Stipendio medio di un ingegnere in Italia nel 2025(www.greenstyle.it)
Nel panorama professionale italiano, l’ingegneria continua a rappresentare un settore di grande interesse e crescita.
Secondo le rilevazioni più recenti, il reddito medio lordo annuo di un ingegnere in Italia si attesta intorno ai 38.000 euro, corrispondenti a circa 1.950 euro netti al mese. La retribuzione di partenza per i neolaureati oscilla tra i 22.000 e i 26.000 euro lordi annui, con un netto mensile che varia da 1.100 a 1.300 euro. Dopo i primi cinque anni di esperienza, lo stipendio medio può salire fino a raggiungere circa 39.000 euro lordi annui, ovvero quasi 1.900 euro netti mensili.
Con il progredire della carriera, gli ingegneri con più di dieci anni di esperienza possono superare i 60.000 euro lordi annui, mentre i professionisti con oltre vent’anni nel settore, soprattutto in posizioni dirigenziali o con alta specializzazione, possono raggiungere cifre anche superiori agli 80.000 euro annui. Le differenze geografiche sono altrettanto rilevanti: a Milano, ad esempio, gli stipendi medi si aggirano intorno ai 35.800 euro lordi, mentre a Torino si attestano intorno ai 31.600 euro.
Retribuzioni in base alla specializzazione ingegneristica
L’ingegneria abbraccia numerosi ambiti, ciascuno con una propria media salariale. Le specializzazioni più remunerative in Italia nel 2025 sono l’ingegneria aerospaziale e quella navale, con stipendi medi rispettivamente di 43.800 e 43.500 euro lordi annui. Seguono l’ingegneria industriale e quella meccatronica, con stipendi medi intorno ai 39.500-43.500 euro.
All’estremità opposta troviamo l’ingegneria edile, che registra uno stipendio medio annuo di circa 35.000 euro, risultando la specializzazione meno ben remunerata. Gli ingegneri civili e ambientali si collocano poco sopra, con medi annui intorno ai 36.000-37.000 euro.
Un approfondimento sulle singole specializzazioni evidenzia:
- Ingegnere chimico: parte da circa 30.400 euro annui per i neolaureati, fino a superare gli 80.000 euro con esperienza ultra-ventennale.
- Ingegnere aerospaziale: con una media di 43.800 euro, può raggiungere picchi fino a 135.000 euro annui in contesti di alta specializzazione.
- Ingegnere gestionale: specialità con guadagni iniziali di 27.500 euro annui, che possono salire a 78.000 euro per professionisti esperti.
- Ingegnere meccanico: stipendio medio annuo di 37.000 euro, con potenziali aumenti fino a 40.000 euro lordi con esperienza consolidata.
- Ingegnere informatico ed elettronico: neolaureati partono da 25.000-35.000 euro, con possibilità di superare i 90.000 euro annui dopo anni di carriera.

Oltre alla specializzazione e all’esperienza, altri elementi cruciali influenzano il livello retributivo di un ingegnere in Italia. La localizzazione geografica è un aspetto determinante: le zone con maggior sviluppo industriale e tecnologico, come Milano e il Nord-Ovest, offrono stipendi più alti rispetto al Sud o alle regioni centrali meno industrializzate.
Anche la formazione continua e il possesso di certificazioni specialistiche rappresentano un valore aggiunto importante. Gli ingegneri che investono in aggiornamenti professionali nei settori della sostenibilità, delle tecnologie digitali o della gestione di progetti complessi possono beneficiare di incrementi salariali medi annui intorno al 6%.
Il tipo di contratto di lavoro incide fortemente sulla retribuzione totale: il contratto a tempo indeterminato in aziende multinazionali o nella pubblica amministrazione spesso include benefit aggiuntivi come premi di produzione, bonus e piani di welfare. Al contrario, gli ingegneri freelance o con contratti di collaborazione possono avere guadagni variabili, dipendenti dal portafoglio clienti e dalla capacità di negoziazione.
Opportunità e stipendi degli ingegneri all’estero
Per chi valuta una carriera internazionale, i dati indicano che gli ingegneri possono trovare stipendi significativamente più elevati in paesi come Svizzera, Stati Uniti, Germania, Danimarca, Australia e Canada. Ad esempio, in Svizzera e negli USA le retribuzioni superano di gran lunga la media italiana, specialmente in settori tecnologici e dell’energia.
La formazione e le competenze specialistiche rappresentano anche in questi mercati un fattore chiave per accedere a posizioni ben pagate. Paesi come Singapore, Regno Unito e Norvegia offrono inoltre ambienti lavorativi stimolanti e condizioni contrattuali vantaggiose, con stipendi competitivi per professionisti qualificati.
