
A cosa serve la candeggina in giardino? - greenstyle.it
Candeggina in giardino: l’uso che non ti aspetti e che si rivela davvero tanto utile e vantaggioso. A cosa serve e come funziona?
L’utilizzo della candeggina come diserbante sta attirando sempre più interesse tra gli appassionati di giardinaggio e gli agricoltori domestici. Conosciuta soprattutto per le sue proprietà sbiancanti e disinfettanti, la candeggina, il cui principio attivo è l’ipoclorito di sodio (NaClO), presenta anche la capacità di eliminare le piante indesiderate. Tuttavia, il suo impiego richiede un’attenta valutazione dei rischi e delle modalità d’uso, poiché si tratta di un composto chimico potente che può avere effetti collaterali sull’ambiente e sulle piante circostanti.
Come funziona la candeggina come diserbante
La candeggina, un liquido di colore giallo paglierino, agisce disidratando le cellule vegetali con cui entra in contatto, provocandone la morte in tempi rapidi. Questa azione si basa sull’effetto ossidante dell’ipoclorito di sodio, che danneggia le strutture cellulari delle piante infestanti. Tuttavia, a differenza di erbicidi specifici, la candeggina non è selettiva: può uccidere sia le erbacce che le piante desiderate. Per questo motivo, è fondamentale limitarne l’uso a interventi mirati e precisi, evitando sprechi e contaminazioni indesiderate.
L’ipoclorito di sodio è commercializzato in soluzioni acquose con concentrazioni variabili, generalmente inferiori al 25%. Dal punto di vista chimico, è una base alcalina con un pH elevato (intorno a 12 in soluzione diluita), e bisogna maneggiarla con strumenti di protezione come guanti e occhiali per evitare irritazioni cutanee e oculari.

Per impiegare la candeggina come diserbante in modo sicuro ed efficace, è consigliabile diluirla con acqua per ridurne la forza corrosiva. Una diluizione comune è di una parte di candeggina in dieci parti di acqua. L’applicazione va effettuata in giornate asciutte e soleggiate, poiché la luce solare intensifica l’effetto disidratante sulle foglie delle piante infestanti.
Per evitare danni alle piante ornamentali o coltivate, si può applicare la soluzione con un pennello o uno spruzzatore a getto preciso, indirizzandola esclusivamente sulle erbacce da eliminare. È inoltre indispensabile non utilizzare la candeggina in prossimità di corsi d’acqua, giardini fioriti o aree frequentate da animali domestici, per prevenire contaminazioni e rischi ambientali.
L’uso eccessivo o improprio può compromettere la biodiversità del terreno, danneggiare le radici delle piante sane e alterare la qualità del suolo nel medio-lungo termine. Per questo motivo, la candeggina dovrebbe essere considerata una soluzione residuale, da impiegare solo in casi di infestazioni particolarmente ostinate.
Consapevolezza nell’uso della candeggina
La scelta di utilizzare la candeggina come diserbante deve essere accompagnata da una piena consapevolezza dei rischi e delle precauzioni. L’uso di dispositivi di protezione individuale e la corretta diluizione sono indispensabili per minimizzare danni personali e ambientali. La tempistica di applicazione, preferibilmente in assenza di vento, contribuisce a evitare la dispersione accidentale del prodotto su piante non target o su altre superfici.
In ambito urbano o in situazioni dove le infestazioni sono particolarmente difficili da controllare con metodi naturali, la candeggina può rappresentare un’opzione di intervento limitata e circoscritta. Tuttavia, la priorità dovrebbe sempre essere data a strategie di gestione integrate, che combinano prevenzione, metodi meccanici e prodotti naturali, al fine di preservare la salute del giardino e dell’ambiente circostante.