Perchè le uova fanno bene contro l'Alzheimer? - greenstyle.it
Uova e Alzheimer: qual è la correlazione e quante se ne possono mangiare per ridurre il rischio? Lo rivela uno studio.
Quante uova a settimana mangiare per ridurre il rischio di Alzheimer è una domanda che trova oggi risposte sempre più supportate da evidenze scientifiche. Una recente indagine condotta dalla Rush University di Chicago ha infatti confermato il ruolo neuroprotettivo delle uova, grazie soprattutto alla presenza di nutrienti chiave come la colina e gli acidi grassi omega-3, elementi fondamentali per rallentare il declino cognitivo e prevenire malattie neurodegenerative.
Le uova come alleato nella prevenzione del declino cognitivo
Da decenni le uova suscitano dibattiti per il loro impatto sul colesterolo e il rischio cardiovascolare. Tuttavia, ricerche più recenti ne hanno rivalutato il profilo nutrizionale, evidenziandone l’alto contenuto di proteine di qualità, vitamine (tra cui A, D, E e B12), minerali e grassi “buoni”. Tra i nutrienti di maggior rilievo spicca la colina, un componente essenziale per il corretto funzionamento delle cellule nervose e per la sintesi dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore cruciale per la memoria, l’apprendimento e la concentrazione.
Lo studio pubblicato sul Journal of Nutrition ha dimostrato come il consumo regolare di almeno un uovo alla settimana possa ridurre del 47% il rischio di sviluppare Alzheimer o altre forme di demenza rispetto a chi consuma meno di un uovo al mese. Inoltre, le analisi post-mortem hanno rilevato nei soggetti consumatori abituali una minore presenza di placche beta-amiloidi e grovigli neurofibrillari, i principali indicatori neuropatologici della malattia.

Il dottor Taylor Wallace, autore principale della ricerca, ha sottolineato: «Questi risultati dimostrano che semplici scelte alimentari possono influenzare significativamente la salute cognitiva e la prevenzione della demenza. Pur necessitando di ulteriori studi per approfondire i meccanismi coinvolti, consumare almeno un uovo alla settimana rappresenta una strategia concreta per proteggere il cervello dall’invecchiamento».
Il tuorlo d’uovo, oltre alla colina, è ricco di acidi grassi omega-3, noti per le loro proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive, capaci di rallentare il deterioramento delle cellule cerebrali. Questi nutrienti contribuiscono anche a mantenere equilibrati i livelli di colesterolo nel sangue.
Un altro studio condotto dall’Università della California di San Diego (UCSD) ha confermato che un consumo regolare di 2-4 uova a settimana non solo non aumenta il colesterolo LDL (“cattivo”), ma può favorire l’incremento del colesterolo HDL (“buono”), con effetti protettivi sulla salute cardiovascolare. Questo duplice vantaggio, cognitivo e cardiaco, rafforza ulteriormente l’importanza di una dieta equilibrata per il benessere complessivo dell’organismo.
Dieta mediterranea e altri alimenti protettivi per il cervello
Le uova non sono l’unico alimento capace di contrastare l’invecchiamento cerebrale. Numerosi studi dimostrano come una dieta ispirata alla dieta mediterranea o alla dieta MIND, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, olio extravergine di oliva e pesce, possa ridurre fino al 53% il rischio di Alzheimer se seguita con continuità.
Le verdure a foglia verde, come spinaci e cavolo riccio, forniscono vitamine e antiossidanti che rallentano il declino cognitivo. I frutti di bosco, quali mirtilli e fragole, proteggono i neuroni dallo stress ossidativo, mentre noci e semi sono fonti preziose di omega-3 e vitamina E, essenziali per la salute delle cellule nervose. Il pesce grasso, come salmone, sgombro e sardine, è ricco di DHA, un acido grasso che migliora la memoria e la comunicazione neuronale.
L’olio extravergine di oliva, pilastro della dieta mediterranea, è un’importante fonte di polifenoli con proprietà antinfiammatorie. Anche legumi, cereali integrali, soia, cioccolato fondente, tè verde e caffè offrono polifenoli e antiossidanti che proteggono il cervello. Infine, pomodori, carote e altre verdure colorate apportano licopene e beta-carotene, utili a contrastare l’invecchiamento cerebrale.
