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Pianta di mirtillo: coltivazione e cura

La pianta di mirtillo rappresenta una varietà perfetta per la coltivazione in vaso oppure in giardino. E non solo per i suoi gustosi frutti, ma anche a scopo ornamentale: questi esemplari hanno infatti un portamento arbustivo e cespuglioso, ideale per abbellire le aree esterne del giardino o, ancora, per decorare i balconi. Ma come si coltiva la pianta del mirtillo e quali sono le cure necessarie affinché possa crescere rigogliosa nel tempo? Ecco alcuni consigli.

Pianta di mirtillo: coltivazione e cura

Fonte immagine: Pixabay

La pianta di mirtillo può rappresentare una soluzione davvero originale per abbellire un giardino oppure un balcone fiorito. E non solo per i suoi gustosissimi frutti, amati sia dai bambini che dagli adulti, ma anche a scopo ornamentale: con il suo aspetto cespuglioso e le sue piccole foglie verdi, infatti, decora in modo elegante gli ambienti.

Ma quali sono i segreti della coltivazione della pianta di mirtillo e, soprattutto, come si cura? Coltivare il mirtillo significa portare un angolo fresco di bosco nel proprio giardino o, ancora, sulla terrazza di casa.

E proprio poiché si tratta di una varietà di sottobosco, abituata alla frescura garantita dalle fronde degli alberi, la coltivazione non è adatta ovunque. Serve infatti una sufficiente ombra e, fatto non da poco, anche temperature non eccessive.

Per questo, prima di lanciarsi in questa impresa, è utile chiedere consiglio al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, qualche consiglio utile.

Pianta di mirtillo: cosa è

Maturazione mirtilli

Con il termine comune mirtillo si indicano solitamente le piante appartenenti al genere Vaccinium, ossia dei piccoli arbusti originari dell’Europa settentrionale e, nel tempo, diffusi anche in Asia e in tutto il Continente americano.

La pianta è da tempo immemore molto apprezzata per via dei suoi frutti violacei, delle bacche blu o nere, che vengono consumate a scopo ornamentale. Come facile intuire, non tutte le specie di Vaccinium sono scelte a questo scopo: le più diffuse e apprezzate sono il Vaccinium myrtillus, il classico mirtillo nero, o il Vacciniumm corymbosum, il mirtillo americano.

Così come già accennato, la pianta di mirtillo ha un portamento arbustivo: si tratta, infatti, di un vero e proprio alberello in miniatura. A seconda delle varietà, gli esemplari possono raggiungere altezze tra i 20 e i 60 centimetri: presentano dei fusti eretti e resistenti, ricoperti da piccole e caratteristiche foglie ovali di intenso colore verde.

La pianta produce un fiore singolare, con i petali saldati alle due estremità, per una forma quasi a palloncino. I frutti sono invece delle bacche bluastre o, per la precisione, delle false bacche, la cui raccolta è in genere più fitta nei mesi di luglio e agosto, ma anche durante il corso del successivo autunno.

A scopo alimentare, oggi il mirtillo ha trovato tantissime collocazioni. Può essere ad esempio consumato fresco, una delle modalità più gradite per il suo inconfondibile gusto, nonché il modo migliore per ricaricarsi con le sue vitamine, in particolare la A e la C e i suoi minerali utili all’organismo.

Non a caso, il mirtillo è uno dei frutti di bosco maggiormente consigliati per rafforzare i capillari e regolarizzare la circolazione, grazie alle sue antocianine. Dopodiché, con questo frutto si realizzano composte e confetture, glasse e creme, come anche un apprezzato succo.

Pianta di mirtillo: come si coltiva

Quella della pianta di mirtillo è una specie spontanea in molti luoghi d’Italia, in particolare nelle aree collinari e montane del Paese, a ridosso dei boschi. Ma può essere coltivata anche in vaso e in giardino, rispettando però alcune condizioni per la sua crescita rigogliosa.

Necessità della pianta

Pianta di mirtilli, rugiada

Per garantire una crescita sana alla pianta di mirtillo, per sperare in un’abbondante produzione di frutti, è necessario rispettare alcune necessità dell’arbusto:

