
Attività fisica e doccia: quando farla? - greenstyle.it
Perchè non è bene fare la doccia subito dopo aver fatto attività fisica? Lo spiega il radiologo: può essere molto pericoloso.
Dopo un’intensa seduta di allenamento in palestra, è istintivo correre subito sotto la doccia per rinfrescarsi e pulirsi. Tuttavia, il radiologo e docente universitario José Manuel Felices mette in guardia: “Non fare mai la doccia subito dopo l’attività fisica”. Scopriamo insieme le motivazioni scientifiche alla base di questo consiglio, alla luce delle più recenti evidenze nel campo della salute e del benessere.
Il motivo per cui non bisogna affrettarsi a fare la doccia dopo lo sport
Secondo il professor Felices, durante l’attività fisica i muscoli bruciano energia generando calore, che innalza la temperatura corporea. Per compensare, i vasi sanguigni si dilatano e si attiva la sudorazione, processo naturale che permette al corpo di raffreddarsi attraverso l’evaporazione del sudore sulla pelle. Se si interrompe bruscamente questo meccanismo andando subito sotto la doccia, si rischia di compromettere la regolazione termica corporea, con possibili effetti collaterali come vertigini o perfino sincope.
Inoltre, il sudore non è solo acqua e sale: “trascina con sé tossine che vengono eliminate attraverso la pelle”, spiega Felices. Una doccia troppo immediata potrebbe impedire al corpo di completare questo processo disintossicante, facendo percepire una sensazione di pulizia incompleta o addirittura di sudorazione persistente anche dopo il lavaggio.

Un altro aspetto importante riguarda il pH della pelle, leggermente acido durante l’esercizio fisico, che svolge una funzione protettiva contro batteri e agenti esterni. Utilizzare subito saponi alcalini potrebbe alterare questo equilibrio, causando irritazioni o secchezza cutanea.
Quanto tempo aspettare prima di fare la doccia?
La scienza suggerisce di attendere almeno 15 minuti dopo aver terminato l’attività sportiva prima di concedersi una doccia. Questo lasso di tempo permette al corpo di completare i processi di raffreddamento e depurazione. Nel frattempo, è consigliabile idratarsi, eseguire esercizi di stretching e rilassarsi, favorendo così il recupero muscolare e il benessere generale.
Il tema dell’attività fisica come chiave della salute e della longevità è stato recentemente approfondito dal medico e nutrizionista John Scharffenberg, che a 101 anni condivide le sue esperienze e raccomandazioni. Con una carriera di oltre sessant’anni nell’ambito della salute pubblica e un master conseguito alla School of Public Health dell’Università di Harvard, Scharffenberg è un’autorità riconosciuta nel settore.
Il medico americano evidenzia come l’esercizio fisico regolare sia fondamentale per vivere più a lungo e in salute. Studi scientifici, incluso un importante studio di Harvard pubblicato nel 2022, dimostrano che chi pratica attività fisica vive mediamente più a lungo: “Per ogni ora di esercizio si guadagnano tre ore di vita”.
Scharffenberg consiglia di mantenersi attivi soprattutto tra i 40 e i 70 anni, età critica per prevenire il declino fisico e cognitivo. Anche se una persona è normopeso, l’assenza di movimento può ridurre l’aspettativa di vita rispetto a chi, pur avendo qualche fattore di rischio come il fumo o il colesterolo alto, si allena regolarmente.