Greenstyle Ambiente Cambiamenti Climatici Il 2024 sarà ancora più caldo del 2023: tutta colpa di El Niño

Il 2024 sarà ancora più caldo del 2023: tutta colpa di El Niño

Mentre il 2023 si prepara a stabilire nuovi record di temperatura, sembra che il 2024 potrebbe seguire la stessa strada, con El Niño che gioca un ruolo significativo nel mantenere alte le temperature globali. Questo sottolinea l'importanza di continuare a concentrarsi sugli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici sulla Terra.

Il 2024 sarà ancora più caldo del 2023: tutta colpa di El Niño

Il 2023 sta per diventare l’anno più caldo mai registrato nella storia delle osservazioni climatiche, con una media provvisoria di aumento delle temperature globali pari a +1,43°C. Tuttavia, secondo le recenti stime dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), sembra che il 2024 non farà nulla per invertire questa tendenza al riscaldamento globale.

Almeno nei suoi primi mesi, l’anno sarà ancora sotto l’influenza di El Niño, un fenomeno di teleconnessione atmosferica che dovrebbe protrarsi almeno fino ad aprile.

El Niño: di cosa si tratta?

El Niño, originatosi nelle acque del Pacifico orientale a latitudini equatoriali, è un fenomeno atmosferico che ha impatti su scala globale. La sua manifestazione provoca un aumento delle temperature globali e profonde alterazioni nei modelli delle precipitazioni in tutto il mondo.

Cambiamento climatico riscaldamento globale emergenza climatica differenze
Fonte: Unsplash / Markus Spiske

Alcune regioni sono colpite da siccità, mentre altre subiscono piogge torrenziali e inondazioni. In generale, si assiste a un aumento degli eventi climatici estremi e delle anomalie termiche, in proporzione all’intensità di El Niño.

Secondo l’OMM:

l’attuale evento El Niño è previsto persistere almeno fino ad aprile 2024, influenzando i modelli meteorologici e contribuendo a un ulteriore aumento delle temperature sia sulla terraferma che nell’oceano.

Oltre ai record di temperature atmosferiche globali, vale la pena notare che anche gli oceani hanno raggiunto temperature eccezionalmente elevate in questi mesi. I dati dei primi giorni di novembre indicano che l’anomalia termica è ormai superiore a sei deviazioni standard, mentre a ottobre la temperatura globale media è stata di 20,79°C, un primato per questo mese.

L’evoluzione di El Niño

El Niño ha avuto uno sviluppo rapido durante i mesi di luglio e agosto, raggiungendo una forza moderata entro settembre 2023. Secondo le previsioni dell’OMM, è probabile che raggiunga il picco come un evento forte tra novembre e gennaio 2024. Inoltre, c’è una probabilità del 90% che El Niño persista durante l’inverno dell’emisfero settentrionale e l’estate dell’emisfero meridionale.

È importante notare che gli impatti principali di El Niño sulle temperature globali tendono a manifestarsi nell’anno successivo al suo sviluppo, ovvero nel 2024 in questo caso. Questa situazione rende plausibile l’ipotesi che il 2024 possa essere ancora più caldo del 2023. Secondo il segretario generale dell’OMM, Petteri Taalas:

Questo aumento delle temperature è chiaramente e inequivocabilmente attribuibile al contributo delle crescenti concentrazioni di gas serra, causate dalle attività umane.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Riscaldamento globale: cause, effetti, rimedi
Cambiamenti Climatici

Il riscaldamento globale è un grave problema che non possiamo più ignorare. Sono tante le cause di questo fenomeno che può rappresentare un danno per la Terra e per ogni sua forma di vita. Gli scienziati da tempo mettono in guardia sugli effetti sul Pianeta e sull’uomo. Ma non vengono ascoltati. E il punto di non ritorno si avvicina sempre di più, per un pianeta che, come detto da Greta Thunberg, è ormai una casa in fiamme.