Greenstyle Sostenibilità Rapporto Brundtland: cos’è e perché è stato importante per la sostenibilità

Rapporto Brundtland: cos’è e perché è stato importante per la sostenibilità

Il Rapporto Brundtland sulla sostenibilità è un documento di enorme importanza per il Pianeta: si tratta del primo documento in cui viene ufficialmente introdotto il tema dello "sviluppo sostenibile", e in cui si mette in luce la necessità di orientare la società verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Rapporto Brundtland: cos’è e perché è stato importante per la sostenibilità

Fonte immagine: iStock

Quello della “sostenibilità ambientale” è un tema a dir poco cruciale nella nostra società, ma chi sa da quando si è iniziato a parlare di ambiente? Per rispondere a questa domanda, bisogna fare un salto indietro di alcuni anni, fino al 1987, anno in cui venne pubblicato il rapporto Brundtland sulla sostenibilità, un documento di oltre 200 pagine in cui venne introdotto per la primissima volta il concetto di “sviluppo sostenibile“, e che produsse le prime linee guida in materia di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Il documento, anche noto con il nome di “Our Common Future”, è frutto del lavoro della Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo (World Commission on Environment and Development – WCED), la “Commissione Brundtland”.

L’Our Common Future introdusse per la prima volta i concetti di sostenibilità e sviluppo sostenibile, intesi ancor oggi come la “capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali, senza precludere alle future generazioni la possibilità di soddisfare le proprie necessità”.

Nel documento si esplorano cause e conseguenze dello sfruttamento eccessivo delle risorse ambientali. Vengono inoltre tracciate le connessioni tra equità sociale, sviluppo economico e problemi ambientali dovuti a modelli di produzione e consumo insostenibili. Ma vengono soprattutto fornite delle linee guida volte a favorire uno sviluppo davvero sostenibile sotto ogni aspetto.

Che cos’è il Rapporto Brundtland e da chi prende il nome?

Il Brundtland Report sancisce per la prima volta la necessità di modellare la società in un’ottica più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

La commissione che ha realizzato il documento era presieduta e coordinata dal ministro norvegese Gro Harlem Brundtland, da cui il Rapporto prende il nome.

Qual è la definizione Brundtland di “sviluppo sostenibile” e cosa significa?

Per chi si stesse chiedendo chi ha coniato il termine “sviluppo sostenibile”, dunque, il nome è stato proposto ufficialmente per la prima volta proprio fra le pagine di questo documento.

È qui che compare la prima definizione di “sviluppo sostenibile”:

Uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

Ed è sempre il rapporto Brundtland a mettere in luce un importante problema nella gestione delle risorse ambientali, un vuoto che, peraltro, in molti casi sussiste ancora oggi. I responsabili della gestione delle risorse naturali e ambientali sono fin troppo spesso separati da coloro che prendono decisioni in ambito politico, economico e sociale. Ed oggi più che mai appare chiaro quanto sia importante che i diversi settori viaggino di pari passo e vengano gestiti in sincrono, mirando al comune obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile.

Gli obiettivi del rapporto Brundtland sulla sostenibilità

obiettivi sostenibilita
Fonte: iStock

Cosa definisce il rapporto di Brundtland sulla sostenibilità, e quali sono gli obiettivi stabiliti dalla commissione?

L’intento del documento non era solamente quello di mettere nero su bianco le criticità relative alla gestione delle risorse ambientali, bensì quello di tracciare un percorso volto a migliorare il rapporto dell’uomo con l’ambiente, pur favorendo uno sviluppo economico e sociale.

Il principale obiettivo dell’Our common future è quello di promuovere il benessere delle persone senza tralasciare la salvaguardia dell’ambiente. Per far ciò, bisogna raggiungere una serie di obiettivi, come ad esempio:

  • Favorire una crescita economica orientata verso la sostenibilità ambientale
  • Soddisfare i bisogni essenziali della popolazione in termini di alimentazione, lavoro, energia, igiene e accesso all’acqua
  • Assicurare un livello demografico sostenibile
  • Proteggere, conservare e incrementare le risorse naturali
  • Tener conto degli aspetti ecologici, economici e ambientali durante la fase decisionale.

A cosa è servito l’Our common Future?

Il rapporto Brundtland ha innescato una serie di iniziative a catena, che hanno portato a sviluppare nuove strategie per favorire uno sviluppo ecologico e sostenibile.

La commissione ha invitato le Nazioni Unite a istituire un “Programma d’azione delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile” volto a concretizzare e ampliare le linee guida presentate nel rapporto.

Grazie alla pubblicazione di questo documento, inoltre, nel 1992 venne organizzato il primo grande Summit della Terra a Rio de Janeiro. Questo incontro portò alla creazione della Commissione delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, che per l’appunto si occupa di questioni relative allo sviluppo sociale ed economico e alla tutela dell’ambiente.

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Gusci vongole, dove si buttano?
Consumi

Le rimanenze di cibo si gettano nel bidone dell’umido, ma in caso di gusci di vongole il discorso cambia. Il materiale di cui sono composti è infatti non adeguato per i processi di riciclaggio dell’organico e per i macchinari ad esso dedicati. Al contrario, li dovremo conferire in modo differente, in modo che la raccolta differenziata suggerita dal nostro comune sia rispettata.