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Motorsport: il futuro è elettrico

Il Motorsport sta attraversando un'evoluzione che passa dall'elettrico: le novità e i cambiamenti che dobbiamo aspettarci.

Motorsport: il futuro è elettrico

Fonte immagine: iStock

Chi pensa che le auto elettriche siano destinate solamente alle città o alla mobilità su strade aperte al traffico si sbaglia, visto che da anni sono una presenza stabile nelle competizioni automobilistiche attraverso la Formula E. Ma il mondo delle monoposto è soltanto la punta dell’iceberg perché i motori elettrici stanno facendo progressi anche nelle categorie a ruote coperte dove corrono auto destinate alla produzione di serie. Non mancano prototipi pensati e realizzati per battere dei record e per studiare le potenzialità di questa nuova tipologia di veicoli in costante evoluzione.

Formula E: dove corrono i campioni

La Formula E è un campionato giovane ma consolidato da diverse stagioni in cui le monoposto elettriche hanno dato spettacolo, sono state sviluppate ed hanno attratto piloti dal curriculum importante oltre a costruttori dai nomi blasonati. Ad oggi, brand importanti hanno accettato la sfida e marchi dallo spiccato appeal tecnologico come Audi sono protagonisti e investono costantemente per essere al vertice. Tra poco le vetture faranno un ulteriore passo avanti con la Gen2 EVO che sarà rivista nell’aerodinamica mediante nuovi alettoni anteriore e posteriore ed una pinna dorsale.

Non è ancora la Formula 1 ad impatto zero ma poco ci manca. Già nel passaggio dalla Gen 1 alla Gen 2 sono cambiati diversi elementi tra cui il pacco batterie che adesso consente di effettuare 1 gara intera, mentre negli anni precedenti obbligava i piloti ad un cambio di monoposto per non rimanere a secco di autonomia. Sono cresciute anche le prestazioni, 280 km/h di velocità massima contro 225 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h più rapido di 2,8 secondi a fronte di una potenza complessiva incrementata di 50 kW per un valore complessivo di 250 kW, ma sempre nell’ottica del contenimento dei costi, non a caso per lo stesso weekend di gara si utilizza il medesimo treno di pneumatici indipendentemente dalle condizioni meteo. Si tratta di coperture da 18 pollici, simili a quelle che si possono trovare sulle auto comuni, perché il fine delle gare è quello di effettuare un travaso tecnologico sul prodotto di serie. Tornando alla vettura di ultima generazione, la Gen 2 EVO appunto, tutti i team potranno contare su un telaio e su una scocca identici, ma ci sarà totale autonomia per realizzare i componenti elettrici e le parti del motore. Dunque, la sfida si fa più intrigante perché adesso si sposta sul piano tecnologico, e non c’è dubbio che darà i suoi frutti sui prossimi modelli destinati al pubblico che avranno migliori performance generali, maggiore autonomia e, nel complesso, un’efficienza superiore.

Una scossa nel TCR con la Cupra e-Racer

La Cupra scommette sull’elettrico in un campionato impegnativo come il TCR dove correrà la e-Racer, sorella ad impatto zero della Leon da competizione, capace di nascondere sotto le forme aerodinamiche e non poco aggressive un cuore potentissimo composto da 4 motori elettrici in grado di raggiungere ben 12.000 giri al minuto che agiscono al retrotreno. Infatti, la trazione è posteriore, per la gioia degli appassionati, mentre il pacco batterie da 23 pannelli abbassa il baricentro, vanta una potenza analoga a quella di 9.000 smartphone, e si ricarica in appena 40 minuti. Le prestazioni non temono il confronto con le avversarie dotate di motore termico sovralimentato, visto che lo 0-100 km/h è coperto in 3,2 secondi e che la velocità massima è di 270 km/h.

Volkswagen da record con la ID.R

Bassa, larghissima, e con un’ala posteriore enorme, la Volkswagen ID.R è un laboratorio viaggiante che attinge a piene mani dall’aerodinamica della Porsche 919 Hybrid vincitrice a Le Mans e da un altro prototipo d’eccezione come l’Audi R18. Grazie ai suoi 2 motori elettrici eroga 680 CV e 650 Nm di coppia massima che spingono la vettura da appena 1.100 kg di peso da 0 a 100 km/h in soli 2,25 secondi. Prestazioni che le hanno consentito di mettere in bacheca diversi record come quello assoluto nella mitica gara in salita denominata Pikes Peak, del Nurburgring, di Goodwood e su un’altra salita celebre, quella di Monte Tianmen. Questi risultati e lo studio svolto sull’auto saranno fondamentali per realizzare nuove proposte sulla nuova piattaforma MEB, vetture che avranno un ruolo importante nel motorsport dei prossimi anni.

In collaborazione con MoDo – Volkswagen Group Italia

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