini, con l’intento di limitare al minimo gli sprechi, ci sono delle opzioni che ci interesseranno. Di solito i lupini, un legume tipico della cucina mediterranea, che spesso troviamo in salamoia nei supermercati, si mangiano privati della sottile buccia esterna. Ma perché?

Di fatto, la scorza è commestibile ma poco digeribile, in quanto ha un elevato contenuto di cellulosa, che il nostro stomaco fa grande fatica a scomporre. Ma questo non significa che sia tossica, come forse qualcuno pensa, in quanto se consumata per errore, non crea problemi o fa danni al fisico.

Al massimo, se ne abbiamo consumate grandi quantità, ci potremo sentire più gonfi del solito ma nulla che non si risolva senza intervenire. L’ideale è sbucciare i lupini e mangiare solo la polpa interna, ricca di sali minerali e proteine. Ma se non vogliamo buttare le bucce, ci sono un paio di soluzioni alternative da non sottovalutare.

Ci farà piacere sapere che anche il rivestimento dei lupini ha i suoi modi per essere riciclato, uno rimanendo in ambito della cucina, mentre l’altro spostandoci in giardino. Se vogliamo evitare di buttare questo scarto, vedremo come adoperarlo in modo utile.

Riutilizzare bucce lupini
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Riutilizzare le bucce dei lupini in cucina

Lo abbiamo detto, le bucce dei lupini sono poco digeribili ma non tossiche, il che significa che è preferibile non consumarle a crudo. Ma se volessimo insaporire un brodo di verdure o di carne, le bucce dei lupini si prestano a questa ricetta base della nostra cucina.

Di fatti, il brodo va poi filtrato prima di essere consumato e in questo modo si riesce a dare sapore al liquido ma senza mettere sotto i denti la buccia indigesta. Se adoperiamo le scorze dei legumi in salamoia, possiamo anche ridurre la quantità di sale prevista.

Riutilizzare le bucce dei lupini in giardino

Ma le bucce dei lupini si possono anche adoperare in giardino, in quanto sono un ottimo fertilizzante naturale per le nostre piante acidofile. Si tratta infatti di uno scarto virtuoso, che vanta una certa quantità di azoto e fosforo, due sali minerali di cui il terreno ha bisogno per dare il giusto nutrimento agli arbusti.

Lo ripetiamo però, le bucce dei lupini, che in questo caso andrebbero essiccate e frullate per essere aggiunte al terriccio, sono adatte a concimare solo le acidofile. Se in giardino abbiamo invece piante basofile, come ad esempio i gelsi e i ciliegi, dovremo evitare questo rimedio per non danneggiare gli arbusti.

Bioplastiche dalla buccia dei lupini

E arriviamo alla notizia finale, che ci riguarda fino ad un certo punto, ma che ci farà senza dubbio guardare alle bucce dei lupini con più simpatia. È dello scorso aprile la notizia che l’Università Tor Vergata di Roma ha scoperto che questi scarti possono essere più utili di quanto non si immagini.

Il gruppo di ricercatori ha infatti notato che da queste scorze, fonte di fibre, minerali e proteine, si possono ricavare delle bioplastiche. Ma non solo, anche dei cerotti in grado di migliorare la riparazione tessutale della pelle lesa e, per finire, anche degli alimenti funzionali per la salute.

Che dire, le bucce dei lupini pare che siano il futuro anche dell’alimentazione, altro che insetti.

 

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