Piogge acide: cosa sono e 4 conseguenze da conoscere
Tra le possibili conseguenze delle piogge acide c'è la compromissione delle risorse idriche (acidificano fiumi e laghi, minacciando la vita acquatica e gli habitat), ma anche la degradazione dei suoli agricoli, in quanto limitano la crescita delle colture. Significativi sono anche, a lungo andare, i danni a edifici e infrastrutture. Infine, le particelle inquinanti rilasciate nell'aria possono influire sulla salute umana, causando problemi respiratori e irritazione agli occhi.
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Le piogge acide – cosa sono e le loro conseguenze le approfondiamo sotto – sono una minaccia abbastanza preoccupante per l’ambiente: costituiscono un fenomeno causato principalmente dalle emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera. Ma quando si verificano, e quali sono i loro effetti sull’uomo (e non)? In questo articolo ci preoccupiamo di analizzare l’argomento a partire dalla loro composizione chimica e dalle cause.
Cosa si intende per piogge acide?
Con il termine piogge acide si intende “il processo di ricaduta dall’atmosfera di particelle, gas e precipitazioni a composizione acida (Zanichelli)”. E’ qualsiasi forma di precipitazione recante quindi componenti acide che cadono sul suolo dall’atmosfera in forme umide. Per essere definite tali, le piogge acide devono presentare un PH minore di 5. Valore che, invece, in condizioni normali sarebbe compreso fra 5 e 6,5. Da cosa sono composte è presto detto: contengono anidride solforica per circa il 70%. Questa, reagendo in acqua, dà vita ad acido solforico. Il rimanente 30% della loro composizione è costituita da ossidi di azoto. Tali piogge sono deposizioni acide umide che si verificano, appunto, tramite le precipitazioni (pioggia, neve, nebbia o grandine). Ciò non toglie, però, che la deposizione acida secca possa avvenire anche tramite una ricaduta di particelle.
Quando si verificano le piogge acide?
Per comprendere meglio la composizione delle piogge acide dobbiamo ricorrere alla chimica. Esse si verificano quando il biossido di zolfo (SO2) e gli ossidi di azoto (NOX reagiscono con acqua, ossigeno e altre sostanze chimiche e formano acido solforico e nitrico. Questi due acidi si mescolano poi con acqua e altri materiali prima di cadere a terra. Solo una piccola parte di biossido di zolfo (SO2) e di ossidi di azoto provengono da fonti naturali (la vegetazione in decomposizione e i vulcani in eruzione in particolar modo ). La parte restante ha origine dalla combustione di combustibili fossili.
Piogge acide: 4 conseguenze
Quali sono gli effetti delle piogge acide? Passiamo ad analizzare i più significativi.
- Uno degli impatti principali è sulle risorse idriche. Quando le acque piovane acide scorrono attraverso il terreno, possono alterare la composizione chimica dei corsi d’acqua, rendendoli più acidi. Questo può danneggiare gli habitat acquatici, compromettere la vita ittica e, in casi estremi, portare all’acidificazione di laghi e fiumi.
- Tali piogge influiscono negativamente anche sui suoli. L’acidità può influenzare la disponibilità di nutrienti essenziali per le piante e compromettere la crescita delle colture. Portando ad un impatto sull’agricoltura che si traduce in una significativa riduzione della resa dei raccolti. Ed anche dei suoli.
- Ma veniamo agli effetti delle piogge acide sull’uomo: naturalmente possono avere implicazioni per la salute umana in quanto rilasciano particelle inquinanti nell’aria. Queste particelle, se inalate, possono causare problemi respiratori e contribuire ad asma ed altre condizioni respiratorie. Ma anche irritazioni agli occhi. Naturalmente un altro rischio per l’uomo è legato al consumo di acqua contaminata da acidi.
- Un ulteriore effetto, lo esercitano sulle superfici esposte all’atmosfera come edifici, ponti e monumenti, che possono subire danni. Sappiamo infatti che gli acidi, a lungo andare, possono corroderne la struttura e deteriorare materiali quali il metallo e la pietra.
Come si manifestano le piogge acide?
Non c’è modo di riconoscerle ad occhio nudo: le molecole acide diffuse nell’atmosfera che vengono catturate e finiscono per cadere sul fuoco, sono rilasciate da piogge, neve, grandine, nebbie e rugiade. Esattamente le precipitazioni nelle quali siamo abituati ad imbatterci frequentemente.
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