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Photinia: siepe, potatura e innaffiamento

Come favorire lo sviluppo armonico della photinia in siepe: consigli per la potatura, l’apporto di acqua e la protezione da parassiti e malattie.

Photinia: siepe, potatura e innaffiamento

Fonte immagine: Pixabay

Usata generalmente per arricchire e decorare parchi e giardini, la photinia è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Rosaceae ideale per comporre siepi ornamentali e originali, specialmente per quanto riguarda la varietà red robin dotata di foglie rosse e verdi e di fiori bianchi durante la stagione primaverile. Questa pianta è molto resistente e sopporta al meglio sia le alte temperature sia il freddo, necessitando di poche e semplici cure per svilupparsi in modo ottimale.

La photinia si presta bene alla realizzazione di siepi anche miste e di altezze variabili, potendo raggiungere anche i quattro metri. È tuttavia fondamentale scegliere una posizione che riceva la luce solare anche se solo parzialmente, optando per un terreno ben drenato e prestando molta attenzione alla formazione di ristagni idrici che possono rivelarsi molto pericolosi per la salute dell’intera siepe. Per ottenere uno sviluppo rigoglioso, inoltre, è anche possibile procedere con l’uso di un fertilizzante organico scegliendo un concime adatto alle siepi.

Consigli per la potatura

Photinia

La photinia fiorisce in primavera e la potatura deve essere eseguita proprio al termine di questa fase, procedendo in modo differente a seconda dell’età della pianta: se si tratta di un arbusto giovane, infatti, è preferibile effettuare potature marcate eliminando i rami appassiti ed eccessivamente lunghi, in modo tale da conferire alla pianta la forma che si preferisce e agevolare una crescita molto armonica. In generale, considerando il rapido accrescimento della pianta è importante procedere con la potatura almeno una volta all’anno, tuttavia piccoli interventi possono anche essere avviati in altre occasioni semplicemente per regolare i rami e ottenere un risultato esteticamente gradevole.

Dal punto di vista strettamente tecnico, la photinia deve essere potata intervenendo in modo che la parte superiore sia meno larga di quella inferiore per facilitare l’ingresso dei raggi solari e limitare il rischio di diradamento del fogliame situato nella parte bassa.

Innaffiamento e cure

Photinia

Anche per quanto concerne l’apporto di acqua, la photinia deve essere annaffiata in modo differente a seconda della sua età: abbastanza spesso da giovane – circa una volta ogni dieci giorni – di rado da adulta lasciando il compito pressoché totalmente all’acqua piovana a meno che la stagione non sia particolarmente arida.

Questa pianta è molto resistente e raramente subisce attacchi da parte di insetti e parassiti, tuttavia alcuni potenziali “ospiti sgraditi” devono essere tenuti sotto controllo: si tratta della cocciniglia e degli afidi, da combattere utilizzando un comune insetticida a meno che non ci si trovi nel periodo della fioritura. Sempre nella stagione primaverile, inoltre, la photinia può essere colpita da una malattia che provoca una maculatura fogliare dannosa, rendendo grigiastre le foglie e alterando la tipica colorazione rossastra. In casi come questi è necessario rimuovere regolarmente le foglie malate per evitare che possano contagiare quelle sane. La photinia, infine, pur essendo molto resistente può risentire di inverni eccessivamente freddi e molto umidi soprattutto se molto esposta a venti gelidi, responsabili di causare danni alle foglie che si coprono di macchie persistenti.

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