La normativa di Cullera contro la prenotazione anticipata di spazi in spiaggia - Greenstyle.it
Lettino e ombrellone a costo quasi zero ma siamo in Italia: in questa bellissima località di mare la spiaggia è per tutti.
Mentre questa estate si conferma come una delle più calde degli ultimi anni, a far discutere non sono solo le temperature, ma soprattutto il crescente problema del caro spiaggia in Italia.
La questione riguarda principalmente le coste italiane, dove l’accesso a un lettino e un ombrellone sta diventando un lusso sempre più difficile da permettersi per le famiglie e i turisti comuni.
Il caro spiaggia: un fenomeno in crescita
L’aumento dei prezzi negli stabilimenti balneari italiani ha raggiunto livelli impressionanti nel 2025. In località esclusive come il Twiga di Forte dei Marmi, un ombrellone con cabina può arrivare a costare fino a 1.500 euro al giorno, cifra che lo rende accessibile solo a una ristretta élite. Ma il problema riguarda anche gli stabilimenti più “normali”, dove i prezzi sono lievitati in modo esponenziale rispetto a pochi anni fa, rendendo difficile per molte persone godere di una giornata al mare in modo sereno e senza eccessive spese. Le spiagge libere si stanno riducendo a mere strisce di sabbia affollata, mentre il costo di un semplice lettino in riviera può ormai avvicinarsi a quello di una cena in un ristorante stellato.
Questo trend di aumento dei costi non solo limita l’accesso fisico alle spiagge, ma anche quello economico, trasformando un tempo le coste italiane in un luogo di aggregazione popolare in un privilegio per pochi. In netto contrasto con questa tendenza, spicca l’esempio di Guerrino Ricci, bagnino a Riccione, zona Fontanelle, che da decenni si mantiene fedele a un principio di prezzi popolari. A 86 anni, con la divisa immutata e una clientela affezionata proveniente da tutta Europa, Guerrino continua a offrire lettini a soli 4 euro, senza alcun costo aggiuntivo per l’ombrellone, indipendentemente dalla posizione sulla spiaggia.
“Se rincariamo, la gente non viene più”, spiega Guerrino in un’intervista rilasciata a Repubblica, sottolineando la consapevolezza delle difficoltà economiche delle famiglie italiane. Il suo approccio valorizza l’accoglienza e il sorriso, mantenendo prezzi accessibili e una filosofia che ha conquistato la fedeltà di clienti storici come Heidi, 87 anni, proveniente dalla Germania, e Robert dall’Olanda, che frequenta la spiaggia dal lontano 1960. Questa scelta di Guerrino si basa su una visione familiare e comunitaria della spiaggia, dove l’accesso non è un lusso ma un diritto per tutti, e dove il valore dell’esperienza supera quello del profitto immediato.

Il dibattito sul caro spiaggia italiano mette in luce un divario crescente tra località dove il prezzo di un ombrellone è diventato un simbolo di esclusività e luoghi come la spiaggia 16 di Riccione, dove si cerca di mantenere un’offerta accessibile.
Mentre molte famiglie italiane e turisti stranieri si trovano costretti a rinunciare o a scegliere spiagge libere spesso sovraffollate e prive di servizi, l’esempio di Guerrino Ricci dimostra che è possibile offrire un’alternativa che coniughi qualità, tradizione e prezzi contenuti. In un’estate che si annuncia ancora tra le più calde, la battaglia contro il caro spiaggia resta aperta, con l’obiettivo di mantenere le coste italiane accessibili a tutti, senza rinunciare al piacere di una giornata al mare.
