
I lavandini in acciaio inox e i rubinetti della cucina potrebbero aumentare il rischio di contrarre la legionellosi, secondo ciò che ha rivelato una nuova ricerca svolta nei Paesi Bassi. La crescita dei batteri responsabili di questa patologia è più alta proprio nei rubinetti in acciaio inox.
Questi rubinetti potrebbero favorire la crescita dei batteri perché il loro rivestimento protettivo tende a degradarsi nel tempo determinando la formazione della ruggine. Sul caso è intervenuto anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha raccomandato di evitare i batteri legati allo sviluppo della legionellosi mantenendo i sistemi ad acqua calda riscaldati tra i 50 e i 60 °C.
[ghshortpost url=”https://www.greenstyle.it/legionella-sintomi-prevenzione-230798.html” title=”Legionella: sintomi e prevenzione” layout=”post_inside”]
Gli esperti hanno anche raccomandato di far funzionare regolarmente i rubinetti, per evitare che l’acqua rimanga ristagnante troppo a lungo. La malattia dei legionari causa mal di testa, dolori muscolari, febbre e confusione mentale. Si stima che nel 2015 abbia interessato in Europa circa 7 mila persone. Gli studiosi hanno analizzato quattro sistemi di acqua potabile tipicamente presenti nelle case, realizzati in diversi materiali. Alcuni di essi sono stati contaminati con batteri che danno origine alla Legionella.
Dopo 34 mesi sono stati prelevati dai sistemi idrici 450 campioni di acqua fredda e sono state svolte delle analisi. I risultati hanno mostrato che i rubinetti in acciaio inox contenenti acqua contaminata e ruggine avevano le concentrazioni più alte di Legionella, con il 46,4% dei campioni. Gli esperti suggeriscono che i rubinetti dovrebbero essere valutati sempre in previsione di un rischio batterico prima della vendita.