Pensione a 59 anni ma solo per chi ha problemi di salute: l'avviso dell'INPS -greenstyle.it-
L’INPS ha ribadito l’importanza di alcune misure di prepensionamento tra cui la possibilità di andare in pensione a 59 anni.
La misura di prepensionamento anticipato, nota come Ape Sociale, è stata confermata e rifinanziata, rappresentando un concreto sostegno per chi si trova in situazioni di disagio lavorativo o salute compromessa.
L’accesso a questa prestazione, gestita dall’INPS, è ristretto a specifiche categorie di lavoratori che possono anticipare l’uscita dal mondo del lavoro con un sostegno economico adeguato.
Pensione a 59 anni ma solo per chi ha problemi di salute: l’avviso dell’INPS
Per usufruire dell’Ape Sociale, è necessario aver raggiunto almeno i 63 anni e 5 mesi di età, insieme al possesso di requisiti contributivi precisi e all’appartenenza alle categorie ammesse. Questi lavoratori devono essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria o alle forme ad essa sostitutive, esclusive o speciali.

Le categorie beneficiarie più rilevanti includono:
- Disoccupati: lavoratori licenziati (anche collettivamente), dimissionari per giusta causa, o con contratto a termine scaduto, che abbiano lavorato almeno 18 mesi nei 36 mesi precedenti la perdita del lavoro. È inoltre necessario aver completato integralmente il periodo di disoccupazione previsto e aver maturato almeno 30 anni di contributi.
- Caregiver familiari: coloro che assistono da almeno sei mesi un familiare con grave disabilità, secondo l’articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992. Il familiare assistito può essere il coniuge o un parente di primo grado convivente, oppure un parente o affine di secondo grado convivente in determinate condizioni, come l’età avanzata o patologie gravi dei genitori o del coniuge del disabile. Anche in questo caso è richiesto un minimo di 30 anni di contributi.
- Invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 74%: lavoratori con un’invalidità certificata pari o superiore al 74% e con almeno 30 anni di contributi.
- Addetti a lavori gravosi: categorie di lavoratori impegnati in attività particolarmente usuranti, come definito dall’allegato 3 della Legge 234/2021. Tra questi rientrano operai edili, infermieri che assistono pazienti non autosufficienti, macchinisti di treni e altre professioni che comportano un elevato dispendio fisico e mentale. Per accedere all’Ape Sociale, devono aver maturato almeno 36 anni di contributi, con un minimo di 7 anni negli ultimi 10 o 6 anni negli ultimi 7 in tali mansioni.
Oltre all’Ape Sociale, la Manovra 2025 ha mantenuto in vigore altre importanti misure di uscita anticipata, senza modificare i requisiti attuali, offrendo così maggiore flessibilità in uscita per diverse categorie di lavoratori.
- Quota 103: consente di andare in pensione anticipatamente con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Questa misura è rivolta a chi ha una lunga carriera contributiva e desidera anticipare il pensionamento rispetto all’età ordinaria.
- Opzione Donna: riservata alle lavoratrici, permette di accedere al pensionamento con 61 anni di età e 35 anni di contributi. L’età anagrafica può essere ridotta di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni di sconto, favorendo così la conciliazione tra vita lavorativa e famiglia.