  • Clima: la pianta di mirtillo si è adattata al clima mediterraneo. Apprezza le temperature miti della primavera e dell’autunno, ma è anche in grado di sopportare periodi mediamente brevi di caldo afoso, come ad esempio d’estate, oppure di gelo invernale. I fenomeni atmosferici più aggressivi, tuttavia, possono danneggiarne le foglie e i delicati frutti: per questa ragione, è sempre utile predisporre opportuni ripari sia per il freddo che per l’afa;
  • Terreno: le piante di mirtillo lo prediligono leggero, morbido, drenante, poiché non sopportano i ristagni d’acqua. È anche utile che si tratti di un terriccio dal pH leggermente acido, nonché abbastanza ricco sul fronte dei nutrienti e delle componenti azotate. Per questo, è utile una fertilizzazione ciclica con del compost;
  • Esposizione solare: come varietà di sottobosco, il mirtillo non è abituato a un’esposizione solare costante, anche se non disdegna una buona illuminazione. Bisogna quindi prestare attenzione quando l’irrorazione solare è eccessiva, come nel caso delle giornate estive. In questo caso, è utile garantire una media ombra nelle ore più calde;
  • Annaffiatura: come tutti gli altri frutti di bosco, la pianta di mirtillo ama una buona umidità e un apporto costante d’acqua. Molto dipende dalla stagione: in primavera e in autunno possono essere più che sufficienti le normali precipitazioni, mentre in estate si dovrà procedere a un’annaffiatura pressoché quotidiana, preferendo le prime ore del mattino oppure il tramonto per evitare che l’acqua evapori troppo rapidamente.

Coltivazione in vaso e in giardino

Mirtilli, macro

Come già spiegato, in presenza di condizioni climatiche ideali quella del mirtillo è una pianta abbastanza semplice da coltivare, sia in vaso che in giardino. Nel primo caso, andrà scelto un contenitore abbastanza profondo: questo perché, sebbene la pianta non cresca particolarmente in altezza, tende a sviluppare un apparato radicale decisamente fitto.

Sul fondo andrà predisposto un letto di ghiaia, cocci o palline d’argilla espansa, per aumentare il deflusso dell’acqua, dopodiché si riempirà tutto con del terriccio morbido e a medio impasto, meglio se arricchito con del compost oppure altro concime organico.

In pieno campo, invece, è utile una preliminare vangatura con fertilizzazione sempre tramite compost, affinché le sostanze nutritive vengano distribuite in modo uniforme nel terreno. La coltivazione del mirtillo può avvenire a partire dai semi, ma si tratta di un’evenienza rara data la difficoltà di ottenere germogli.

Il modo più rapido è l’acquisto della varietà prescelta in piantine, da trapiantare direttamente nel luogo di dimora. Per farlo, è sufficiente effettuare delle buche di circa 10-15 centimetri, a seconda sempre del vaso originario della piantina.

Gli spazi vuoti andranno riempiti con del terriccio affinché la tenuta sia salda, mentre è bene inumidire leggermente il tutto al termine dell’operazione per ottenere compattezza. La raccolta avviene progressivamente, a seconda della maturazione del frutto.

Ma quando procedere con questa operazione, quando si piantano le piante di mirtillo? Il periodo ideale è molto esteso: si può procedere da settembre a maggio, a seconda delle condizioni climatiche, mentre avviene da fine luglio fino all’inizio di settembre.

Cura della pianta di mirtillo nel tempo

Naturalmente, per assicurare una crescita rigogliosa e ottenere sempre un abbondante raccolto, è necessario curare la pianta nel tempo. Ma quali opere di manutenzione cicliche si rendono necessarie?

Cura d’estate e in inverno

Mirtillo rosso in inverno

La pianta di mirtillo è decisamente duratura e può attraversare senza troppi intoppi tutte le stagioni, alternando fasi di attività ad altre di quiescenza. In estate sarà necessario predisporre degli opportuni ripari affinché i raggi solari troppo battenti non danneggino foglie e frutti.

Si deve sempre ricordare, infatti, che questo vegetale proviene dal sottobosco: è quindi sempre abituato alla penombra.

In inverno, invece, si dovrà coprire la pianta con del telo traspirante oppure con del legno per evitare che le gelate eccessive portino gli arbusti alla morte.

Potatura e controllo dei parassiti

Afidi

Data la sua natura cespugliosa, sebbene non tenda a svilupparsi eccessivamente, di tanto in tanto la pianta di mirtillo andrà potata. Per farlo, si scelgono i rametti esterni e più secchi, procedendo con una cesoia sterile e tagli obliqui.

Ciclicamente, e soprattutto nel periodo estivo, sarà poi necessario controllare la presenza di parassiti. Il mirtillo viene solitamente attaccato da afidi, lepidotteri, cocciniglie e ragnetti rossi.

Questi possono essere efficacemente controllati con dell’olio di neem oppure del sapone molle potassico, quindi con rimedi del tutto naturali. Naturalmente, i frutti possono essere presi d’assalto da volatili di ogni specie, poiché ne vanno molto ghiotti: si valuti, quindi, la costruzione di un piccolo spaventapasseri.

 

Fonti

  • Vaccinium, Mirtillo – Wikipedia;
  • How to grow blueberries – RHS.

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