Greenstyle Ambiente Innalzamento dei mari, cause: a cosa è dovuto il fenomeno?

Innalzamento dei mari, cause: a cosa è dovuto il fenomeno?

Lo scioglimento dei ghiacciai è solo una delle cause dell'innalzamento dei mari: ecco da cosa è provocato questo fenomeno, i possibili rischi e le conseguenze per la nostra Terra.

Innalzamento dei mari, cause: a cosa è dovuto il fenomeno?

Fonte immagine: iStock

L’innalzamento dei mari è un fenomeno allarmante e intrinsecamente connesso ai cambiamenti climatici cui stiamo andando incontro, ma quali potrebbero essere le esatte cause di questo problema? E perché l’aumento del livello del mare preoccupa tanto scienziati e ambientalisti?

Con il termine “innalzamento del livello dei mari” si intende proprio ciò che sembra: un aumento progressivo del livello dei mari in tutto il mondo.

Il fenomeno ha avuto avvio già a partire dal 1800, ma negli ultimi decenni sta assumendo delle proporzioni sempre maggiori. A contribuire a tale fenomeno sono proprio i cambiamenti climatici e, in particolar modo, il problema del riscaldamento globale.

Ma per quale motivo? In questo articolo vedremo cosa provoca l’innalzamento del livello del mare, quali sono le cause e le conseguenze di un fenomeno che minaccia soprattutto (ma non solo) le popolazioni costiere.

Quali sono le cause dell’innalzamento del livello dei mari?

Dalla fine dell’800 fino ad oggi, il livello dei mari si è incrementato di diversi centimetri in maniera costante e progressiva. Ma da cosa potrebbe essere determinato questo fenomeno?

In realtà, le cause all’origine di questo problema sono molteplici, ma secondo gli esperti i fattori maggiormente incidenti sono da ricondurre allo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali e all’espansione termica provocata dal generale riscaldamento globale cui stiamo andando incontro.

In poche parole è l’aumento delle temperature sulla Terra che determina l’innalzamento del livello del mare, sia favorendo lo scioglimento dei ghiacciai di cui abbiamo appena parlato, che innescando un processo di espansione termica di mari e oceani, fenomeno che – per l’appunto – ha luogo quando l’acqua si riscalda.

Quanto è salito il livello dei mari negli ultimi anni?

Si stima che, nell’ultimo secolo, il livello degli oceani si sia innalzato di circa 20 centimetri. Proprio nel 2023, peraltro, si è registrato un incremento superiore rispetto alla media degli ultimi decenni.

La crescita del livello dei mari, infatti, ha avuto un incremento pari a 0,76 centimetri rispetto al 2022, e a determinare tale fenomeno “anomalo” sarebbe stata l’incidenza di un evento climatico naturale, El Niño, che comporta un forte riscaldamento delle acque.

scioglimento ghiacciai
Fonte: iStock

Le conseguenze dell’innalzamento dei mari

Ma a conti fatti, chi è maggiormente minacciato dall’innalzamento dei mari? In realtà lo siamo tutti. Sebbene possa apparire come un problema trascurabile, specie se paragonato a inondazioni e altri eventi climatici devastanti, in realtà l’innalzamento dei livelli dei mari è un fenomeno che va tenuto sotto controllo e – soprattutto – arginato il prima possibile.

Basti pensare ai milioni di persone che vivono nelle zone costiere, per comprendere quanto questo problema possa risultare allarmante. In queste aree, un eccessivo aumento del livello del mare può tradursi in inondazioni sempre più devastanti, erosione delle coste e gravi danni alla popolazione.

Come se ciò non bastasse, l’innalzamento dei livelli del mare può anche comportare una contaminazione delle falde acquifere d’acqua dolce, riducendo così questo bene prezioso ed essenziale per la nostra stessa sopravvivenza.

Dal momento che il riscaldamento globale sta continuando la sua corsa, è facile immaginare quali potranno essere gli scenari futuri. Per salvaguardare il pianeta e le future generazioni, è dunque essenziale arginare questo fenomeno, riducendo le emissioni di gas serra, responsabili del riscaldamento climatico.

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Qual è l’impatto ambientale della cremazione?
Inquinamento

La cremazione delle salme diventa sempre più richiesta, tuttavia non bisogna sottovalutarne l’impatto ambientale. Ogni singola procedura può rilasciare dai 240 ai 400 chilogrammi di anidride carbonica in atmosfera, a cui si aggiungono metalli pesanti, particolato sottile e ultrasottile, composti organici volatili e molte altre sostanze chimiche inquinanti. In linea generale, un forno crematorio presenta livelli di inquinamento simili agli inceneritori per i rifiuti.