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Pesca eccessiva: storia e conseguenze del problema

Quando si parla di pesca eccessiva ci si riferisce all'esatto opposto del concetto di pesca sostenibile. L'overfishing è una delle cause di perdita di habitat e di perdita di biodiversità di questi tempi, fenomeni che conducono direttamente all'estinzione di molte specie sia animali che vegetali

Pesca eccessiva: storia e conseguenze del problema

Perché la pesca eccessiva è ritenuta dannosa? Beh, così su due piedi l’overfishing, questo il termine inglese usato, è una delle cause di perdita di habitat e di perdita di biodiversità, tanto per cominciare. Cose che conducono, inevitabilmente, anche all’estinzione di alcune specie animali e vegetali.

Pesca eccessiva: cause e storia

pesci
Fonte: Photo by Milos Prelevic on Unsplash

Con il termine di pesca eccessiva, sovrapesca o overfishing si intende l’impoverimento delle risorse ittiche causato da un’eccessiva o da una illegale attività di pesca. Questo fenomeno può interessare torrenti, fiumi, laghi, mari e oceani.

Fondamentalmente una specie è vittima di sovrapesca quando viene pescata più velocemente di quanto riesca a riprodursi. Il che spiega anche perché, per alcune specie ittiche, siano previsti dei fermi pesca per legge. Serve a far sì che quello stock ittico abbia il tempo per riprodursi adeguatamente. Questo per evitare che alcune specie arrivino a livelli critici tale da avere una ripercussione su tutto l’ecosistema.

Livelli accettabili e sostenibili di pesca si distinguono a seconda degli ambiti di cui si parla:

  • biologico: si parla di sovrapesca quando la mortalità di quella specie causata dalla pesca umana raggiunge un livello per cui lo stock ittico ha una crescita negativa. I pesci vengono pescati più velocemente di quanto si riproducono, semplificando di molto (questo se volete spiegare la pesca sostenibile ai bambini)
  • economico: si parla di sovrapesca quando la crescita della rendita collegata all’attività della pesca è negativa. Semplificando di nuovo di parecchio, i pesci vengono pescati così velocemente che diminuisce la redditività della pesca (perché c’è troppo pesce sul mercato e dunque il prezzo diminuisce)

La storia della pesca eccessiva inizia fondamentalmente quando nasce l’industria ittica moderna. Costruendo navi e reti da pesca sempre più grande, con tecnologie in grado di rilevare con precisione i banchi di pesci anche là dove in passato era impossibile arrivarci, ecco che si è cominciato ad avere il problema dell’overfishing.

Certo, i governi mondiali hanno provato a promulgare leggi per bloccare la pesca eccessiva e le attività di pesca illegali, ma spesso i pescatori di frodo eludono troppo facilmente ali controlli.

Il rischio della sovrapesca, poi, non riguarda solamente le specie di interesse commerciale. Spesso nelle reti finiscono anche specie non commestibili che però vengono uccide da tale pratica.

Andando a vedere qualche data, ecco che dal 1950 al 1969, il pescato è aumentato del 5% all’anno, passando da 18 a 56 milioni di tonnellate. Nel 1969, poi, la produzione è aumentata dell’8%. E la domanda continua ad aumentare, il che aggraverà ulteriormente questo problema. Ormai l’attività di pesca è così influenzata negativamente dalla carenza di stock ittici che i pescatori, per sopravvivere, hanno spesso bisogno di aiuto da parte dei governi. In pratica per pescare spendono di più di quanto riescono a guadagnare.

Ma l’impoverimento degli stock ittici ha avuto altre conseguenze. Per esempio a volte capita che, in maniera fraudolenta, si verifichi il fenomeno di sostituzione delle specie. In pratica specie meno appetibili sono vendute col nome di altre specie più rinomate, a prezzi maggiorati.

Esempi di pesca eccessiva

Tonno rosso (Atlantic Bluefin Tuna)
Fonte: iStock

Questi sono solo alcuni esempi celebri di pesca eccessiva:

  • sovrapesca delle acciughe in Perù negli anni Settanta (El Nino aveva ridotto gli stock)
  • sovrapesca del merluzzo a largo delle coste di Terranova
  • overfishing della sogliola comune nel mare d’Irlanda
  • sovrapesca dei ricci di mare in Italia, con conseguente blocco della pesca in alcune regioni
  • sovrapesca del tonno

E questo solo per parlare delle specie commestibili. Perché anche gli squali sono stati vittime dell’overfishing, a volte perché finiscono accidentalmente nelle reti da pesca, a volte vittime della pesca illegale.

Conseguenze dell’overfishing

Squali martello

Le conseguenze dell’overfishing sono multiple. Una pesca eccessiva non solo causa una riduzione degli stock ittici, ma se non regolamentata tramite concetti di pesca sostenibile, rischia di provocare l’estinzione di alcune specie, con conseguente perdita di biodiversità e danno a tutto l’ecosistema.

Inoltre la perdita di biodiversità lascia spazio all’espansione di altre specie aliene invasive, che arrivano a soppiantare quelle originarie di quell’ecosistema, causando ulteriormente la riduzione delle specie a rischio.

Il danno, poi, non è solo ambientale, ma anche economico e coinvolge tutta la filiera della pesca, mettendo a rischio la sopravvivenza anche degli stessi pescatori.

Fonti:

  1. Wikipedia
  2. WWF
  3. National Geographic
  4. Institute Oceanographic
  5. Focus
  6. PubMed

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