PostePay e Bancoposta a rischio: conti svuotati in pochi minuti - greenstyle.it
Crescono le segnalazioni di correntisti che hanno visto sparire i propri risparmi: ecco come agiscono i truffatori e quali sono le tecniche più usate.
L’allarme riguarda ancora una volta i conti PostePay e Bancoposta. Sempre più clienti hanno denunciato di essersi ritrovati i risparmi svuotati in pochissimi minuti, vittime di truffe che si diffondono con rapidità sfruttando piattaforme online e link ingannevoli. La rete, se da un lato offre comodità e strumenti immediati per i pagamenti, dall’altro nasconde rischi che possono compromettere anni di sacrifici economici. Negli ultimi mesi si è registrata una nuova escalation di casi che ha spinto le autorità a richiamare l’attenzione sui comportamenti più pericolosi.
L’ultima trappola che colpisce PostePay e Bancoposta
Secondo le segnalazioni, la truffa prende spesso avvio da siti di annunci e rivendita come Subito.it, dove il meccanismo appare inizialmente innocuo. Un utente mette in vendita un oggetto e viene contattato da un presunto acquirente. Dopo i primi scambi, il truffatore invita a proseguire la conversazione su WhatsApp, presentandosi con modi cordiali e mostrando interesse reale.

Il passo successivo è l’invio di un link che dovrebbe confermare il pagamento. La pagina di destinazione riproduce fedelmente l’aspetto di un portale ufficiale, con loghi e pulsanti che ricordano quelli autentici. In realtà, si tratta di un sito falso, creato appositamente per catturare i dati sensibili del venditore. Inserendo le credenziali, l’utente fornisce inconsapevolmente l’accesso diretto ai propri fondi. Il bottone non accredita alcuna somma, ma apre la strada a richieste di dati della carta o dell’IBAN, elementi sufficienti per permettere ai truffatori di svuotare rapidamente il conto. In alcuni casi il tutto avviene in meno di dieci minuti, senza lasciare margini di reazione.
Come riconoscere i tentativi di truffa
Il fenomeno non riguarda solo portali minori o siti poco noti. Anche spazi di e-commerce consolidati possono diventare terreno fertile per chi cerca di raggirare i clienti. È fondamentale quindi adottare prudenza in ogni fase della transazione. Le regole base da rispettare sono poche ma essenziali: non condividere mai il proprio numero di carta o IBAN al di fuori dei canali ufficiali; evitare di cliccare su link ricevuti da sconosciuti; verificare sempre che le operazioni avvengano su domini certificati. Ogni volta che un interlocutore propone procedure alternative al sistema di pagamento del sito ufficiale, il sospetto deve essere immediato.
La Poste Italiane invita da tempo a utilizzare esclusivamente gli strumenti previsti dalle proprie piattaforme e a diffidare di qualunque messaggio che richieda l’inserimento di dati sensibili su pagine esterne. Denunciare subito gli episodi alle autorità resta l’unico modo per provare a recuperare almeno in parte quanto perso e per arginare la diffusione del fenomeno. Il rischio è concreto e in crescita. I truffatori hanno affinato metodi sempre più convincenti, in grado di imitare alla perfezione siti ufficiali e di sfruttare la fiducia degli utenti. Restare vigili, mantenere un atteggiamento diffidente e ricordare che nessun pagamento vero passa per link esterni è l’unico modo per proteggere i propri risparmi.
